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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Budapest - 20 ottobre 1995
AUSTRIA: LIBERTA' PER IL TIBET

Friedhelm FRISCHENSCHLAGER

Deputato del Nationalrat

Capogruppo

Parlament, 1017 Vienna

Partito Radicale

Dorottya u. 3.III.6.

H-1051 Budapest

Ungheria

12 ottobre 1995

Atteggiamento del Forum Liberale riguardante la situazione in Tibet.

Il Forum Liberale, il Partito liberale austriaco, che dedica una importanza particolare alla tutela degli diritti umani in tutto il mondo, riconosce la legittimita' della situazione in Tibet e del popolo tibetano rispetto alla Repubblica Popolare Cinese.

Considerando il fatto che

- il Tibet nella sua storia rispetto alla Cina ha avuto una propria identita' nazionale, culturale e religiosa,

- l'invazione del 1949 e l'occupazione del Tibet da parte della Repubblica Popolare Cinese e' del tutto illegale rispetto ai diritti umani

- in connessione agli avvenimenti del 1959 e dell'esilio del Dalai Lama mentre 100.000 Tibetani venivano uccisi e il numero del popolo autoctono tibetano dopo la presa del potere cinese si e' diminuito ad un sesto

- le autorita' della RPC ha iniziato con una massiccio programma di colonizzazione che ha ridotto i Tibetani allo stato di minoranza nel proprio paese

- le Nazioni Unite piu' volte e ora anche il Parlamento Europeo in una risoluzione del 13.07.1995. hanno condannato l'occupazione del Tibet e la pressione a cui viene esposto il popolo tibetano,

il Forum Liberale fortemente appoggia tutti gli sforzi internazionali cha hanno come obiettivo:

* che la RPC immediatamente sospenda il trasferimento delle popolazioni cinesi in Tibet,

* che il governo della RPC rispetti in tutto i diritti principali e di liberta' del popolo tibetano e di tutti gli individui in Tibet,

* che il governo tibetano in esilio e il Dalai Lama vengano riconosciuti dalle Nazioni Unite come rappresentanza legittima del popolo tibetano con altrettanto successo come la PLO quale rappresentante del popolo palestinese

* che intraprenda trattative tra il governo della RPC e il governo tibetano in esilio per trovare una soluzione del problema sino-tibetano. Queste trattative dovrebbero condurre il popolo tibetano a riconquistare in modo pacifico il suo diritto all'autodeterminazione e ottenere la propria liberta' culturale e religiosa.

(originale in tedesco, traduzione a cura di Marina Sikora, sede PR di Budapest)

 
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