Il Consiglio Comunale,
vista la petizione proposta dall'Associazione Esperantista Radicale (E.R.A.) e rivolta a numerose istituzioni internazionali e italiane per sollecitare una più vigile tutela del diritto alla lingua per tutti i popoli, attraverso la promozione di iniziative tese a diffondere la conoscenza e la pratica dell'Esperanto quale lingua internazionale ausiliaria,
sottolineando il concreto pericolo che lo strapotere delle lingue più forti (prima fra tutte la lingua inglese), quali veicoli di cultura e di valori, possa portare rapidamente a una vera e propria omologazione di tutti i popoli nella cultura, nei valori e nell'espressione degli stessi, con la conseguente scomparsa di gran parte delle 6000 lingue attualmente parlate nel mondo,
tenuto conto che, se il possesso della lingua è uno strumento di potere, il plurilinguismo crea un élite di individui i quali, dalla padronanza di più lingue, ricavano più ampie opportunità di autoaffermazione, e un'élite di culture dalla quale sono comunque escluse le espressioni dei così detti popoli minori,
considerato che l'Esperanto per la sua neutralità è uno strumento di comunicazione internazionale che non prevarica la specificità delle diverse culture ed anzi può esaltarne il valore riconoscendo a tutti i popoli uguale dignità e a tutti gli individui uguale possibilità di espressione,
afferma l'alto valore di un effettiva democrazia nei rapporti tra i popoli, non solo nel dominio delle risorse e dello sviluppo economico, ma anche sul terreno dell'espressione culturale di cui la lingua è primo e fondamentale veicolo,
riconosce l'importanza di una lingua ausiliaria e neutrale come l'Esperanto in quanto in grado di facilitare le relazioni tra le culture nel pieno rispetto della loro diversità,
si associa all'iniziativa dell'E.R.A. volta a promuovere la diffusione dell'Esperanto e del messaggio educativo in esso contenuto, attraverso il coinvolgimento della scuola e degli organismi internazionali.