MOSCA: SERGEJ VORONTSOV, MILITANTE DEL PARTITO RADICALE E DELL'ASSOCIAZIONE RADICALE ANTIMILITARISTA E' STATO PRESO ASSALITO E DURAMENTE PICCHIATO IERI NOTTE DA 5 SCONOSCIUTI IN PRESENZA DI 4 POLIZIOTTI CHE NON SONO INTERVENUTI.

DOPO L'ASSASSINIO DI ANDREA TAMBURI, NEL FEBBRAIO 1994, ED IL PESTAGGIO DI NIKOLAJ KHRAMOV, NELL'APRILE SCORSO, E' LA TERZA VOLTA IN POCO PIU' DI UN ANNO CHE, A MOSCA, I RADICALI SONO COLPITI.

SEMPRE DI PIU' APPARE CHE LA RESPONSABILITA' DELLE AUTORITA' RUSSE NON E' SOLO OMISSIVA.

Bruxelles-Mosca, 21 luglio 1995. All'Una di questa notte, ora di Mosca, Sergej VORONTSOV, militante del Partito Radicale, transnazionale e transpartito, e dell'ARA, l'Associazione Radicale Antimilitarista impegnata nella battaglia per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza ed il servizio civile in Russia, è stato violentemente picchiato nei pressi della stazione metropolitana "Kolomenskaja" da cinque sconosciuti che sembravano aspettarlo mentre stava rientrando a casa.

Il pestaggio è avvenuto senza che nessuno degli agressori pronunciasse una sola parola. Non lo hanno derubato né dei soldi, né del Walkman che portava con se. L'intero episodio è avvenuto in presenza di quattro polizioti dotati di armi che sono intervenuti solo dopo alcuni minuti con "Basta, basta, ragazzi...". Sergej VORONTSOV, la faccia insanguinata, è poi riuscito a prendere un taxi e a rientrare a casa.

L'aggressione a VORONTSOV, è la terza, in un po' più di un anno, che colpisce un militante del Partito Radicale. Il 27 febbraio 1994, Andrea TAMBURI, responsabile del Partito Radicale per l'ex-Unione sovietica era stato colpito a morte da sconosciuti a meno di cento metri dal commissariato centrale di Mosca, ed era decuduto tre giorni dopo in un ospedale moscovita, registrato sotto un altro nome. Nell'aprile scorso, Nikolaj KHRAMOV, segretario dell'Associazione Radicale Antimilitarista, era stato selvaggiamente aggredito in circostanze molto similari a quelle di questa notte.

In questo momento, i militanti radicali di Mosca procedono alle formali denuncie penali. Vari deputati europei depositerano nelle prossime ore una interpellanza nella quale chiederanno all'UE di ridiscutere l'accordo di cooperazione con la Russia. Gli organi del PR chiederanno di essere ricevuti con la massima urgenza dall'Ambasciatore russo a Roma. Altre azioni parlamentari e non, sarano prese nei prossimi giorni, volte a denunciare l'indulgenza, sempre più complice, dell'Europa rispetto alle sempre più numerose violazioni dei diritti fondamentali in Russia.

Partito Radicale