Nessuno tocchi Caino, la lega di cittadini e parlamentari per l'abolizione della pena di morte nel mondo entro il 2000, esprime tutto il suo rammarico per il comportamento del Governo italiano che non ha ritenuto necessario incontrare Salman Rushdie durante il suo soggiorno romano.
Il comportamento del Governo italiano è tanto più incomprensibile se si pensa che proprio l'Italia, l'anno scorso, fu la promotrice, alle Nazioni Unite, della mozione per la moratoria delle esecuzioni capitali che fu sconfitta per soli otto voti e che, il Parlamento italiano ha, sempre l'anno scorso, abolito la pena di morte anche dai codici militari, facendo dell'Italia un Paese compiutamente abolizionista.
Nessuno tocchi Caino - che non è nuova a iniziative in favore di Salma Rushdie -, rinnovando il suo sostegno allo scrittore anglo-iraniano, chiede quindi che il Governo italiano si faccia forte del peso di un Paese che fa parte dei G7 e che fra poche settimane guiderà l'Unione Europea: Dini riceva Rushdie non appena possibile e faccia tutto il possibile presso le autorità iraniane perché sia revocata la condanna a morte pronunciata contro di lui.