APPELLO AL SEGRETARIO GENERALE DELL'ONU
Sei giovani Tibetani hanno iniziato, il 14 ottobre scorso, uno sciopero della fame ad oltranza per chiedere alle Nazioni Unite, al mondo, che venga al più presto posto termine alla occupazione illegale del Tibet da parte della Repubblica Popolare Cinese.
Benché coscienti che la Comunità internazionale in generale, le Nazioni Unite in particolare, non hanno tuttora la consapevolezza necessaria perché possano adempiere oggi alle richieste dei giovani Tibetani, riteniamo doveroso che esse diano, con la massima urgenza, un segnale che indichi la speranza di una nuova, più attenta considerazione rispetto alla tragedia tibetana.
Ci rivolgiamo quindi a Lei, Signor Segretario Generale delle Nazioni Unite, perché voglia ricevere al più presto possibile il Dalai Lama, al fine di esaminare con lui le tappe possibili di un cammino che consenta di ristabilire nel Tibet il diritto e la legalità internazionale violate.
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