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Conferenza Partito radicale
Pezzilli Dora - 10 agosto 1995
Cari amici, in Italia, come sempre, si fa confusione sul sesso.
Prendendo a pretesto tragici avvenimenti legati allo stupro e

probabilmente anche legati al fenomeno della prostituzione clandestina

(su questo tema l'Italia ha fallito ogni tentativo di seria

legalizzazione), o ancor peggio ad un clima in generale proibizionista

di cui lo stupro e' la punta dell'iceberg,al Parlamento Italiano si

tenta di far approvare una legge che (nel caso preveda come un tempo

l'obbligatorieta' della denuncia in caso di violenza piu' o meno

sessuale sulle donne da parte di terzi), potremmo definire peggio il

rimedio che la cura. Le allora protagoniste di un eventuale scempio

del diritto al privato (sopratutto su argomenti di questo tipo) sono

le medesime che diciotto anni fa circa combattevano affinche' in

Italia il vicino di casa magari con intenzioni vendicative o ancor'

piu' invidioso avrebbe potuto denunciare un marito , secondo suo

giudizio perche' troppo espressivo nell'ambito del talamo coniugale, o

perche'nell'esercizio delle sue funzioni non compatibile con le regole

dellla comune morale del condominio.Tralascio l'esempio del risultato

pratico che dal punto di vista giudiziario si otterrebbe con una legge

di questo tipo, se il "reato" fosse commesso da una coppia sadomaso.Se

poi ancor piu' l'evento accadesse con la testimonianza di un

poliziotto, il malcapitato, colpevole magari solo di uno schiaffo,

indipendentemente dal perdono del partner correrebbe il rischio di

vedersi obbligato a chiedere il divorzio.Masgari per sposarsi di

nuovo.L'integralismo di quel certo tipo di sinistra, portava il nome

di Alma Cappiello, questo me lo rivordo.Ora, voi mi capite che per il

bene del nostro popolo io mi auguro che mai e poi mai passi una simile

legge in Parlamento. Sarei costretta, per il bene del mio prossimo (e

voi non sapete quanto prossimo!)ad indire anche da sola l'ennesimo

referendum.

 
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