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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Budapest - 10 luglio 1996
AUSTRIA/TIBET/PROPOSTA DI RISOLUZIONE PARLAMENTARE

Presentata dai deputati del Liberales Forum Schmidt, Frischenschlager, Motter e colleghi

in merito alla situazione dei diritti umani in Tibet

La situazione politica nonche' la condizione dei diritti umani in Tibet diventa sempre maggiore motivo di preoccupazione. Negli ultimi mesi la Repubblica Popolare Cinese ha aumentato, nella rivendicata "regione autonoma", la repressione nei confronti del popolo tibetano. Cio' si riferisce, oltre che al rapimento dell' XI· Panchen Lama, riconosciuto dal Dalai Lama, ai rapporti di varie organizzazioni per i diritti umani che parlano di oltre 600 prigionieri politici e di torture a monaci e monache buddiste, ed al fatto che, verso i rappresentanti di vari paesi, che seguono la situazione dei diritti umani in Tibet, vengono intrapresi atti di ostilita'.

A partire dalla illecita invasione cinese del Tibet nel 1950 prosegue l'oppressione delle aspirazioni dei tibetani verso diritti politici, etnici e religiosi. La storia delle violazioni dei diritti umani in Tibet va dalla sconfitta brutale dell'insurrezione degli abitanti di Lhassa, nel 1959, quando morirono oltre 80.000 persone,

attraverso espulsioni di capi laici e religiosi, del Dalai Lama, fino ad una politica di massicci trasferimenti di cinesi in Tibet, in connessione con sterilizzazioni forzate di donne tibetane, in seguito alle quali i tibetani sono diventati minoranza nel proprio paese e rischiano la propria sopravvivenza.

Le Nazioni Unite, il Parlamento Europeo (nel luglio 1995) e sucessivamente anche il Bundestag tedesco (il 21.6.1996) hanno condannato l'occupazione del Tibet, le violazioni dei diritti umani nonche' la soppressione dell'identita' nazionale e culturale di questo paese.

Sicche' anche la politica dell'Austria dovrebbe essere indirizzata a sostenere il diritto all'autodeterminazione in tutto il mondo e quindi non puo' accettare gli ingiusti atti di violenza e le massiccie violazioni dei diritti umani, i sottoscritti deputati in merito alla situazione in Tibet presentano la:

RISOLUZIONE

"Si chiede al governo federale, in particolare al Ministro federale competente, di impegnarsi fortemente in qualsiasi occasione affinche'

- il governo della Repubblica Popolare Cinese rispetti i diritti umani riconosciuti in tutto il mondo, cessi con le violazioni dei diritti umani in Tibet e rispetti i diritti fondamentali e le liberta' del popolo tibetano e di tutti gli individui in Tibet,

- il governo cinese sospenda tutti le azioni che hanno come conseguenza la distruzione della cultura tibetana, principalmente il trasferimento pianificato di cinesi in Tibet, per sopprimere il popolo tibetano,

- le autorita' cinesi provvedano all'immediata liberazione del sucessore del Panchen Lama, riconosciuto dal Dalai Lama, Gedhun Choekyl Nyima e della sua famiglia e al loro ritorno nel paese natale,

- vengano rilasciati tutti i prigionieri politici in Tibet,

- sia possibile il rientro di tibetani espatriati,

- anche nel futuro, durante i lavori della Commissione dei diritti umani dell'ONU, venga prestata attenzione e criticamente discussa la situazione dei diritti umani in Tibet,

- venga prestata maggiore attenzione alle richieste del popolo tibetano, per salvaguardare la cultura e la religione tibetana, e vengano indicati i settori dove il popolo austriaco ed il governo federale possano offrire il loro aiuto,

- il governo tibetano in esilio ed il Dalai Lama vengano riconosciuti dalle Nazioni Unite in quanto rappresentanti legittimi del popolo tibetano similmente alla OLP in quanto rappresentante del popolo palestinese,

- venga avviato un dialogo costruttivo tra il governo cinese ed il governo tibetano in esilio, affinche' il popolo tibetano possa vedere riconosciuti in modo pacifico il diritto alla autodeterminazione e la liberta' culturale e religiosa."

Riguardo all'iter Parlamentare, si propone di presentare questa risoluzione alla competente Commissione.

 
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