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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Centro Radicale - 4 agosto 1995
Tibet: lettera ai Support Groups

All'attenzione di tutti i Gruppi di Sostegno al Tibet

e per conoscenza a Prof. Samdong RIMPOCHE

e Sig. Tempa TSERING

Bruxelles, 3 agosto 1995

Egregia Signora, Egregio Signor,

Insieme a Piero VERNI, presidente dell'Associazione Italia-Tibet, ho potuto re-incontrare durante una breve permanenza a Dharamsala alla fine di luglio, il DALAI LAMA, Samdong RIMPOCHE, presidente del Parlamento tibetano in esilio e Tempa TSERING, responsabile dell'informazione nel governo tibetano in esilio.

I massimi responsabili tibetani hanno espresso la loro gratitudine per il ruolo svolto da diversi parlamentari iscritti al Partito Radicale, transnazionale e transpartito, oltre che dagli eurodeputati James MOORHOUSE e Adelaide AGLIETTA, nell'adozione da parte del Parlamento europeo di una risoluzione nella quale viene per la prima volta condannata l'invasione e l'occupazione del Tibet da parte della Repubblica Popolare Cinese (vedere il testo in allegato). Gratitudine anche per l'interessamento espresso nei confronti della scomparsa del Panchen Lama.

Come potete ben imaginare, i dirigenti tibetani hanno insistito sul carattere sempre più tragico dell'attuale situazione in Tibet, dove, come ben sapete, oltre a subire ogni tipo di violazione dei diritti fondamentali della persona, i Tibetani subiscono una vera e propria invasione quotidiana di popolazione cinese, organizzata e pianificata ai più alti livelli del potere di Pechino. Invasione che li ha già resi minoranza nel proprio Paese. Secondo i massimi responsabili tibetani, tale situazione impone, con grande urgenza, un radicale cambiamento o, meglio, un radicale rafforzamento delle iniziative per la libertà del Tibet, pena il rischio della scomparsa di un popolo, di una cultura, di una storia.

Sui possibili obiettivi da perseguire e sulle azioni concrete da intraprendere per tentare di fermare questa tragedia annunciata, è stato discusso a lungo con il Presidente del Parlamento in esilio, Samdong RIMPOCHE e con il responsabile governativo per l'informazione Tempa TSERING.

Per quanto riguarda gli obiettivi, oltre alle attuali priorità dei Tibetani e di quanti, come voi, sono impegnati per la libertà e la liberazione del Tibet, ovvero:

a. procedere all'immediato rilascio dei prigionieri politici;

b. garantire il rispetto dei diritti civili, politici e religiosi;

c. fermare le distruzioni ambientali;

d. fermare le distruzioni dei monumenti e delle espressioni della cultura tibetana;

e. fermare i trasferimenti di popolazioni cinesi nel Tibet;

le nostre discussioni hanno fatto emergere la necessità di rafforzare la pressione sulle autorità di Pechino, con nuovi obiettivi, in particolare richiedendo di:

a. non più solamente il blocco dei trasferimenti di popolazioni cinesi in Tibet ma che le autorità cinesi inizino un vero e proprio processo di decolonizzazione;

b. iniziare presso le Nazioni Unite tutte le azioni che possano portare, al più presto possibile, alla attribuzione al governo tibetano in esilio di uno status internazionale simile a quello a suo tempo ottenuto dall'OLP;

c. avere dalle autorità cinesi tutte le informazioni su dove ed in che condizioni si trovi il Panchen Lama. E' questo un punto sul quale ha particolarmente insistito il DALAI LAMA. Con questa richiesta e non con quella dell'immediato rilascio del Panchem Lama, lui ritiene che viene mantenuto un possibile spiraglio per un dialogo con i cinesi. Una richiesta troppo drastica potendo, secondo lui, portare a conseguenze estreme, fino all'eliminazione stessa del giovane Panchem Lama.

E' stato infine considerato necessario di avviare degli studi sulla fattibilità di una campagna internazionale di boicottaggio di tutti i prodotti cinesi. Su questo particolare punto e data la difficoltà oggettiva di intraprendere una efficacie e globale azione di boicottaggio vi chiederei, nel possibile, di inviarmi le informazioni che avete in vostro possesso sugli scambi economici tra il vostro paese e la Repubblica Popolare cinese e sulle ditte del vostro Paese che svolgono attività imprenditoriale e/o commerciale in o con la Cina. E' nostra intenzione organizzare un vero e proprio "osservatorio" sulla Repubblica Popolare Cinesi i cui risultati vi invieremo al piu' presto.

Per raggiungere tali obiettivi, è stato deciso di lanciare alcune iniziative sin dalle prossime settimane ed, in particolare:

1. Agosto: intervento del PR presso la Commissione Diritti Umani e la Sotto-Commissione Minoranze delle Nazioni Unite (in allegato il testo del documento depositato).

2. settembre: avvio delle procedure alle Nazioni Unite per il riconoscimento dello status internazionale per il governo tibetano;

3. settembre: promozione in più parlamenti nazionali possibili di mozioni o risoluzioni sul modello di quella recentemente adottata dal Parlamento europeo;

4. dal 25 settembre al 2 ottobre (anniversario della nascità del Mahatma Gandhi): settimana di Satyagraha (digiuno collettivo) per sollecitare più parlamenti nazionali possibili sulla questione dell'adozione della risoluzione. Obiettivo di questa azione nonviolenta transnazionale: 1.000 digiunatori in almeno 30 paesi. In merito a questa iniziativa, il Presidente del Parlamento tibetano in esilio, Samdong RIMPOCHE, ci ha comunicato il coinvolgimento di associazioni nonviolente indiane.

5. a fine dicembre: Samdong RIMPOCHE propone la organizzazione di un'altra iniziativa nonviolenta.

6. il 10 marzo 1996, in occasione dell'anniversario dell'"Up Rising Day" (giornata dell'insurrezione nonviolenta del 1959) manifestazione europea per la libertà del Tibet a Bruxelles. Sia secondo i nostri amici tibetani, sia secondo noi, è in effetti giunto il momento di andare oltre le singole manifestazioni nazionali (per forza limitate nella loro ampiezza) e di puntare quindi ad una grande manifestazione europea. A secondo dell'interesse degli amici americani ed indiani, due altre grandi manifestazioni potrebbero essere organizzate.

Ecco, care amiche, cari amici, alcune delle prime cose che vorremo, insieme a voi se siete d'accordo, organizzare nelle prossime settimane, nei prossimi mesi.

Si tratta ovviamente di un grosso impegno. Non dubito che con il concorso di tutte le energie oggi impegnate per la vita e la libertà del Tibet, grossi frutti possano essere raccolti. Al fine di poter passare al più presto nella fase operativa e organizzativa di queste diverse iniziative, vi sarei più che grato di farmi sapere cosa pensate di queste varie proposte.

Un caro saluto,

Olivier Dupuis

(Segretario del Partito Radicale

transnazionale e transpartito (*))

Parti Radical

c/o Parlement européen

Rue Belliard 97-113

Rem 5.08

1047 Bruxelles

Tel. 32-2-284.25.79; 230.41.21

Fax. 32-2-284.91.97; 284.91.98

e-mail: radical.partyXagorà.stm.it

(*) Il Partito Radicale è una organizzazione politica transnazionale e transpartita. Ovvero una organizzazione che raggrupa cittadini e parlamentari di varie appartenenze politiche nazionali che vogliono impegnarsi su alcune precise campagne. Le attuali campagne del PR sono: l'abolizione universale della pena di morte; l'istituzione di un tribunale penale internazionale permanente; la revisione in senso antiproibizionista delle leggi e delle convenzioni internazionali in materia di droga; l'aiuto alla Bosnia attraverso, in particolare, la sua immediata adesione all'Unione europea; la questione della comunicazione e della democrazia linguistica al livello mondiale e, ovviamente, la libertà per il Tibet. Il Partito Radicale non concorre alle elezioni nazionali, regionali o locali. Ha recentemente ottenuto lo status consultivo di categoria 1 delle Nazioni Unite.

 
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