Un'osservazione banale, ma non per tutti: in questi giorni Zagabria ha
fatto la sua guerra giusta. La sua orribile guerra giusta.
Forse ci sono secondi fini inconfessabili, forse lo stemma a scacchi
e la moneta della Croazia hanno significati sanguinari e fascisti (più
del tricolore italiano? non credo) Forse ci sono stati eccessi e colpi
non regolamentari. Giudicherà il tribunale, come ha detto Paolo Gull.
Ma le granate su Knin erano granate giuste, i proiettili che uccidevano
soldati Serbi erano proiettili giusti le vedovanze serbe sono vedovanze
giuste.
L'alternativa agli orrori delle guerre giuste è nella nonviolenza, è in tutta
quella progettualità che inizia almeno dal 1985/86, quando Olivier
rifiutava il servizio civile, il servizio militare e l'esonero per motivi
di famiglia. Sceglieva la galera, perché l'unica difesa, armata o non armata,
era ed è una difesa europea.
Cose che allora non interessavano a nessuno, nemmeno nei gruppi nonviolenti.
Un'ultima osservazione: Serbia e Croazia sono osservate da tutto il mondo.
Ma la Croazia finora si è comportata meglio: per esempio, possiamo dire che
ad oggi ha rifiutato di spartirsi la Bosnia. Perché?
Perché la Croazia ha interesse (e più probabilità) di essere accettata
dall'Europa occidentale.
L'Europa fa il suo dovere per sbaglio o per combinazione.
--- MMMR v4.00reg * mimmo