CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE SULLE DONNE: INACCETTABILE L'ATTEGGIAMENTO DELLE AUTORITA' CINESI. LETTERA DEL SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE, OLIVIER DUPUIS, AI PRIMI MINISTRI DELL'UNIONE EUROPEA PERCHE' CHIEDANO IL TRASFERIMENTO IN ALTRA SEDE DEI LAVORI DELLA CONFERENZA.

Roma, 28 agosto 1995. A pochi giorni dall'inizio della Quarta Conferenza Mondiale ONU sulle donne (Pechino, 4-15 settembre) e del Forum delle Organizzazioni non-governative (Hairou, 30 agosto - 8 settembre) si stanno verificando, ad opera delle autorità cinesi e dell'ECOSOC fatti a dire poco inaccettabili.

Il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite ha infatti negato l'accredito per la Conferenza alle donne tibetane, dietro pressioni del governo cinese che ritiene essere le donne tibetane già rappresentate dalle donne cinesi, ed ha concesso solo gli accrediti per partecipare al Forum di Hairou solamente ad alcune delle Organizzazioni non-governative sostenitrici della causa tibetana.

Questi fatti, oltre a confermare l'orientamento autoritario e liberticida del regime di Pechino, costituiscono anche un precedente inaccettabile perché vedono l'ONU abbandonare al Paese ospitante la scelta, in funzione dei propri criteri politici, di chi abbia o non abbia diritto a partecipare a riunioni organizzate dall'ONU.

Per queste ragioni, il Partito Radicale, transnazionale e transpartito, chiede ai governi dei paesi partecipanti quali iniziative intendono prendere per ristabilire le condizioni normali per lo svolgimento della Conferenza e del Forum e, ove questo non fosse possibile, di proporre il trasferimento in un altro luogo della Conferenza e del Forum.

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