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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Olivier - 24 aprile 1996
Cina/tibet: commissione sui diritti umani: comunicato stampa

CANCELLATA LA RISOLUZIONE SUI DIRITTI UMANI IN CINA E NEL TIBET PRESENTATA DALL'UNIONE EUROPEA. PASSA LA MOZIONE CINESE CHE IMPEDISCE IL VOTO.

SVENDITA DEI DIRITTI UMANI IN CAMBIO DI CENTINAIA DI MILIONI DI DOLLARI DI FORNITURE E CONTRATTI. UN SOLO COMMENTO: VERGOGNA!

Ginevra, 24 aprile. La Commissione sui Diritti Umani dell'ONU ha deciso ieri sera di espellere dal dibattito e dal voto la risoluzione sui diritti umani in Cina e Tibet approvando una mozione procedurale nota come "No Action". La vergognosa decisione di fatto invita la Cina a proseguire nella violazione dei più elementari diritti umani e sulle libertà più fondamentali senza essere chiamata in causa dalla comunità internazionale.

La decisione è passata per 27 voti a 20, 6 gli astenuti, raccogliendo la dichiarazione dell'Ambasciatore cinese Wu Jianmin: "Questa proposta di risoluzione è politicamente motivata, e anche se graziosamente confezionata conferma la sua natura anti-Cina. Ed è diretta non solo contro la Cina, ma anche contro tutti i Paesi in via di sviluppo. Quello che succede oggi alla Cina potrà succedere domani a qualsiasi altro Paese in via di sviluppo".

La tattica della contrapposizione Nord-Sud ha pagato. Tra i favorevoli oltre a Cuba, India, Indonesia, quasi tutti i Paesi africani e dell'Asia, ma anche Ucraina, Bielorussia, Peru.

L'Unione Europea oltre a presentare la risoluzione non si è certo data da fare per costruire un consenso sull'azione. Anzi, a fronte delle pressioni della Francia è stata valutata anche la disponibilità a far cadere la risoluzione. Solo all'ultimo momento si sono superate le obiezioni e i distinguo da parte dei Paesi che alla conferenza di Bangkok hanno avuto contratti per milioni di dollari che vanno dall'acquisto di Airbus (Francia), treni (Germania), navi (Ukraina), a chissà quali contratti per l'Italia (Fiat?). Insomma: salvaguardare il mercato e coprire con una foglia di fico la politica e i principi sui diritti umani.

In merito, Olivier Dupuis, segretario del Partito Radicale, ha dichiarato: "La posizione della Cina rappresenta una sfida pericolosissima alle competenze della Commissione sui diritti umani. L'ONU ha fallito nuovamente. L'Unione Europea ha mantenuto la politica di principio sui diritti umani solo nella forma. Nella sostanza hanno vinto l'enorme mercato cinese, i finanziamenti e le forniture ad ogni costo ai Paesi in via di sviluppo e i contratti miliardari con i ricchi paesi europei. E' stata una campagna acquisti, poco importa se in Cina lo sviluppo passa anche attraverso i milioni di lavoratori coatti dell'universo lager dei "Laogai", delle centinaia di migliaia di prigionieri politici, dell'uso della tortura e della pena di morte per reati minori, del tentativo di cancellare il Tibet e i Tibetani dalla carta geografia, delle persecuzioni religiose e del rapimento del Panchen Lama (6 anni). Poco Importa... ".

Partito Radicale

 
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