WEI JINGSHENG, PREMIO NOBEL DELLA PACE 1996.
APPELLO AI MEMBRI DEI PARLAMENTI NAZIONALI E DEI GOVERNI, AI PROFESSORI UNIVERSITARI DI DIRITTO, FILOSOFIA, STORIA E SCIENZE POLITICHE, AI MEMBRI DELL'UNIONE INTERPARLAMENTARE.
Il Premio Nobel per la Pace riconosce le personalità o le organizzazioni che si sono messe in luce per il loro contributo alla pace mondiale. La pace non sarà mai realizzata senza il riconoscimento dei diritti dell'uomo e la piena instaurazione della democrazia. WEI Jingsheng è pienamente abilitato a ricevere tale Premio.
M. WEI Jingsheng è tra i fondatori più autorevoli del movimento per i diritti dell'uomo e per la democrazia in Cina. Durante il movimento "Muro della democrazia" nel 1978 e 1979, WEI Jingsheng pubblica una rivista non ufficiale, "Esplorazione" (Tansuo), e diventa un difensore senza riserve dei diritti dell'uomo e della democrazia. Con un saggio di grande forza, "la quinta modernizzazione", WEI sostiene che la modernizzazione proposta da DENG in quattro settori - agricoltura, industria, scienza e difesa - sarebbe incompleta senza una quinta modernizzazione: la democrazia.
"La quinta modernizzazione rappresenta fin d'ora una nuova tappa storica dei più celebri saggi contestatari della Cina popolare..." scriveva il famoso esperto dei problemi cinesi, Simon Leys.
Arrestato il 29 marzo 1979 per "aver divulgato segreti di Stato" ad uno straniero, WEI viene condannato ad una pena detentiva di cinque anni per "crimini contro-rivoluzianari".
Nel 1992 dalla sua prigione interpella in una lunga lettera DENG sul Tibet e gli domanda di avviare negoziati con il Dalai Lama.
Viene rilasciato nel 1993 dalle autorità preoccupate di fare bella figura affinché Pechino sia designata città olimpica nel 2000. Libero, WEI continua a denunciare apertamente le violazioni dei diritti dell'uomo in Cina, si occupa delle famiglie delle vittime e delle vittime della repressione di Piazza Tien An Men del 4 giugno 1989 e persegue attivamente la lotta per la libertà.
Sul fenomeno dell'arricchimento di alcuni dichiara "una Mercedes non fà la democrazia".
Viene arrestato (rapito) di nuovo il 1 aprile 1994.
Una campagna internazionale porta alla sua nomina al Premio Nobel della Pace nel 1995. Questa nomina ha l'effetto di far uscire le autorità cinesi allo scoperto. Dopo circa un anno, le autorità rompono ufficialmente il silenzio sulla sua sorte. "WEI Jingsheng è un criminale. Non è qualificato per ricevere il preteso premio Nobel per la Pace", dichiara SHEN Guorang, porta-voce del Ministero degli Esteri (lancio Reuter, 16 marzo 1995)
WEI Jingsheng viene trattenuto per 20 mesi in detenzione in un luogo tenuto segreto senza essere stato incolpato né giudicato. Poi, il 21 novembre 1995, le autorità cinesi aprono un processo, una nuova parodia di giustizia, accusandolo di avere "tentato di rovesciare il Governo". WEI Jingsheng, a 45 anni, rischia la vita.
WEI Jingsheng è popolare, le autorità cinesi lo sanno fin troppo bene.
Sostenere la candidature di WEI al Premio Nobel significa sostenere la democrazia in Cina, significa anche sostenere il negoziato tra Cina e Tibet.
Significa infondere una nuova forza nella lotta per i diritti dell'uomo e la democrazia nell'insieme della Repubblica Popolare di Cina, che rappresenta un quinto dell'umanità.
Se volete sostenere la candidatura di WEI Jingsheng al Premio Nobel per la Pace, vi preghiamo di inviare al più presto il coupon di adesione a: Partito Radicale - c/o Parlamento europeo - REM 5.08 - Rue Belliard 97 - 1040 Bruxelles - Belgio - Tel. 32-2-230.41.21 - Fax 32-2-230.36.70, 284.91.98 96. Se non vuole che il Suo nome non sia reso pubblico, lo puo' specificare nello stesso coupon.