DOPO IL PARLAMENTO EUROPEO, DOPO IL PARLAMENTO DEL LUSSEMBURGO ED IL BUNDESTAG TEDESCO ANCHE IL PARLAMENTO BELGA APPROVA UNA RISOLUZIONE SULLA GRAVE SITUAZIONE IN TIBET. A QUANDO ANALOGHI DOCUMENTI NEI PARLAMENTI DI TUTTO IL MONDO?

DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE E DEPUTATO EUROPEO.

Bruxelles, 28 giugno 1996. Il Parlamento belga ha appena approvato una chiara ed impegnativa risoluzione sulla gravissima situazione in Tibet e sulla necessita' di ampliare all'intera comunita' internazionale la responsabilita' operativa per una definizione urgente della lotta di liberazione del popolo tibetano.

Nel documento approvato il Parlamento belga chiede al suo Governo di "sostenere il processo di negoziato proposto dal Dalai Lama e dal Governo tibetano in esilio, con le autorita' cinesi" e di "esigere dalla Repubblica Popolare cinese di mettere fine alla politica dei trasferimenti di popolazione cinese in Tibet in flagrante violazione dell'Art. 49 della quarta Convenzione di Ginevra del 1949." La risoluzione invita infine il Governo belga a proporre al Consiglio europeo dei Ministri degli Esteri di prendere una posizione su questa materia e di far si' che il Governo tibetano in esilio ottenga immediatamente lo status di osservatore presso le Nazioni Unite.

A seguito del voto Olivier DUPUIS, segretario del PR e deputato al Parlamento europeo ha dichiarato: "Il Partito Radicale, transnazionale e transpartito che assieme ai Tibet Support Group e col Governo Tibetano in esilio, e' impegnato nella costruzione di una campagna mondiale per la liberazione del Tibet occupato, ringrazia "Les Amis du Tibet - Belgique" per la tenacia con cui hanno operato per l'adozione di questa risoluzione ed i parlamentari belgi che l'hanno votata a partire dal Presidente del Gruppo Cristiano Sociale, Jacques LEFEVRE, vero e proprio architetto di questa iniziativa per la liberta' in Tibet. Mi auguro inoltre che il vento di democrazia che ha permesso l'approvazione di questa risoluzione cosi' come di quelle al Parlamento europeo, lussemburghese e tedesco, non cessi e che questi documenti possano essere di concreto esempio per l'inizio di una stagione di lavoro comune per la liberta' del Tibet occupato, nel maggior numero di parlamenti nel mondo ed alle Nazioni Unite, come chiesto dalla

risoluzione belga."

Partito Radicale

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