B4-1499, 1516, 1522, 1544 e 1556/95
Risoluzione sulla libertà di culto nel Tibet e sulla designazione del Panchen Lama
Il Parlamento europeo,
A.deplorando in via generale le incessanti persecuzioni perpetrate dalle autorità cinesi nei confronti dei monaci buddisti tibetani,
B.rilevando che il governo della Repubblica popolare cinese ha comunicato la scelta di un nuovo Panchen Lama nel tentativo di annullare la scelta fatta da S.S. il Dalai Lama cinque mesi fa, negando in tal modo le tradizioni religiose del popolo tibetano e politicizzando nel contempo una questione che nella storia tibetana è sempre stata rigorosamente di carattere religioso,
C.sottolineando che questo intervento cinese rischia di turbare profondamente la società tibetana,
D.ricordando che il 14 maggio 1995 S.S. il Dalai Lama, nel libero esercizio dei poteri che gli conferisce il suo ruolo spirituale, aveva già riconosciuto nella persona di Gedhun Choekyi Nyima la nuova reincarnazione del Panchen Lama,
E.considerando che dal luglio scorso Gedhun Choekyi Nyima e i suoi genitori - nonché il monaco che l'aveva identificato come Panchen Lama - non sono più stati visti in pubblico,
F.esprimendo il suo sgomento per il fatto che le azioni delle autorità cinesi rappresentano un'ulteriore erosione del principio della libertà di religione,
G.considerando le sommosse che sono scoppiate a seguito della decisione del governo e la durezza con cui sono state represse,
1.condanna l'ingerenza del governo della Repubblica popolare cinese nella designazione del candidato al titolo di Panchen Lama, che rientra nelle competenze di carattere rigorosamente religioso, nonché l'intronizzazione forzata del candidato imposto dalle autorità cinesi;
2.sollecita le autorità cinesi a rispettare i desideri del popolo tibetano accettando il Panchen Lama riconosciuto dal Dalai Lama;
3.chiede che il governo della Repubblica popolare cinese dia immediatamente ai diplomatici dell'Unione la possibilità di incontrare Gedhun Choekyi Nyima, i suoi genitori e il monaco precitato, onde possano rassicurarsi sul loro benessere;
4.chiede che le autorità cinesi si impegnino a non esercitare pressioni e intimidazioni di sorta su Gedhun Choekyi Nyima e sulla sua famiglia, soprattutto per ciò che riguarda il libero esercizio del suo ruolo spirituale di Panchen Lama e, di conseguenza, anche per quanto riguarda il suo libero accesso all'istruzione che tale ruolo implica;
5.chiede che le autorità cinesi assicurino piena libertà di movimento e di culto ai monaci tibetani e, in particolare, rispettino il monastero di Tashi Lumpo, sede storica del Panchen Lama;
6.esorta i rappresentanti del Consiglio e della Commissione ad esercitare pressioni diplomatiche o di altro genere, affinché le autorità cinesi pongano fine alle loro inaccettabili manovre contro il popolo tibetano;
7.ritiene che la decisione finale per quel che riguarda il progetto PANAM, dell'Unione europea nel Tibet, non debba essere adottata fintantoché non saranno soddisfatte le richieste espresse da questa risoluzione;
8.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al Dalai Lama, al governo della Repubblica popolare cinese e al governo tibetano in esilio.