mi sembra che quanto hanno scritto Ottoni e Dupuis, vada letto con un po' più di attenzione. Scusate, davvero non voblio buttare acqua sul fuoco, ma soltanto precisare che mi sembra la cosa sia intermini non di sede, ma di altro, se volete di altro ben più caldo.A mio parere non ha senso, o almeno non possiamo cncentrarci sulla quetione sede, ma sulla necessità di finanziamento, cioè di rafforzamento massimo dell'essere a Sarajevo.
A mio parere dovviamo subito lanciare una sottoscrizione, fortissima, ovunque, per strada, attaccandoci al telefono, e rendendo pubblico il tutto, ma PER FINANZIARE LE INIZIATIVE DEL PR IN E SULLA BOSNIA.
Non è questione di sede, ma di possibilità di agire, cioè di possibilità di portare in luce, portare al centro del dibattito, la proposta nostra, che è soprattuto quella dell'ingresso della bosnia nella UE, e della messa sotto processo di milosevic e glialtri.
Insomma, la sottoscrizione e l'azione politica, anche quella dei vari compagni che stanno facendo sottoscrivere e presentare e approvare documenti dagli enti locali, e in un pieno di iniziativa, ovunque, in ogni città, aprire una sottoscrizione per la inziiativa radicale in e ssulla bosnia.
se è la sede o altro, si vede. Noi chiediamo la sottoscrizione per operare sulal bosnia e per prepararci ad operare IN bosnia, ma pensandoci, e attenti a qual che accade.
pensiamoci, e propongo di concentrare le opinioni in proposito nelle prossime ore. domani al massimo veros quata ora verso quest'ora avremo elementi per trarre conseguenze, e lanciare una iniziativa.
finanziamo le iniziative per e in bosnia del PR. forti della storia nostra di lustri.finanziamo la storia nostra sulal ex-yugoslavia, in qualche modo dobbiamo dire.
e per ora lasciamo perdere la sede, che pure non escludiamo a priori, come nulal è bene escludere a priori.
Paolo