LIBERTA' PER IL TIBET: OLTRE 550 SINDACI EUROPEI E AMERICANI ESPORRANO, DOMENICA 10 MARZO, LA BANDIERA NAZIONALE TIBETANA SUL PENNONE DEL PROPRIO COMUNE IN SEGNO DI SOLIDARIETA' CONCRETA CON LA TRAGEDIA DEL POPOLO TIBETANO
Bruxelles, 6 marzo 1996. Mentre viene ampiamente superato l'obiettivo delle 500 adesioni di sindaci europei e americani alla campagna "Una bandiera per il Tibet" che li vedrà issare la bandiera nazionale tibetana sul pennone del proprio comune in segno di solidarietà concreta con la tragedia del popolo tibetano, si stanno moltiplicando in alcuni paesi euopei le pressioni sui sindaci perché vengano meno all'impegno preso. In altri paesi, invece, si sta confermando l'embargo dei mass-media rispetto a qualsiasi tipo di informazione su questa campagna "Una bandiera per il Tibet" oltre che sulla prima manifestazione europea "Libertà per il Tibet" che vedrà confluire a Bruxelles migliaia di cittadini da tutta Europa, domenica prossima 10 marzo.
Un atteggiamento, questo della stampa europea, in perfetta sintonia con quello della leadership politica europea vergognosamente confermato al Primo Vertice Euro-asiatico di Bangkok e con quello delle autorità cinesi che, tramite le loro ambasciate, sono impegnate - come ci viene da più parti confermato - in una massiccia campagna telefonica per ribadire le loro "buone ragioni".
Intanto faranno sventolare la bandiera nazionale tibetana il prossimo 10 marzo sindaci di 24 paesi europei, tra cui quelli delle capitali Bruxelles, Sarajevo, Roma, Budapest, Vilnius, Chisinau e Vaduz e delle oltre 550 città, tra cui Malaga, Strasburgo, Liverpool, Heidelberg, Berkeley, Guernica, Cracovia, Osijek, Hannover, Lubecca.
Partito Radicale