TRIBUNALE INTERNAZIONALE PENALE PERMANENTE: LETTERA APERTA AI MINISTRI DEGLI ESTERI
All'attenzione del Sig. ...
Ministro degli Esteri di ...
e p.c. all'Ambasciatore di ... presso le Nazioni Unite
Bruxelles-New York, 23 ottobre 1995
Egregio Signor Ministro,
Mentre si parla sempre di più, anche alla luce delle tragedie avvenute in molte parti del mondo in questi ultimi anni, a cominciare dalla ex Jugoslavia e dal Rwanda, di diplomazia preventiva, la Comunità internazionale è tuttora largamente impotente nell'impedire sul nascere conflitti, massacri su larga scala, violazioni palesi del diritto e della legalità internazionale.
Dall'altra parte, i Tribunali ad hoc sui crimini commessi nella ex Jugoslavia e in Rwanda, hanno dimostrato, per la prima volta, la capacità della stessa comunità internazionale di dotarsi di uno strumento di giustizia penale internazionale che seppur creato dopo lo scopio del conflitto ha dimostrato di essere in grado di ricondurre ad un minimo di diritto e di legalità quanto avvenuto in quei Paesi, facendo pesare su quanti si sono resi colpevoli di atti efferati la minaccia di essere tradotto davanti ad un organo di giustizia.
Si tratta ora, anche per evitare che il cinquantenario della creazione delle Nazioni Unite non sia una mera comemorazione, di far compiere alla Comunità internazionale un salto di qualità, dotandola di una giuridizione penale internazionale permanente.
Dopo oltre 15 anni di lavoro preparatorio, acceleratosi in questi ultimi due anni, i vari organi competenti delle Nazioni Unite hanno ormai risolto i non pochi problemi di ordine tecnico, giuridico e finanziario connessi con il funzionamento di tale nuova istituzione.
E' rimasto un unico ostacolo, di ordine politico. Tocca in effetti ora agli Stati membri, rappresentati nel Sesto Comitato delle Nazioni Unite, di superare le ultime divergenze di ordine politico affinché l'Assemblea Generale possa dare il mandato ad un "preparatory committee" di predisporre un testo consolidato istitutivo del Tribunale Internazionale Penale Permanente da sottoporre alla Conferenza Plenipotenziaria e affinché l'Assemblea Generale possa, nel corso della sua 50esima sessione, convocare tale Conferenza.
Un ostacolo che, con la recentissima e decisa presa di posizione del Presidente degli Stati Uniti, Bill CLINTON, a favore della istituzione rapida del Tribunale Internazionale Penale Permanente, la Comunità internazionale potrebbe oggi, come non mai prima, superare, dando in questo modo attuazione concreta all'auspicio espresso dal presidente americano "nel perseguire con successo i criminali di guerra nella ex-Jugoslavia e in Rwanda, possiamo mandare un forte segnale a tutti quelli che vogliono usare la copertura della guerra per compiere atrocità senza nome, che non potranno evitare, in questo modo, le conseguenze delle loro azioni" ... un segnale che "sarà ulteriormente e fortemente rafforzato con l'istituzione del Tribunale Penale Internazionale Permanente".
Il "momento della verità" avverà tra pochi giorni. Il 30 ottobre in effetti il Sesto Comitato delle Nazioni Unite inizierà una sessione di lavoro che potrebbe e dovrebbe essere conclusiva nella messa a punto del documento da sottoporre al voto dell'Assemblea Generale.
Nella viva speranza che il rappresentante del Suo Paese nel Sesto Comitato potrà assumersi le responsabilità storiche che questo importante momento di vita istituzionale delle Nazioni Unite richiede e ringraziandoLa per la attenzione, La preghia di ricevere, Signor Ministro, i nostri più distinti saluti,
Marino BUSDACHIN (**) Olivier DUPUIS (*)
(Segretario dell'Associazione (Segretario del Partito Radicale
"No Peace without Justice) transnazionale e transpartito)
(*) Il Partito Radicale è una organizzazione politica transnazionale e transpartita. Ovvero una organizzazione che raggrupa cittadini e parlamentari di varie appartenenze politiche nazionali che vogliono impegnarsi su alcune precise campagne. Le attuali campagne del PR sono: l'abolizione universale della pena di morte; l'istituzione di un tribunale penale internazionale permanente; la revisione in senso antiproibizionista delle leggi e delle convenzioni internazionali in materia di droga; l'aiuto alla Bosnia attraverso, in particolare, la sua immediata adesione all'Unione europea; la questione della comunicazione e della democrazia linguistica al livello mondiale e, ovviamente, la libertà per il Tibet. Il Partito Radicale non concorre alle elezioni nazionali, regionali o locali. Ha recentemente ottenuto lo status consultivo di categoria 1 delle Nazioni Unite.
(**) "There is no Peace without Justice" International Committee è una organizzazione internazionale che sostiene l'affermazione del Diritto Internazionale. Tra i suoi obbiettivi vi sono l'istituzione del Tribunale Internazionale Penale Permanente e la riforma e la democratizzazione delle Nazioni Unite.