"Magyar Narancs"; settimanale, Budapest, 5 ottobre 1995
Happening mortale
di Laszlo Seres
Si puo' resistere al fatto che un partito ci inviti ad una conferenza stampa-happening? Si puo'. Secondo me la politica vera va bene, finche' non viene coperta dall'arte senza pudori, tanto meno da un happening di garanzia scaduta, che non capisce nessuno e solo dopo ci si diverte a dire, pensa un po' sono stato ad un vero happening.
Sono andato alla festa-stampa del Partito Radicale Transnazionale (PRT), organizzazione internazionale in difesa dei diritti dell'uomo e contro la pena di morte, perche' ho frainteso l'invito. Credevo che vi partecipasse anche George Pataki, governatore, di Szabolcs che vive a New York, il cui primo atto e' stata la reintroduzione della pena di morte (secondo alcune informazioni gli hanno chiesto la stessa cosa anche nella regione Szabolcs-Szatmar-Bereg per frenare la diffusa ladroneria di mele e lui ha promesso che aiutera' la ripresa economica della regione mandando una grande quantita' di sedie elettriche americane).
Massimo Lensi, attivista italiano del PRT, ghigna spaventosamente sull'idiozia dell'autore di queste righe <> Al centro della stanza invece lo strumento artistico della protesta contro la pena di morte: la sedia elettrica. Non vera, solo odore di vita. E' uno spettacolo strano in un ufficio, dovrebbe essere cosi' il locale di consultazione del centro-APEH (Ufficio di Controllo Finanziario e di Tasse) della capitale. Come ho saputo, la sedia e' stata costruita in una settimana da un entusiasta membro del PRT ungherese di nome Karoly, nel suo tempo libero (il partito internazionale ha circa venti membri ungheresi).Immagino Karoly, mentre nel negozio di falegname sceglie le stecche ("me ne dia delle belle mi raccomando, sono per una sedia elettrica!"), raccoglie dei metalli per i cinturini della mano e della testa ("ne vorrei alcuni flessibili!"), poi torna a casa, si prepara una frittata e comincia il lavoro. Karoly per giorni non vede e non sente, si distrae con lavori manuali, manipola la presa; "a cosa stai lavoricchiando amore" gli chiede la moglie, "o Dioooo, non starai facendo ancora una sedia elettrica, lo sai benissimo che e' anticostituzionale, anche l'altra volta non sapevi rendere conto con alcuni nostri ospiti"; dopo di che Carlo si arrabbia e a dispetto dei santi le fara' vedere cosa sa fare lui; mette sedere la moglie sulla sedia, inserisce i 220, si fuma una canna e poi costruisce la versione non funzionante da esporre nella sede PRT come opera d'arte politica.
Lo scopo del Partito Radicale (che poco tempo fa' ha ricevuto lo status consultivo dall'ONU) con sede centrale a Roma, d'altronde e' molto serio: con la loro campagna di raccolta di firme vogliono ottenere che entro al 2.000 sia abolita in tutto il mondo la pena di morte, che secondo loro non e' una cosa bella e non e' neanche un mezzo efficace per fermare la criminalita'. Alla conferenza stampa Lensi si siede nella sedia (ci entra proprio, e' costruita a sua misura), spiega ancora una volta le ragioni principali dell'iniziativa, sul medioevo e sul barbarismo e dice che manifesteranno fino in fondo contro Pataki: oltre a Budapest anche di fronte al suo hotel a Roma aspetteranno un'altra volta il governatore repubblicano di New York.
Cosa ne sara' della sedia dopo l'happening? - chiedo. <> si rallegra il caro radicale italiano.Hanno mandato la loro solidarieta' anche membri del PRT della Vojvodina, tra di loro deputati della VMDK, che hanno chiuso il fax con la poetica frase "Non ci sia piu' un patibolo elettronico nel mondo!".
Morte non resuscita!
(traduzione a cura di Tiziana Bonafedi, sede PR di Budapest)