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Gentile Guido - 15 novembre 1995
GAFFE AL PARLAMENTO EUROPEO

GLI ALLEGRI COMPARI DI STRASBURGO

di Guido Quaranta

da "L'Espresso" n.44-45 12 novembre 1995

SPESSO NON CI SONO. E TALVOLTA, QUANDO CI SONO, SBAGLIANO A VOTARE. COM'E' SUCCESSO PER L'AEROPORTO DI MILANO. VIAGGIO TRA I DEPUTATI ITALIANI IN EUROPA. CHE PER FORTUNA NON SONO TUTTI COSI'.

Chissà se tra un mese, quando saranno chiamati a pronunciarsi di nuovo sul potenziamento dell'aeroporto di Malpensa, i nostri 87 rappresentanti al Parlamento europeo di Strasburgo si esibiranno in una terza figuraccia cancellando, cioè, definitivamente quello scalo dalla lista dei 14 progetti prioritari che l'Unione europea potrebbe finanziare. Niente di più probabile: figuracce, in proposito, ne hanno già fatte due. La prima risale alla metà di maggio quando il progetto è stato bocciato dall'assemblea (567 seggi): colpa dell'ingenuità del leghista Gipo Farassino, della sbadataggine del pidiessino Francesco Baldarelli e della sventatezza di altri.

Farassino, un ragioniere di Torino eletto con il Carroccio dopo aver fatto il cantautore, ha avallato un progetto, presentato da un deputato dei Paesi Bassi che, incentrato sul prolungamento del tratto navigabile del Po da Casale a Cremona, riteneva più utile per il suo Piemonte: ma, poiché ignora la lingua olandese con cui esso era stato scritto, non si è accorto che, in cambio, prevedeva la soppressione del potenziamento dell'aeroporto milanese.

[...]

Addio, quindi, al finanziamento europeo, valutato in 60 miliardi.

[...]

LA CONOSCENZA DELLE LINGUE LASCIA A DESIDERARE. Solo 35 eurodeputati su 87 dichiarano di parlare in francese, ma non tutti si esprimono con proprietà. Tempo fa un nostro parlamentare, seduto al tavolo di un ristorante di Strasburgo, anziché chiedere al cameriere un piatto di "poisson" (cioè di pesce), ne ha chiesto uno di "poison" (cioè di veleno). Un altro, invece di una bottiglia di acqua minerale "petillant" (effervescente), ne ha ordinata una di acqua minerale "pétant" (scoreggiante). E un terzo, spiegando di essersi messo a dieta, ha chiesto qualche "crudelité" anziché "crudités".

Il lapsus più esilarante resta quello sfuggito otto anni fa, in aula, alla democristiana Maria Luisa Cassanmagnago. Irritatasi per aver chiesto invano la parola e vistasi scavalcata da altri due oratori, si rivolse all'allora presidente francese dell'assemblea, Pierre Pflimlin, protestando <>: si era dimenticata che il verbo "sauter", in gergo, significa "montare". Pflimlin, imbarazzato, arrossì e l'assemblea scoppiò in una risata.

[...]

In compenso a Strasburgo si guadagna bene. Tra diaria, contributi per gli assistenti, gettoni di presenza, rimborso per viaggi e per convegni ogni deputato incassa in media 45 milioni al mese. Cioè 540 milioni all'anno. Cioè 2 miliardi e 700 milioni ogni 5 anni.

 
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