Sulla via delle notizie
OSPITE INDESIRATO
Chi è Emma Bonino, l'attuale commissario dell'UE che sta dando lezioni alle autorità Iugoslave.
in Politika, 25 agosto 1995, pagina 2
Seriamente preoccupata a causa "di voci che una parte, forse una grossa parte dei rifugiati di Kraijna saranno sistemati in Serbia, particolarmente in Kossovo," Emma Bonino, capo dei guerrieri dei così detti pacifisti "radicali transnazionali" di Marco Pannella, e, per volere delle circostanze, attuale commissario europeo per la pesca, la difesa dei consumatori e gli affari umanitari, si è affrettata a rilasciare un caldo avvertimento alle autorità yugoslave. Nella speranza, senza dubbio, di aprire gli occhi a Belgrado e di contribuire alla "rimozione del pericolo di una crescente tensione nella regione".
Comunque sia, le porte dei rappresentanti di Belgrado non si sono aperte per lei. Aleska Jokic, del commissariato serbo per i rifugiati, e Vladimir Sultanovic, coordinatore del Ministero degli Esteri per gli aiuti umanitari internazionali, hanno rifiutato di parlarle.
Dopo aver tenuto una conferenza stampa presso l'International Press Center, nella quale ha detto che mai le era capitato, da che é commissario europeo, che le autorità di uno stato che abbisogna di aiuti umanitari non la ricevessero, Emma Bonino è rientrata ieri a Bruxelles. Presentando questo quasi come uno scandalo (solo) un quotidiano di Belgrado che, per coincidenza, si dichiara "quotidiano politico indipendente" ha trasformato il "caso Bonino" nella più importante notizia dell'edizione di ieri, pubblicandola in testa alla prima pagina. Tutti gli altri giornali pubblicati a Belgrado hanno zelantemente ignorato le lamentele della signora Bonino. Se si sia trattato di obbedienza a "ordini dall'alto", poiché, come dichiara il "quotidiano indipendente", Bonino è sulle liste nere ufficiali, oppure solamente dell'espressione di una scelta libera e indipendente degli editori degli altri giornali che, come sembra, sanno bene chi sia questa donna, è una domanda alla quale non urge dare risposta.
Tentando di persuadere l'opinione pubblica italiana e internazionale che i serbi sono "succhiatori di sangue" e "mostri dei Balkani" che la comunità intenazionale dovrebbe punire molto più drasticamente, Emma Bonino, assieme al suo "maestro" Marco Pannella, sta da più di quattro anni alla testa di quanti in Italia conducono una pazzesca campagna anti-serba e antiyugoslava. il cosiddetto "partito transnazionale" dei radicali, di cui sono leader Bonino e Pannella, sembra che oggi esista solo grazie alla guerra in Bosnia. Che tale formazione politica fantasma si nutra della guerra in Bosnia è probabilmente comprovato nel migliore dei modi dal fatto che le sue più o meno alte dirigenze includono regolarmente o onorariamente tra i loro membri sia Izetbegovic che Silajdzic, la metà quasi dell'attuale governo Croato ed anche Rugova e i suoi amici.
É stato soltanto alcuni giorni fa, allorquando ha messo piede perla prima volta nel nostro paese, che Bonino ha affermato di temere che i profughi di Krajina potessero essere sistemati in Serbia.
E dove li vorrebbe mettere lei?
Forse solo per questa ragione c'è da rammaricarsi che la Signora Bonino non abbia incontrato i suoi non previsti interlocutori ufficiali - avremmo allora potuto imparare cosa e come dovremo agire.