Molto opportuno questo intervento: forse non sono l'unico che ti sta
scrivendo una risposta, in questo momento. Anche se l'urgenza non ci concede
di dedicare molti testi alla teoria della nonviolenza (ma nessuno ce lo
proibisce), ti rispondo con le parole di Gandhi:
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Credo che nel caso in cui l'unica scelta possibile fosse tra la codardia
e la violenza, io consiglierei la violenza. Ad esempio quando mio figlio
maggiore mi chiese quello che avrebbe dovuto fare se fosse stato presente
quando nel 1908 fui aggredito e quasi ucciso, se avrebbe dovuto fuggire
e vedermi uccidere oppure avrebbe dovuto usare la sua forza fisica, come
avrebbe potuto e voluto, e difendermi, io gli risposi che sarebbe stato
suo diritto difendermi anche facendo ricorso alla violenza...
(da Young India, 11/08/1920)
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(...) sebbene la violenza non sia lecita, quando viene usata per autodifesa
o a protezione degli indifesi, essa è un atto di coraggio, di gran lunga
migliore della codarda sottomissione.(...)
(da Harijan, 27/10/46)
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e per finire, le parole di Gandhi sui *trattati di Monaco* (1938):
Si deve essere lieti che per il momento il pericolo di una guerra è
stato allontanato. Si deve giudicare che il prezzo pagato è troppo alto?
Si deve pensare che si è trattato di un accordo disonorevole? Si è
trattato di un trionfo della violenza organizzata? Hitler ha forse
scoperto una nuova tecnica di organizzare la violenza che gli consente
di raggiungere i suoi fini senza spargimento di sangue? Io non pretendo
di conoscere la politica europea. Mi sembra tuttavia che attualmente in
Europa le piccole nazioni (...) sono condannate ad essere assorbite dai
loro più potenti vicini, a diventare delle nazioni vassalle.
L'EUROPA HA VENDUTO LA SUA ANIMA PER UN TOZZO DI PANE.
(...)
("Harijan", 8/10/1938)
(...) non può essere diversamente. La democrazia teme gli spargimenti di
sangue. Al contrario la filosofia che sostengono i due dittatori definisce
codardia il rifuggire dai massacri. Hitler e Mussolini (...) non c'è
nessuno in Germania o in Italia che possa ostacolarli. La loro parola è legge.
Chamberlain o Daladier si trovano in condizioni del tutto differenti.
Essi devono adeguarsi alla volontà dei loro parlamenti, devono consultarsi
con dei partiti (...)
La scienza della guerra porta alla dittatura. La scienza della non violenza
può portare solo alla pura democrazia.
("Harijan", 15/10/1938)
Questi sono i termini della questione, per me. Queste parole di
Gandhi sono familiari a molti radicali, penso.
[Tutti i testi vengono dal bel libro "Teoria e pratica della Nonviolenza"
Antologia dei Testi di Gandhi scelti e introdotti da un saggio di
Giuliano Pontara.]
--- MMMR v4.00unr * il nostro Dio combatterà per noi (Ne 4:20)