Ai membri del Comitato ad hoc
per la redazione dello statuto
del Tribunale Penale
Internazionale Permanente
All'attenzione di ...
Rappresentante di ...
Bruxelles, 3 agosto 1995
Egregio Signor,
a seguito dell'iniziativa di numerosi europarlamentari iscritti al Partito Radicale, transnazionale e transparto, il Parlamento Europeo ha adottato all'unanimità nel corso della sua sessione di luglio una risoluzione d'urgenza sulla questione della istituzione del Tribunale permanente e sul funzionamento dei tribunali ad-hoc. Sono molto lieto di farLe pervenire una copia allegata.
Mentre, in sempre più luoghi del mondo, dittatori o apprendisti dittatori stano prendendo esempio dalla barbara e vergognosa situazione nella ex-Jugoslavia, appare sempre più urgente ed importante porre, finalmente, le basi di una giustizia che possa non più solamente punire gli autori di crimini efferati ma che sappia, per il fatto stesso di essere permanente, rivestire una funzione deterrente.
Il Partito Radicale, transnazionale e transpartito, è impegnato, ormai da più di tre anni, prima perché i "fatti" della ex Jugoslavia possano essere ricondotti ad un minimo di giustizia, poi, con e oltre la tragedia del Rwanda, affinché il mondo, la comunità internazionale si dotasse di una istituzione di giustizia alla quale potessero e dovessero rendere conto gli uomini responsabili di atti criminali, da qualsiasi parte del mondo essi provengano, ed in qualsiasi momento: per un Tribunale Penale Internazionale Permanente, appunto.
Dopo non poche mobilitazioni nonviolente e di pressione sui Parlamenti e Governi nazionali, si è riusciti, insieme ad altre organizzazioni internazionali, a convincere le Nazioni Unite ad affidare al vostro comitato l'importantissimo compito di ultimare lo statuto del Tribunale permanente affinché possa essere dibattuto all'interno del VI Comitato e successivamente approvato dall'Assemblea Generale. E' altresi' importante che dalla prossima sessione dell'ONU venga presa la decisione di convocare una Conferenza Internazionale sul Tribunale permanente.
Raccogliendo i pressanti appelli del Presidente del Tribunale ad hoc, Cassese, e del Procuratore capo dei Tribunali ad hoc, il Giudice Goldstone, affinché non solo i tribunali ad hoc possano funzionare meglio ma anche affinché venga creato un Tribunale permanente, mi permetto di chiederLe il sostegno ad un approccio pragmatico e flessibile che consenta di superare tutte le presenti resistenze all'interno del Comitato ad hoc e che consenta il raggiungimento di importanti compromessi che diano finalmente via libera alla realizzazione di un sistema di monitoraggio internazionale sui crimini di guerra.
Mentre l'ONU si apresta a celebrare, in mezzo a non poche difficoltà e tragedie, il cinquantenario della sua fondazione, il compito che Lei ha l'onore di portare avanti all'interno del comitato ad hoc riveste una importanza che non esiterei a definire storica. Da Lei e dai Suoi colleghi dipende infatti, in questa fase, la possibilità stessa che l'Assemblea Generale possa pronunciare nei prossimi mesi.
Per queste ragioni, per altre che Lei ben conoscerà, mi permetto di chiederLe, a nome del mio partito, a nome delle centinaia di parlamentari nazionali iscritti, proveniente da oltre 40 paesi del mondo, a nome mio, di fare tutto quanto è in suo potere perché il progetto di statuto possa effettivamente essere ultimato durante la sessione di lavoro che comincerà questo prossimo 14 agosto.
RingraziandoLa per l'attenzione, con la viva speranza che, anche grazie a Lei, diventi possibile celebrare nei prossimi mesi l'apertura effettiva di questo primo segmento di giustizia penale internazionale nella storia dell'umanità, Le porgo i miei più rispettosi saluti,
Olivier DUPUIS
(Segretario del Partito Radicale
transnazionale e transpartito (*))
(*) Organizzazione Non-Governativa di Categoria 1 riconosciuta delle Nazioni Unite.