UN'ALTRA FIGURACCIA CON IL DALAI LAMA?
Stop alla bandiera del Tibet
IL MESSAGGERO - L'AQUILA 10-3-96
di Daniele De Viti
Chissà se oggi i colori blu e giallo della bandiera nazionale del Tibet saranno esposti sul pennone di palazzo Margherita. Chissà quindi se la città avrà la ghiotta opportunità di riabilitarsi dopo la "figuraccia" del giugno '94, quando il premio Nobel per la Pace, il Dalai Lama Tenzin Gbiatso, si vide sbattere la porta in faccia dall'arcivescovo Mario Peressin che gli nego il permesso di entrare nella basilica di Collemaggio. Una presa di posizione quella di Peressin, che fu duramente criticata da tutta la componente civile della città e della regione, ma anche da buona parte della componente religiosa locale, guidata dal presidente del Centro celestiniano padre Quirino Salomone.
L'opportunità di riabilitarsi dopo quella figuraccia è stata colta al volo, nei giorni scorsi dal sindaco Antonio Centi che a nome della Municipalità ha aderito all'iniziativa internazionale promossa in Italia dal partito Radicale. Un'iniziativa consistente nell'esporre la bandiera del Tibet, che vuol ricordare all'opinione pubblica internazionale la lotta del popolo tibetano nei confronti della Cina popolare e che è stata fissata il 10 marzo per ricordare l'anniversario del bagno di sangue avvenuto a Lhasa durante una pacifica manifestazione indipendentista. C'è, però, una novità dell'ultima ora che mette in dubbio la presenza sul pennone del Municipio della bandiera tibetana: Una circolare del ministero dell'Interno, sembra dettata dalla stessa presidenza del Consiglio, impone ai Prefetti di vietare l'esposizione della bandiera in base a una norma del 1925 secondo cui gli Enti Locali possono esporre soltanto la bandiera nazionale. Molti comuni, tra cui per citare i più grossi Ferrara e Modena, hanno rifiut
ato l'ordine appellandosi ad un'altra norma del 1929 che cancella la competenza dei Prefetti in questo campo ed anno annunciato che esporranno regolarmente la bandiera tibetana per partecipare ugualmente all'iniziativa internazionale che avrà come centro portante la città di Bruxelles. e L'Aquila?
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MANIFESTA PER IL TIBET. DENUNCIATO UN RADICALE
Ieri cortei e sit-in contro la Cina
La Repubblica 11-3-96
Roma-I Club Pannella hanno organizzato due manifestazioni anticinesi per i 37 della repressione della rivolta del popolo tibetano contro l'esercito della Repubblica Popolare Cinese. Durante una delle due manifestazioni, che secondo la polizia non era autorizzata, uno dei segretari del Movimento dei Club Pannella, Lucio Berté "è stato fermato ed arbitrariamente denunciato - sostiene una nota - perché intendeva passare, da solo, davanti al portone di palazzo Chigi con la bandiera tibetana". La prima manifestazione, senza incidenti, era partita da Villa Ada: in fila indiana e con le bandiere tibetane i partecipanti sono arrivati davanti all'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, per un sit-in.
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La Nazione e Il Resto del Carlino del 10-3-96
Nella rubrica "Tutto fa notizia"
In occasione del 37· aniversario della fallita rivolta anticinese che lo costrinse all'esilio, il Dalai Lama, massima autorità spirituale tibetana, ha accusato il governo di Pechino di aver intensificato la repressione in Tibet. Il leader tibetano denuncia un nuovo "deterioramento" della situazione del suo paese e rituiene che vi saranno grossi cambiamenti in futuro, date le spinte democratiche "che la repressione di Tienanmen non ha saputo mettere a tacere" e la transizione di poteri ai vertici del paese. Allerta oggi giorno fissato per la manifestazione europea di Bruxelles per la libertà del Tibet, dopo il divieto del ministro dell'interno belga Johnn Van-de Lonotte ai 27 comuni belgi di issare la bandiera tibetana. Egli ha ricordato che il vessillo di un paese straniero si può issare solo in caso di visita del capo di stato.
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SOLIDARIETA', BANDIERA TIBETANA SUL PENNONE DEL MUNICIPIO
Giornale di Sicilia 10-3-96
pagina di Caltanissetta
Una bandiera tibetana sul pennone del municipio. Verrà affissa stamani in segno di solidarietà alla campagna internazionale per la libertà del Tibet in occasione dell'anniversario della sollevazione di Lhasa del 1959. L'iniziativa del consiglio comunale è stata adottata sullo stesso tenore di quanto in altre parti d'Italia e del mondo viene contestualmente fatto vista la campagna mondiale di sensibilizzazione che nel nostro paese fa riferimento all'associazione Italia-Tibet e al Partito radicale, transnazionale e transpartito.
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BANDIERA DEL TIBET IN MUNICIPIO
La Sicilia 10-3-96
Dal pennone del balcone del palazzo municipale sventolerà oggi la bandiera tibetana in segno di adesione del consiglio comunale alla compagna internazionale per la libertà del Tibet nell'Anniversario della sollevazione di Lhasa del 1959. La decisione della esposizione della bandiera tibetana è stata decisa dal consiglio comunale con il voto contrario dei consiglieri di An. Nel documento si sottolinea che "la situazione del Tibet è disperata: dopo oltre 45 anni di occupazione del territorio tibetano da parte della Repubblica Popolare Cinese il popolo tibetano rischia di scomparire dalla faccia della terra.