Un'arma nucleare tattica, da "campo di battaglia", e' difficile da distinguere da un'arma convenzionale, se non per la sua potenza. Le armi nucleari tattiche sono concepite per un uso a corto raggio contro obiettivi militari come concentrazioni di truppe, linee di rifornimento vitali, centri di comunicazione, etc. La loro potenza in megaton e' piccola, e non sono intese per l'uso di RAPPRESAGLIA MASSICCIA contro bersagli civili o industriali. Le armi nucleari tattiche furono in origine sviluppate dalla NATO per poter reagire rapidamente alla superiorita' in armi convenzionali del Patto di Varsavia. L'URSS reagi' dispiegando la sua versione di missili vettori atomici a corto raggio, i famigerati SS20. Gli USA reagirono a loro volta sviluppando la tecnologia dei missili Cruise. E' difficile distinguere se un missile Cruise equipaggiato di testata nucleare sia un'arma tattica o strategica, avendo il potenziale di colpire direttamente il territorio russo e percio' aumentando il rischio di guerra totale. Inoltre
non sarebbe limitato il rischio di danneggiare gli insediamenti civili situati in prossimita' dei bersagli militari. Si nota infine che molto della dottrina militare NATO e' imperfetta, anche e soprattutto perche' ci sono sempre stati seri problemi di comando e controllo nella teoria dell'uso tattico di armi nucleari, dovuti sia a dubbi sulla effettiva politica nel contesto della quale verrebbero usati, sia sul rispettivo grado di controllo centrale che sarebbe esercitato da parte di Washington, Londra e Parigi.