Riceviamo dalla sede di Milano del Coordinamento italiano per il 10 Marzo la lettera di adesione della CGIL (Confederazione generale Italia del lavoro) alla campagna "Libertà per il Tibet".
Roma, 27 febbraio 1996
Adesione della CGIL alla manifestazione di Bruxelles del 10 marzo di solidarietà per il Tibet.
La Confederazione Generale Italiana del Lavoro, aderisce alla Manifestazione del 10 marzo prossimo, indetta a Bruxelles, per il rispetto dei diritti della popolazione tibetana.
La CGIL condanna la violazione continua da parte delle autorità cinesi dei fondamentali diritti umani della popolazione tibetana; denuncia la mancanza della libertà di parola e di stampa, la pratica della tortura sui prigionieri, l'imprigionamento per reati di opinione, la detenzione di prigionieri politici, l'attuazione di politiche culturali e demografiche dirette a modificare l'identità etnica, socioculturale e religiosa del paese.
La rivolta popolare dei tibetani nel 1959 in seguito alla progressiva eliminazione di ogni forma di autonomia, il conseguente esilio in India del Dalai Lama, le ribellioni di studenti e monaci nel 1988/89 stroncate con la legge marziale, sono state un chiaro segno del fallimento della politica di integrazione forzata perseguita dalle autorità cinesi dopo l'occupazione della regione da parte dell'esercito popolare cinese nel 1949/50.
D'altra parte la concessione al Tibet dello statuto di regione autonoma, nel 1965, non ha avuto effetti concreti in termini di effettivo autogoverno.
La CGIL auspica e sollecita insieme alle forze democratiche e pacifiche di tutto il mondo, l'attuazione delle risoluzioni n·1355, 1723, 2079 approvate dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e delle risoluzioni sul Tibet approvate dal Parlamento Europeo.
La CGIL chiede che le autorità cinesi aprano un dialogo con il Dalai Lama, premio Nobel per la pace, e con i rappresentanti delle espressioni sociali, politiche e culturali della realtà tibetana, per giungere ad una definizione negoziata dei rapporti fra il Tibet e la Repubblica Popolare di Cina fondata sul rispetto delle libertà politiche, culturali e religiose del popolo tibetano.
Angelo Lana
Coordinatore