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Conferenza Partito radicale
Frassineti Luca - 19 luglio 1995
Diritto internazionale
Se davvero il Partito radicale ritiene che l'obiettivo di un esercito internazionale sia lontano nel tempo e quindi non meritevole di attualita' politica non capisco davvero perche' battersi per l'istituzione di una Corte permanente internazionale o per il funzionamento delle Corti ad hoc.

Abbiamo sempre saputo che non basta affermare un principio senza contemporaneamente dotarsi degli strumenti che ne garantiscano il rispetto.

La regola ha senso e valenza in presenza della sanzione per chi la disattende.

Un Tribunale internazionale senza una polizia (si', e' vero, esercito internazionale con funzioni di polizia) che intervenga laddove si viola la norma della convivenza, che assicuri realmente alla giustizia i criminali, di guerra e non, e' puro esercizio accademico.

L'obiezione di coscienza in favore dell'esercito internazionale e' una battaglia prematura? Allora sventoliamo questa bandiera per raggiungere al piu' presto obiettivi intermedi, che siano contingenti di eserciti nazionali al servizio dell'ONU o maggiori finanziamenti degli stati dedicati alla difesa internazionale o qualche altra idea migliore che sicuramente altri hanno.

Non mi pare che la storia del Partito radicale sia fatta di battaglie di piccole cabotaggio.

La storia del partito transnazionale non puo' che essere storia di coraggio politico.

Altrimenti il diritto internazionale rimane splendido argomento per dotti convegni o lucide riviste.

Ma per far questo non c'e' bisogno di un partito transnazionale.

 
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