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COMUNICATO STAMPA
PER ORGANIZZARE LA RESISTENZA IN BOSNIA, PER L'INGRESSO DELLA BOSNIA NELL'UNIONE EUROPEA. RACCOLTA DI FONDI PER FINANZIARE LA POLITICA DELLA SEDE RADICALE DI SARAJEVO.
Firenze, 20 Luglio 1995. Dopo l'appello di ieri, continua l'iniziativa del gruppo fiorentino del Partito Radicale per la salvezza della Bosnia e dei bosniaci.
Bosnia nell'Ue. Questo è l'obiettivo che il Partito Radicale ha individuato per uscire dalla situazione a testa alta, e nel frattempo i bosniaci devono essere messi in condizione di difendersi anche militarmente. Per far questo la sede radicale di Sarajevo -unica sede politica di un organismo transnazionale nella capitale bosniaca, che non è soggetta alle logiche degli Stati nazionali- diventa un centro fondamentale per l'organizzazione della resistenza all'invasore serbo. Per far questo occorrono soldi, e i radicali bosniaci non possono ovviamente fare tavoli per strada per raccoglierli -come fanno gli altri radicali in tutto il mondo libero- e per questo hanno bisogno dei nostri soldi. La politica costa anche a Sarajevo e la nostra lotta può e deve essere in questo senso.
Di fronte alla vergogna della politica del Governo italiano -Dini in testa con la sua affermazione di non opportunità per le trasmissioni tv a reti unificate che ci dovevano essere domani sera- i democratici, i nonviolenti possono rispondere solo così: RAFFORZARE L'AVAMPOSTO DELLA RESISTENZA A SARAJEVO.
I contributi possono essere inviati presso la nostra sede con qualunque mezzo, o versati sul conto 7521/00 presso l'agenzia 17 di Firenze della Cassa di Risparmio di Firenze.
In questi giorni i militanti radicali fiorentini stanno tallonando tutti gli eletti nelle istituzioni fiorentine e toscane, perchè diano il loro contributo e per registrare gli eventuali dinieghi e silenzi. E' bene che tutti i cittadini sappiano cosa pensano e cosa fanno -in momenti drammatici come questo- coloro che hanno scelto a rappresentarli.