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Partito Radicale Angiolo - 24 giugno 1996
Nota di chi ha inserito questo testo: "Ma non interessa, o non dovrebbe interessare, tutto ciò, una politica, o un gruppo di consumatori"? Grazie per eventuali commenti, mi serviranno per capire...
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MUCCA PAZZA COLPIRA' ANCORA.

Danien Guéguen: ormai ha ucciso la politica agricola comune

dal "Corriere della sera", 23 giugno 1996, pag. 2

articolo di Raffaele Scaglietta

MILANO. Il vertice politico europeo ha raggiunto venerdì un accordo sulla vicenda della mucca pazza. La crisi pare dunque superata. Ma siamo veramente giunti alla fine delle dispute tra partner europei, o questa dura polemica segna soltanto l'inizio di una crisi più profonda nell'assetto delle politiche agricole comunitarie?

Risponde il bretone Daniel Guéguen, segr. gen. fino a tre mesi fa del Copa, il comitato delle organizzazioni professionali e agricole dell'Unione, autore del libro "L'Europa a controsenso".

Domanda: Da dove viene la crisi della mucca pazza, quali sono le origini di questa tempesta agricola che ha insidiato i lavori europei negli ultimi mesi?

- La crisi attuale non è certo innocua né casuale. Deriva invece dal risultato delle riforme e dei cambiamenti a cui è stata sottoposta la Pac, la politica agricola comune, negli ultimi trenta anni. L'origine della crisi della mucca pazza risale all'epoca in cui l'Europa concluse un accordo commerciale di poco peso con gli Stati Uniti sull'ingresso di soja americana nel mercato europeo a prezzo molto basso. Un accordo che ha costretto, con il tempo e con le condizioni di trasporto dei cereali limitate dai costi, parecchi allevatori a dislocare e intensificare le produzioni animali sulle coste nordiche d'Europa. Dalla Bretagna fino alla Danimarca. Oggi, questi allevamenti sono avvicendati dai prodotti importati dagli Stati Uniti, dalle farine, a causa delle leggi di commercio. E l'Europa, paradossalmente, ha esportato i suoi cereali a un prezzo elevato e ha ridotto le coltivazioni e gli spazi agricoli. -

Domanda: Che cosa significa questa crisi per la Pac?

- La Pac costa troppo, 40 miliardi di Ecu, inquina il suolo e l'acqua, destabilizza i mercati internazionali. Il CONSUMATORE, lo abbiamo visto con la carne bovina, è refrattario, insoddisfatto. Gli Stati uniti, i Paesi terzi e sopratutto gli agricoltori non sono contenti, perché la Pac in fondo porta poco. Ed è eccessivamente legata alle complesse procedure amministrative e burocratiche.

Domanda: Così, la crisi della mucca pazza ha dimostrato che la Pac non funziona?

- E' il sistema che va cambiato. La crisi mette in rilievo le conseguenze e i limiti della produttività. Come succede nello sport, più si insiste nella performance, più l'atleta diventa fragile. Abbiamo chiesto la stessa cosa alla natura. Ora il problema della mucca pazza, che è solo agli inizi, porta con sé la distruzione della Pac attuale. La fine della Pac".

Domanda: Perché?

- E' la fine della Pac perché il consumatore, il cittadino europeo ha capito che l'agricoltura è diventata solo un'industria. E questa scoperta non gli piace affatto. Il consumatore medio pensava che le mucche pascolassero, ruminando l'erba. Ora sa che mangiavano letteralmente di tutto. E ne è disgustato. In più si aggiungono le spinte degli ambientalisti per una agricoltura più pulita. Ecco come i consumatori e la stessa natura finiranno per portare alla morte la Pac. Metteranno un termine alla logica produttivistica ed esasperata. Per un nuovo inizio...

 
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