Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 23 feb. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Partito radicale
Donvito Vincenzo - 7 novembre 1995
EUTANASIA E RADIAZIONE DALL'ALBO DEI MEDICI

COMUNICATO STAMPA

EUTANASIA E ORDINE DEI MEDICI. LA STUPIDITA' DELLA RADIAZIONE DALL'ALBO PROFESSIONALE DEL DR.GIORGIO CONCIANI.

Firenze, 7 Novembre 1995. Vincenzo Donvito, esponente dei Club Pannella-Riformatori, già coimputato con Giorgio Conciani nel processo per le disobbedienze civili del Partito Radicale che portarono alla legalizzazione dell'aborto, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"La radiazione del dr. Giorgio Conciani dall'albo professionale, è l'ultimo rantolo di una corporazione tesa alla difesa del suo privilegio, e non alla tutela della professionalità che dovrebbe garantire l'utente dei servizi sanitari. Le motivazioni che la corporazione adduce sono il tipico esempio di un arrampicamento sugli specchi, alla ricerca della norma punitiva che non c'è. Un atto che esplicita solo la mentalità di una corporazione che tenta di spacciare il proprio convincimento come quello dell'intera categoria, avvalendosi per questo del privilegio che l'iniqua legge gli riconosce.

La radiazione del dr. Giorgio Conciani, non è fatta in base a sue azioni criminose o "deontologicamente delinquenziali", ma è solo l'atto finale di una corporazione che non aveva mai potuto sopportare di avere nel suo seno uno spirito libero e libertario come quello del dr. Conciani. Infatti il castello di "prove" che vengono addotte non ha un minimo appiglio rispetto alla violazione del codice di comportamento del professionista, ma sono solo la forzatura di uomini che ragionano solo in termini di potere contro l'impossibilità di incatenare e sradicare un uomo libero come il Conciani.

Sarò molto curioso di conoscere l'eventuale incriminazione che la Procura della Repubblica vorrà adottare dopo la segnalazioone del "reato".

Il fatto è che in questo modo la corporazione medica ha voluto colpire le idee di Giorgio Conciani, non alcuni suoi comportamenti criminosi. Ha voluto colpire -nel modo più indegno possibile, con la menzogna eretta a verità grazie ad una posizione di vantaggio- il fatto che Giorgio Conciani è un assertore della legalizzazione dell'eutanasia: una battaglia che lo ha portato più volte a situazioni scomode, così come nel passato è stato per la legalizzazione dell'aborto e della sterilizzazione.

Ma anche questa volta, come in passato, sarò al fianco di Giorgio Conciani, per difendere il suo e il mio diritto ad esprimere libere opinioni; per smascherare lo sporco gioco della corporazione dei medici, capace solo di difendere la sua esistenza e di non garantire al cittadino la qualità del servizio e dell'informazione."

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail