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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Budapest - 21 marzo 1996
LIBERTA' PER IL TIBET-FAX N.16

Bollettino di informazione sulle campagne del Partito Radicale Transnazionale per la libertà del Tibet.

"I truly believe that individuals can make a difference in society. Since periods of great change such as the present one come so rarely in human history, it is up to each of us to make the best use of our time to help create a happier world".

S.S. il XIVmo Dalai Lama, 1992

Numero 16 del 21 marzo 1996

Redazione: Massimo Lensi, Dorottya u. 3.III.em 6. - 1051 Budapest (H) - Tel. +36-1-266.34.86 - 266.09.35 - Fax. 11.87.937 - e-mail M.Lensi@agora.stm.it - WWW-Url: http//:www.agora.stm.it/pr - Telnet: Agora.stm.it

Distribuzione: Alberto Novi - rue Belliard 89 - Rem 508, 1047 Bruxelles (B); tel.+32-2-2304121, fax +32-2-2303670.

Pubblicato in inglese, francese, spagnolo, italiano, ungherese, croato e rumeno.

APPELLO AL SEGRETARIO GENERALE DELLA NAZIONI UNITE.

CARTOLINE PER LA LIBERAZIONE DEL PANCHEN LAMA.

PROPOSTA DI RISOLUZIONE AL PARLAMENTO BELGA.

La raccolta delle adesioni sull'appello al Segretario Generale della Nazioni Unite stenta a partire con quei ritmi che ci occorrono per raggiungere quota 2.000 firme di parlamentari entro il 15 maggio. Nel momento in cui le notizie che ci giungono da Ginevra, dalla Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, non sembrano poterci indurre in un grande ottimismo per un esito positivo quest'anno, l'appello rivolto al Segretario Generale delle Nazioni Unite puo' risultare un elemento importante di una più ampia strategia che ci dovrà vedere lavorare sempre di più perché la questione del Tibet diventi centrale alle Nazioni Unite.

Quest'appello è stato deliberatamente indirizzato ai soli parlamentari. Sia perché costituiscono un "bersaglio" facilmente circoscrivibile, cosa questa che ci consente di non disperdere le nostre poche forze, sia perché, attraverso quest'appello, gli stessi parlamentari possono essere successivamente coinvolti su altre iniziative, a cominciare dalla promozione di mozioni o di risoluzioni nel proprio parlamento.

Su questo preciso fronte potrebbe essere proficuamente utilizzato il testo della risoluzione appena depositata alla Camera dei Deputati belga. Una proposta di risoluzione sul Tibet che costituisce per non pochi aspetti uno dei documenti parlamentari più avanzati sulla situazione in Tibet. Questo vale laddove uno spiraglio di apertura sembra possibile grazie all'interessamento sempre più costante di alcuni gruppi politici, come per esempio in Austria, Ungheria, Russia o Canada o come nel parlamento dei Paesi Bassi dove recentemente si è costituito un intergruppo oppure nel Parlamento basco, il cui presidente è stato il 10 marzo con noi a Bruxelles. E l'elenco potrebbe essere molto più lungo.

A tutti un buon lavoro.

PARLAMENTO BELGA: DEPOSITATA PROPOSTA DI RISOLUZIONE SULLA LIBERTA' IN TIBET

Una proposta di risoluzione sulla situazione in Tibet è stata presentata alla Camera dei deputati belga. La proposta di risoluzione di cui è primo firmatario il deputato social-cristiano Jacques LEFEVRE, è un documento parlamentare particolarmente avanzato sulla libertà in Tibet. La risoluzione che si ispira tra l'altro, alla Risoluzione al Parlamento europeo del luglio 95, alla Risoluzione finale dei lavori della II. Conferenza parlamentare della WPCT a Vilnius e ad una proposta di "Les Amis du Tibet-Belgique" è stata presentata anche dai deputati belgi D. BACQUELAINE, P. CAHAI-ANDRE, G. CLERFAYT, H. DE CROO, M. DIGHNEEF, A. HERMANS, M. SCHUTTRINGER, J. SIMONET, L. VANOOST. In questo testo viene chiesto al Governo belga di "sostenere il processo promosso dal Dalai Lama di avviare negoziati tra il Governo tibetano in esilio ed il Governo cinese in vista dell'ottenimento del diritto di autodeterminazione del popolo tibetano".

Il documento integrale in francese puo' essere richiesto alla Redazione o prelevato dal sistema telematico Agorà (Telnet: Agorà. Conferenza Partito Radicale: nr. 9081).

USA/10 MARZO: MANIFESTAZIONE A WASHINGTON D.C. PER LA LIBERTA' IN TIBET

Più di 400 tibetani e supporter della causa tibetana hanno partecipato a Washington lo scorso 10 marzo alla manifestazione di fronte all'Ambasciata cinese. Quest'anno anche attivi gruppi di Turchestani dell'Est e membri della "World United Formosans for Indipendence" hanno partecipato alla giornata di sostegno alla lotta del popolo tibetano. Alla manifestazione colorata con bandiere tibetane, striscioni e cartelli, sono stati gridati slogan come "Free Tibet", "Free Taiwan", "Free Eastern Turkestan". Dopo un minuto di silenzio per ricordare i milioni di vittime dell'occupazione cinese in Tibet, Rinchen DARLO, rappresentante di S.S. per le Americhe, ha letto il messaggio del Dalai Lama per il 10 marzo 1996.

USA/10 MARZO: BERKELY

Nello stesso giorno a Berkeley in California è avvenuta la cerimonia dell'alza bandiera tibetana presso il Municipio cittadino. Alla cerimonia hanno preso parte Carla WOODWORTH, membro del Consiglio comunale e presentatrice della risoluzione e Paolo TUZZI, del Partito Radicale, che è brevemente intervenuto spiegando lo scopo dell'iniziativa.

EUROPA/10 MARZO: ALTRE MANIFESTAZIONI

Per completare le informazioni sui resoconti della manifestazioni tenutesi in Europa lo scorso 10 marzo è importante segnalare che anche a Vilnius (Lituania) e per la prima volta a Bucarest (Romania) si sono svolte delle manifestazioni di fronte alle Ambasciate cinesi per ricordare l'insurrezione nonviolenta di Lhasa del 1959. Anche a Kaunas, antica capitale della Lituania, il 10 marzo si è svolta una manifestazione organizzata dalla stessa municipalità in occasione della cerimonia dell'issa bandiera tibetana.

APPELLO A BOUTROS GHALI PERCHE' RICEVA IL DALAI LAMA

Continua la raccolta di firme per l'appello internazionale di parlamentari al Segretario Generale della Nazioni Unite perché riceva al più presto il Dalai Lama. L'andamento della raccolta firme non è al momento incoraggiante. La media attualmente è di 25 adesioni a settimana, quando per raggiungere l'obiettivo di 2.000 adesioni entro il 15 maggio, invece dobbiamo raggiungere una media di 200 firme settimanali. Invitiamo tutti coloro che vogliono impegnarsi nella raccolta firme a contattare i parlamentari della propria città o regione per invitarli a firmare l'appello. Nel prossimo numero pubblicheremo l'elenco completo nominale delle adesioni dei parlamentari.

In questi 7 giorni l'incremento delle adesioni è stato di 25 firme di parlamentari appartenenti a 4 parlamenti. Siamo quindi a "meno 1.662" firme dall'obiettivo delle 2.000 adesioni di parlamentari entro il 15 maggio.

- Totale firme raccolte al 14 marzo: 313

- Totale firme raccolte al 21 marzo: 338

al 14/3 al 21/3

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Parlamento europeo 100 114

Parlamento albanese 30 30

Parlamento austriaco 12 12

Parlamento belga 15 15

Parlamento bulgaro 14 14

Parlamento ceco 1 8

Parlamento croato 5 5

Parlamento francese 9 12

Parlamento ungherese 7 7

Parlamento italiano 34 35

Parlamento lussemburghese 9 9

Parlamento montenegrino 2 2

Parlamento polacco 42 42

Parlamento romeno 17 17

Parlamento russo 9 9

Altri parlamenti della Fed. russa 2 2

Parlamento svedese 3 3

Parlamento ucraino 2 2

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Totale (al 14/3) 313 (al 21/3) 338

Ricordiamo che il testo dell'appello cosi' come i moduli per raccogliere le firme sono disponibili su richiesta in numerose lingue presso la Redazione di "Libertà per il Tibet".

CAMPAGNA PER LA LIBERAZIONE DEL PANCHEN LAMA

La campagna per la liberazione dell'XI.mo Panchen Lama, Gedhun CHOEKYI NYIMA, riconosciuto dal Dalai Lama ed attualmente tenuto prigioniero dalle autorità cinesi insieme alla sua famiglia e ad oltre 50 monaci di Tashi Lumpo, continua con la distribuzione e l'invio delle cartoline postali da inviare al Presidente Cinese Jiang ZEMIN. Ad oggi sono già 170 le cartoline inviate da 9 paesi europei.

* Situazione degli invii delle cartoline al Presidente cinese.

(dati aggiornati al 19 marzo)

al 18/3 il 19/3 Totale

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Germania 14 0 14

Belgio 58 12 70

Francia 50 10 60

Italia 4 2 6

Lussemburgo 1 0 1

Paesi Bassi 6 0 6

Regno Unito 0 2 2

Slovenia 0 2 2

Svizzera 7 2 9

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Totali 140 30 170

Il prezzo per acquistare le cartoline è di 1,5 USD per 10 cartoline e 6,50 USD per 50 cartoline. Per ordinazioni superiori alle 200 unità si potranno concordare altri prezzi di vendita. I prezzi non sono comprensivi delle spese postali. Le cartoline sono disponibili presso le sedi del Partito Radicale.

TIBET TELEX

ITALIA: CAMERA DEI DEPUTATI/PREFETTURE ITALIANE

I deputati italiani del gruppo "Riformatori" ed iscritti al PR Lorenzo STRIK-LIEVERS e Paolo VIGEVANO hanno presentato il 14 marzo una interrogazione urgente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Interni ed al Ministro degli Esteri sul caso delle Prefetture italiane che hanno impedito ai Sindaci l'esposizione della bandiera tibetana il 10 marzo.

FEDERAZIONE RUSSA: REPUBBLICA DELLA UDMURZIA

Il Vice-presidente del Consiglio di Stato della Repubblica di Udmurzia (Federazione russa), A.G. KRASILJNIKOV, in una lettera ad Olivier DUPUIS ha attestato il pieno sostegno alle iniziative del 10 marzo per la libertà in Tibet.

BELGIO: IL MINISTRO DEGLI INTERNI NEGA DI AVER PROIBITO L'ALZA BANDIERA TIBETANA

Apprendiamo dal quotidiano "La Libre Belgique" del 15 marzo ("Vande Lanotte risponde") che il Ministro degli Interni belga Johan VANDE LANOTTE non avrebbe mai impartito l'ordine di non issare la bandiera tibetane ai sindaci belgi aderenti alla campagna "Una bandiera per il Tibet". Nonostante le lettere di protesta inviate in quei giorni al Ministro da parte del Comitato europeo, fa' comunque enormenente piacere apprendere la notizia .... dalla stampa, dopo il 10 marzo.

ITALIA: COMUNE DI RIMINI/MOZIONE

Il Consiglio Comunale della città di Rimini, nella seduta del 27 febbraio ha voluto dare segno del proprio sostegno all'iniziativa del 10 marzo "Libertà per il Tibet" approvando all'unanimità un "Ordine del giorno di solidarietà alla lotta del popolo tibetano e di adesione all'appello Libertà per il Tibet".

EUROPA: CONFEDERAZIONE EUROPEA DEI SINDACATI

Emilio GABAGLIO, segretario generale della "European Trade Union Confederation" in una lettera agli organizzatori della marcia di Bruxelles, ha sottolineato la necessita' che vengano rispettati i diritti umani in Tibet.

ITALIA: REGIONE EMILIA ROMAGNA

Nella seduta del 28 febbraio il Consiglio Regionale dell'Emilia Romagna ha votato una risoluzione sulla libertà in Tibet nella quale si approvava "gli obiettivi della manifestazione di Bruxelles, tesi a restituire il diritto alla libertà ed all'autodeterminazione ad un popolo calpestato da quasi quarant'anni".

BELGIO: I CINESI DANNO "FORFAIT"

Dopo aver rimandato postalmente al mittente la lettera dei manifestanti di Bruxelles e dopo il rifiuto di domenica mattina 10 marzo di aprire le porte alla delegazione dei manifestanti, i cinesi dell'Ambasciata di Bruxelles non si sono presentati all'audizione prevista per il 18 marzo sulla situazione in Tibet presso la Commissione Esteri del Senato belga, sembra, a causa di un non gradito ordine del giorno dei lavori della Commissione. Un gesto, come sottolinea il "Comitato Europeo per il 10 marzo" sicuramente apprezzato dai senatori.

RASSEGNA STAMPA "10 MARZO"

Continua il lavoro di completamento dell'elenco, ancora parziale, dei passaggi stampa, radio e Tv a seguito delle manifestazioni per la "Libertà in Tibet". Come annunciato nel precedente numero stiamo preparando un dossier stampa e fotografico sulle manifestazioni che si sono svolte in Europa e in USA. Vi preghiamo di spedire all'indirizzo di Bruxelles del Partito Radicale anche via fax (+32-2-284.91.98 oppure 284.91.97.) i ritagli stampa, resoconti di passaggi radio Tv e materiale fotografico e video che potranno esserci utili per la produzione del Dossier "10 marzo 1996: Libertà per il Tibet".

Quanto segue è quindi una prima integrazione a quanto pubblicato nel n.15 di "Liberta' per il Tibet Fax".

* USA

- The San Francisco Chronicle (quotidiano) 9/3. "Berkeley sventola la bandiera per la libertà in Tibet"

* Ungheria

- Mai Nap (quotidiano) 11/3. "Memoria"

- Kisalfold (quotidiano) 11/3. "Per il Tibet"

- Hajdu-Bihari Naplo (quotidiano) 11/3. Con foto AP di Emma Bonino e Samdhong Rinpoche a Bruxelles. "Manifestazione a Bruxelles e Budapest per il Tibet".

- Tolnai Nepujsag (quotidiano) 11/3. Con foto del sindaco di PAKS che issa la bandiera tibetana. "Anche Paks protesta contro l'occupazione cinese in Tibet".

- Magyar Hirlap (quotidiano) 12/3. "Dove sventola la bandiera tibetana".

- Mai Nap (quotidiano) 12/3. "Tibet a casa".

- Magyar Nemzet (quotidiano) 12/3. "Perché non ha issato la bandiera tibetana?".

* Francia

- ARTE (Tv) 10/3. Servizio nel notiziario delle ore 20.

- Canal + (Tv) 16/3. Servizio di 7 minuti silla manifestazione di Bruxelles nel programma di attualità "C'est pas le 20h".

- Radio Notre Dame (radio parigina) 9 e 10/3. Più servizi nei vari notiziari.

- France Info (radio). Vari servizi nei notiziari.

- Radio-France International (radio).

- Le Monde (quotidiano). 19/3. Articolo sulla apertura dei lavori della Commissione dei diritti dell'uomo a Ginevra dove si è ricordato l'attività in Europa per il Tibet.

* Belgio

- La Libre Belgique (quotidiano) 15/3. "Vande Lanotte risponde".

SECONDA PAGINA

Ripubblichiamo in seconda pagina il testo dell'appello al Segretario Generale della Nazioni Unite Boutros Ghali perché riceva con urgenza il Dalai Lama.

(seconda pagina)

APPELLO AL SEGRETARIO GENERALE DELLE NAZIONI UNITE

Alla attenzione del Sig. Boutros BOUTROS-GHALI

Segretario Generale delle Nazioni Unite

- APPELLO -

Signor Segretario Generale,

Invaso nel 1949, da allora occupato dalla Repubblica Popolare di Cina, il Tibet, patrimonio unico dell'intera umanità, sta morendo, asfissiato da una politica sistematica di colonizzazione fondata su giganteschi insediamenti di popolazioni cinesi e sulla distruzione della sua eredità culturale, religiosa, ambientale e politica.

Occorre che la Comunità internazionale, attraverso la sua massima rappresentanza, le Nazioni Unite, crei le condizioni per l'apertura di negoziati, senza precondizioni, tra il Dalai Lama, il governo tibetano in esilio e il governo cinese, perché sia finalmente affrontata con le armi del dialogo una tragedia che dura da più di quarant'anni.

Al fine di accelerare i tempi della presa di coscienza della Comunità internazionale, riteniamo doveroso che le Nazioni Unite diano, con la massima urgenza, un segnale che esprima ed avvii, senza equivoco possibile, un approccio diverso alla tragedia tibetana, fondato sul dialogo.

Ci rivolgiamo quindi a Lei, Signor Segretario Generale delle Nazioni Unite, perché voglia ricevere al più presto possibile il Dalai Lama, al fine di definire le tappe possibili di una iniziativa che consenta di ristabilire nel Tibet il diritto e la legalità internazionali violati.

Nome Cognome Funzione Firma

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