Condivido in pieno l'ultima frase di Roberto facendo notare che il
diritto alla comunicazione può o meno essere un diritto prevalente per
un Paese piuttosto che un altro. In conf CUBA ho peraltro sostenuto
l'urgenza di considerare non solo l'aspetto economico nelle relazioni
internazionali (come l'embargo USA su cui l'assemblea generale delle
Nazioni Unite si è espressa pochi giorni fa e su cui il PE si sta
muovendo), ma anche appunto quello legato al diritto della
comunicazione considerandolo come un diritto aggiunto ad altri
diritti. Il concetto di "diritto alla comunicazione" andrebbe comunque
approfondito.
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