IL PARTITO RADICALE ALLA COMMISSIONE SUI DIRITTI UMANI:
CINA, TIBET, KOSOVO, BURMA , CECENIA,PENA DI MORTE, AIDS/HIV,
SONO I TEMI AVANZATI DALLA DELEGAZIONE RADICALE. DURISSIMA
LA BATTAGLIA PER OTTENERE UNA RISOLUZIONE SUI DIRITTI UMANI IN CINA E TIBET.
Il Partito radicale trasnazionale e' presente per la prima volta
alla Commissione sui diritti umani a seguito del riconoscimento
ottenuto dalle Nazioni Unite in qualita' di Organizzazione Non Governativa (NGO) nella prima categoria (Category 1) con status
consultivo presso l'ONU.
Sono stati presentate 5 dichiarazioni scritte: 3 sulla grave situazione
dei diritti umani in Cina e in Tibet, una sul Kosovo e una sui diritti dei portatori di AIDS/HIV.
Il primo di aprile il partito e' intervenuto in aula sulla questione della liberta' di religione denunciando le persecuzioni alle popolazioni, cristiane, buddiste, mussulmane, bahai's etc etc in Tibet, Kosovo, Cina, Indonesia, Burma, Sangiaccato (Serbia)e Pakistan. Sulla scomparsa del Panchen Lama. Sull'uso e sull'incremento delle esecuzioni capitali
nei paesi dove l'intolleranza religiosa e' praticata o tollerata dalle autorita' governative.
Ieri, Marino Busdachin e' intervenuto nuovamente sulla questione della tortura e dei trattamenti crudeli e disumani sopratutto sulle persone in stato di detenzione. Nell'intervento sono stati denunciati il rischio
di una nuova pulizia etnica nel Kosovo, della tortura e del rapimento del Panchen lama in Tibet e in Cina, del record delle esecuzioni capitali in Cina, del trattamento dei detenuti in attesa di esecuzione nei bracci
della morte negli Stati Uniti .
Il partito radicale si e' appellato ai membri della Commissione per un risoluzione sui diritti umani in Cina e per l'incarico a un Special Rapporteur di investigare in loco e per la moratoria delle esecuzioni capitali.