Cari amici,

vorrei prima di tutto ringraziare tutti i compagni che stanno, in questi giorni, cercando di spremersi il cervello per farsi venire qualche idea perché il Partito Radicale possa rafforzare, intensificare la sua azione per la Bosnia.

Vorrei pero' anche, se me lo consentite, raccomandare a tutti di mantenere un po' di sangue freddo. Siamo pensando, elaborando, lavorando in molti e non dubito che troveremo uno, diversi modi di individuare le iniziative giuste (anche al momento giusto).

Sulla questione dell'adesione della Bosnia, Sandro sta, attraverso i nostri iscritti nel governo bosniaco, seguendo ed "inseguendo" il primo ministro Silajdiz.

Sempre sull'adesione, oggi, a Bruxelles, con Gianfranco e due membri del gabinetto di Emma, ci dobbiamo vedere con l'ambasciatore di Bosnia presso le Nazioni Unite per cominciare a costruire uno schema politico giuridico.

Per quanto riguarda Sarajevo ed un nostro intervento li o altrove in Bosnia, c'è, come sapete, una questione - fondamentale - di impostazione generale e di tempi. Anche a partire dalle proposte concrete (di Andrea, Davide, Angiolo, Paolino ed altri) oltre che a partire da varie azioni nonviolente passate, stiamo cercando di "trovare" la cosa "giusta" da fare.

Non necessariamente lo potremo fare nei prossimi giorni, non necessariamente farlo nei prossimissimi giorni sarebbe la cosa più opportuna politicamente. Quindi, come dicevo, sangue freddo.

Intanto credo che l'iniziativa di Vicenzo (che avrebbe pero' potuto parlarne prima), di raccogliere fondi per l'avamposto, ovvero la sede del Partito a Sarajevo, e, soprattutto per le azioni che da li dovranno essere organizzate, possa costituire di già una occasione per uscire per le strade, fare dei tavoli, raccogliere quindi dei soldi e ... delle ISCRIZIONI al Partito.

Un abbraccio e buon lavoro,

Olivier