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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Radical Party - 26 aprile 1996
L'ARRIVO DELLA MARCIA TIBETANA A NEW YORK!
E LA PARTECIPAZIONE DEI MILITANTI RADICALI

Il 25 aprile e' stato un grande giorno tibetano a Manhattan, cominciato a Battery Park quando la sirena del ferry proveniente da Staten Island ha annunciato l'arrivo dei marciatori per l'indipendenza del Tibet, guidati dal fratello maggiore del Dalai Lama, professor Thubten Jigme Norbu, e dal monaco buddhista Palden Gyasto, 64 anni di cui trenta trascorsi nelle carceri cinesi. La marcia era cominciata il 10 marzo scorso dinanzi l'ambasciata cinese a Washington, e dopo 500 chilometri si e' conclusa oggi in coincidenza con il settimo compleanno del giovane Panchen Lama rapito e tenuto segregato dalle autorita' cinesi.

Con la splendida scenografia della Statua della Liberta' sullo sfondo - e sotto l'occhio austero dell'Aquila americana che vigila severamente sul monumento ai caduti della grande guerra -, alcune centinaia di coloratissimi manifestanti nonviolenti con le bandiere del Tibet e degli Stati Uniti d'America hanno iniziato a scandire gli slogan FREE TIBET NOW !, CHINA OUT OF TIBET !, CHINA SHAME ON YOU !, LONG LIVE THE DALAI LAMA !, WHERE IS THE PANCHEN LAMA ?!? I dimostranti si sono poi ordinatamente avviati ad attraversare Downtown nell'ultimo tratto della marcia, fino al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite dinanzi al quale numerosi oratori hanno partecipato al raduno.

A nome del Partito radicale e' intervenuto Michele Boselli che, inizialmente intimorito, grazie al calore dell'esultante folla tibetosa si e' poi lanciato in un bel comizio che ha suscitato molti applausi diretti all'attivita' del Pr per la liberta' del Tibet e la democrazia in Cina. Citando quasi testualmente la dichiarazione del segretario del Pr Olivier Dupuis sulla recentissima vergognosa decisione della Commissione sui diritti umani a Ginevra, Boselli si e' scagliato con particolare enfasi contro l'affaristica ipocrisia dei paesi dell'Unione Europea. Ma dopo avere rattristato gli astanti con le brutte notizie da Ginevra, li ha poi rincuorati menzionando le iniziative parlamentari radicali attualmente in corso per sollecitare il segretario dell'Onu a ricevere al piu' presto il Dalai Lama, e per l'assegnazione del premio Nobel per la pace al dissidente cinese Wei Jingsheng, invitandoli infine a gridare tutti insieme, oltre che naturalmente gli altri slogan, anche "DEMOCRACY IN CHINA ! DEMOCRACY IN CHINA !

", appello al quale i manifestanti hanno subito risposto facendosi sentire bene fino ai piani alti del Palazzo di vetro.

Particolarmente emozionante e' stato il momento del raduno in cui i manifestanti si sono "prostrati", cioe' ripetutamente distesisi a pancia in giu' sul marciapiedi opposto al Palazzo di vetro, in segno di umile preghiera ai potenti del mondo perche' prestino attenzione alla tragica situazione del Tibet. E sull'altro lato della First Avenue, decine di giovanissimi studenti casualmente di passaggio in gita scolastica alla sede dell'Onu si sono uniti ai dimostranti nello scandire gli slogan con grande entusiasmo.

Il momento spirituale piu' alto della giornata tibetana newyorchese e' stato poche ore dopo alla Metropolitan Community Church, dove i manifestanti si sono nuovamente ritrovati per partecipare ad un servizio inter-religioso tenuto congiuntamente da rappresentanti di diverse grandi religioni per pregare insieme per il giovane Panchen Lama. Tra di essi c'erano il rabbino Joel Goor della sinagoga ebraica, il reverendo dottor Barrie Shepherd della chiesa presbiteriana, l'imam Talib Abdur-Rashid della moschea islamica, e i venerabili lama buddhisti Pema e Lobsang Ngodup. Come conclusione della celebrazione, tutti i partecipanti si sono uniti in un coro possente per cantare "We Shall Overcome", con l'ultima strofa in lingua tibetana (vedi oltre).

Gli altri militanti radicali che si sono alternati nell'accompagnare Boselli nelle varie fasi di questa fantastica giornata tibetante sono stati November Belford West ed Elio Polizzotto. Il fratello maggiore del Dalai Lama ha manifestato il suo ringraziamento al Partito radicale: "You are doing a wonderful job", sono state le sue parole, e non c'e' bisogno di traduzione...

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WE SHALL OVERCOME

We shall overcome / We shall overcome / We shall overcome, some day

Oh, deep in my heart / I do believe / We shall overcome, some day

We are not alone / We are not alone / We are not alone, today

Oh, deep in my heart / I do believe / We shall overcome, some day

The truth will make us free / The truth will make us free / The truth will make us free, some day

Oh, deep in my heart / I do believe / We shall overcome, some day

We'll walk hand in hand / We'll walk hand in hand / We'll walk hand in hand, some day

Oh, deep in my heart / I do believe / We shall overcome, some day

Our homeland will be free / Our homeland will be free / Our homeland will be free, some day

Oh, deep in my heart / I do believe / We shall overcome, some day

Nga Tsor Gyal-kha Thob-kyi re / Nga Tsor Gyal-kha Thob-kyi re / Bhot la Gyal-kha Thob-kyi re

Oh, oh, Ngas sam-ting la / Nga la yed-ches yoe / Bhot-la Rangzen Thob-kyi re

 
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