Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 06 mar. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Centro Radicale - 18 luglio 1995
(Agence Europe, 18/07/95)

Bosnia, missione a Tuzla e manifestazione Partito Radicale

La sig.ra Bonino propone un piano d'evacuazione dalle zone di sicurezza

La sig.ra Bonino, commissario europeo responsabile dell'azione umanitaria, dopo aver visitato i campi profughi vicino a Tuzla ha parlato di "genocidio" e ha constatato che secondo tutte le fonti "oltre alle 4.000 persone che dovevano trovarsi nello stadio di Batunac, mancano 8.000 persone: sono scomparse" (la sig.ra Bonino ha notato che tra i profughi non vi erano giovani donne). Parlando alla stampa a Roma dopo aver visitato il campo profughi, la sig.ra Bonino ha detto che circa 100.000 persone erano minacciate nelle zone di sicurezza di Zepa, Goradze e Bihac. Ha ritenuto che la comunita' internazionale deve o decidere di proteggere effettivamente tali zone o "almeno" avere il coraggio di cercare di aiutare i profughi a partire (prima che siano tutti uccisi o le donne violentate, ha detto). A suo parere, si dovrebbe mettere a punto un piano di aiuto ai profughi nell'ipotesi del crollo delle zone di sicurezza: non vorrei che ci ritrovassimo con 100,000 persone che arrivano da tutte le parti senza nessun p

iano per reinsediarle altrove.

A Bruxelles il Partito radicale transnazionale e trans-partitico ha organizzato una manifestazione davanti all'edificio in cui era riunito il Consiglio affari generali per chiedere che la sicurezza del bosniaci sia garantita "con tutti i mezzi" e che le relazioni con Belgrado vengano interrotte, e per denunciare "il progetto nazistacomunista scienteniente elaborato, pianificato e comandato dal regime di Belgrado" (sono i termini usati in una lettera aperta inviata a Solana da Dupuis, Segretario del partito e a Pobric, dell'Associazione MerhametSarajevo).

Infine, in una intervista pubblicato domenica da "El Pais" il leader serbo bosniaco Radovano Karadzic afferma che "le enclavi musulmane della Bosnia non sono piu' redditizie e devono scomparire" e che "Sarajevo sara' una citta' divisa o sara' una citta' serba".

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail