E fai bene, Paolo, a mettere le mani avanti: gli esperantisti sono
la gente più permalosa che c'è; avendo scelto di essere diversi, per
lo più perché diversi già si sentivano...
Brevemente: io sono radicale ed esperantista, ormai da diversi anni;
sottoscrissi il documento di Giordano Falzoni che promuoveva la
costituzione dell'ERA, ma da diversi anni non ne faccio parte. Perché?
Perché è la solita associazione esperantista, come ce ne sono tante,
come quella dei comunisti, dei protestanti, dei ferrovieri e dei
bibliotecari; c'è chi sostiene l'esperanto tra gli scout e lo scoutismo
tra gli esperantisti: e l'ERA sostiene l'esperanto tra i radicali e il
radicalismo tra gli esperantisti.
E' la solita associazione esperantista, che si batte per l'ufficializzazione
dell'esperanto; ma sono 109 anni che gli esperantisti non si battono per
altro; nell'internazionale comunista come all'UNESCO, in Vaticano come
nel dopolavoro ferroviario. Certo, l'ERA ha il PR alle spalle; ma altri
hanno il Vaticano. Non è qui il punto.
Il punto è che nel 2005 ci sarà l'esperanto ufficiale in europa, se ci
saranno gli stati uniti d'europa; nel 2020 sarà la lingua mondiale, se
ci sarà il pianeta dei tribunali internazionali, del dovere di ingerenza,
se ci sarà un pianeta con meno bosnie e rwanda; tutte cose che forse, se
Dio vuole, possono venire dal PR.
E il punto è che il movimento esperantista è stato e forse è ancora un
gigante sociale e sociologico e un nano politico; perché sia successo
non è questa la sede per discuterne, certo non per pochezza dei leader.
Non perché mancasse un'ERA, ma perché mancava un PR.
Ma se esiste, questa tribù degli esperantisti, con i suoi giornali,
partiti, religioni, mode, con gli amori e le corna transnazionali,
ed esiste il PR, l'unica attività che io posso immaginare è quella
di considerare l'ERA come il gruppo dei radicali in Albania, in Africa,
o negli Stati Uniti; deve cercare iscrizioni al PR, traducendo i suoi
documenti in lingua. Tra gli esperantisti, coma altri li cercano tra gli
albanesi. E cercandoli, li raggruppa, li collega, così hanno la gioia di
commentare le mozioni del PR nella loro lingua.
L'ERA promette l'esperanto ufficiale per il 2005 e cerca soldi per un
progetto educativo? Male! Gli esperantisti devono sapere che l'esperanto
sarà ufficiale SE vivrà il PR, e SE sarà abbastanza forte da...
Tutto qui. Certo, io che parlo non ho fatto niente. Ma ho sostenuto
queste cose nei miei primi messaggi su agorà nel 1989, e poi ho avuto,
ed ho, altro da fare.
--- MMMR v4.60reg * Basta Italia; Europa delle Regioni.