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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Centro Radicale - 13 luglio 1996
Movimento dei Club: intervento di Olivier Dupuis

INTERVENTO DEL SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE OLIVIER DUPUIS AL CONSIGLIO GENERALE DEL MOVIMENTO DEI CLUB PANNELLA RIFORMATORI

Roma, 12-14 luglio 1996

Care compagne e cari compagni, care amiche e cari amici,

quanto segue non sarà un racconto delle attività che, malgrado l'estrema difficoltà della situazione economico-finanziaria del partito, siamo riusciti a portare avanti, ma vorrebbe essere un tentativo di tracciare delle "linee di iniziative" per i prossimi mesi. Non per questo le cose finora fatte non verranno ricordate ma lo saranno per lo più quando questo sarà utile per capire il perché ed il come delle cose che dovremmo mettere o rimettere in cantiere.

Come premessa - particolarmente importante - mi preme sottolineare che queste linee di iniziative tengono conto o meglio tentano di integrare di già - seppure sicuramente in modo del tutto inadeguato - l'iniziativa preannunciata dal presidente del Movimento e militante del PR, rispetto alla questione antiproibizionista.

Per quanto riguarda la presentazione di queste linee di iniziative non posso che procedere come in altre occasioni, passando in rivista, una per una, le priorità definite dalla mozione dell'ultimo congresso del Partito Radicale, svoltosi, come ricorderete, nell'aprile 1995.

A tout seigneur tout honneur, comincero' da un tema che, in un modo o in un altro, sarà, mi sembra, al centro della vostra, della nostra attività di Movimento nei prossimi mesi, quello antiproibizionista.

1. La campagna antiprobizionista del PR: per la modifica e/o la denuncia delle convenzioni

* l'agenzia "Antiproibizionisti di tutto il mondo"

Come partito, abbiamo, ho, accumulato in questi primi 14 mesi un sicuro ritardo. Solo recentemente, grazie soprattutto all'impegno del CoRA si è potuto rilanciare una certa attività su quel fronte. Come avrete avuto modo di sapere, sono usciti in queste settimane tre numeri dell'agenzia "Antiproibizionisti di tutto il mondo". Un strumento di informazione e di azione che viene spedito via fax o via posta elettronica a circa 600 destinatari selezionati. Questo bollettino diffuso prima in quattro lingue (inglese, italiano, spagnolo e francese) ed ora cinque con l'aggiunta del russo, ci da la possibilità inanzittutto di costruire ed, in parte, di ricostruire, una rete quanto più mondiale, di contatti con quanti sono impegnati, in un modo o nell'altro nella lotta contro il flagello del proibizionismo. Quest'agenzia, secondo una tradizione ormai consolidata, viene spedita in primo luogo ai membri di parlamenti.

* Il PAA: Parlamentarian for Antiprohibitionnist Action

Sempre secondo quest'approccio, con gli amici del CoRA si sta tentando, a partire dal Parlamento europeo, di creare un momento organizzato dei parlamentari antiproibizionisti. A questo fine è in corso di creazione un Comitato, il PAA (Parlamentarian for Antiprohibitionnist Action), che avrà la sua riunione di fondazione la settimana prossima a Strasburgo e la cui prima azione consisterà nel deposito di una proposta di raccomandazione al Consiglio e ai Stati membri dell'Unione europea nella quale verrà chiesto in particolare di "procedere affinché vengano legalizzati al più presto la produzione ed il consumo dei derivati della canapa e depenalizzato l'uso delle altre sostanze attualmente illegali".

* 1.000 lire: i radicali e le droghe

E' stato - finalmente - stampato il 1.000 lire del Partito sulla questione antiproibizionista. E' in corso di spedizione in diversi parlamenti, a cominciare da quelli russo, ucraino e azero. E' stata fatta una conferenza stampa di presentazione a Mosca il 27 giugno scorso, con una discreta partecipazione di giornalisti.

* Congresso del CoRA a Bruxelles a dicembre

Sempre su questo fronte stiamo valutando la possibilità con gli amici del CoRA di organizzare a dicembre al Parlamento europeo a Bruxelles un congresso del CoRA con anche dei contenitori più da convegno. Una scadenza che potrebbe costituire un importante momento organizzativo a livello europeo della nostra campagna.

2. Istituzione del Tribunale Internazionale Permanente

Ad agosto, il comitato preparatorio delle Nazioni Unite istituito l'anno scorso deve ultimare i suoi lavori. I rischi che non le concluda e che venga invece istituito un altro comitato preparatorio a tempo indeterminato è reale. Per questo abbiamo in tutti questi mesi, a partire dal nostro ufficio presso le Nazioni Unite in particolare, ma anche attraverso risoluzioni al PE e contatti con ambienti governativi, cercato di mantenere la pressione sulle Nazioni Unite e i Stati membri.

Inoltre, l'Associazione "Non c'è Pace senza Giustizia" è riuscita, grazie ad un finanziamento dell'Unione europea, a mandare ad oltre 20.000 parlamentari nel mondo una rivista nella quale viene riassunto tutta la storia della costituzione dei tribunali ad hoc e del tribunale permanente nonché richiesto di sottoscrivere ad un appello perché l'Assemblea Generale non si lasci intrappolare da chi non vuole che questo enorme salto di qualità venga fatto dalla Comunità internazionale e decida quindi di procedere alla convocazione della Conferenza Plenipotenziaria istitutiva del Tribunale Permanente. Ad oggi oltre 400 parlamentari di oltre 30 Paesi hanno sottoscritto quest'appello.

Dai contatti avuti ed in corso con varie personalità coinvolte in questo difficile processo, appare che si potrebbe puntare ad un compromesso onorevole: la istituzione di un ultimo comitato preparatorio parallelamente con la fissazione di una data per la convocazione della conferenza plenipotenziaria: nel 1998.

Parallelamente stiamo preparando nel caso in cui i mandati di cattura contro Mladic e Karadzic non producessero effetti, una campagna per la modifica dello statuto del tribunale ad hoc sui crimini commessi nella ex Jugoslavia con l'introduzione della contumacia.

3. Libertà per il Tibet - Democrazia per la Cina

* Appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite perché riceva al più presto il Dalai Lama

Per la prima volta, stiamo per superare le 1.000 adesioni di parlamentari su un appello del Partito Radicale al Segretario Generale delle Nazioni Unite. In quest'appello gli si chiede di ricevere al più presto il Dalai Lama per vedere con lui quali potrebbero essere le tappe che portino alla apertura di un negoziato sino-tibetano senza precondizioni.

* Campagna per la liberazione del Panchen Lama

Ad oggi, 4.000 cittadini di oltre 50 Paesi hanno mandato al Presidente cinese Zemin una cartolina nella quale viene chiesta la liberazione del più giovane prigioniero del mondo - 7 anni, il Panchen Lama, letteralmente sequestrato dalle autorità di Pechino. Grazie alla partecipazione del Partito alla seconda conferenza mondiale dei Gruppi di Sostegno al Tibet svoltasi a Bonn nel giugno scorso, questa campagna si sta ora allargando, grazie a nuovi contati a diversi Paesi del sud America, dell'Africa, dell'Oceania e dell'Asia.

* "La mia macchina è la mia libertà per il Tibet"

Due adesivi "libertà per il Tibet - Satyagraha 1998" sono in corso di stampa. L'idea, il tentativo sarebbe quello di fare dello slogan "Libertà per il Tibet", un equivalente del slogan "Nucleare, no grazie" degli anni '70 e '80, e di arrivare ad avere decine di migliaia di macchine in tutto il mondo con quell'adesivo, concepito per essere particolarmente visibile.

* 2 ottobre: anniversario di Gandhi

Per il 2 ottobre, giorno-anniversario della nascita di Gandhi, stiamo verificando la possibilità di fare in più città d'Europa un giorno di lotta per la libertà del Tibet e la democrazia in Cina intorno alle due figure emblematiche del Panchen Lama sequestrato dalle autorità cinesi e di WEI Jingsheng, il più famoso dissidente cinese, condannato dopo aver passato 14 anni in galera ad una nuova pena detentiva di 15 anni. Il progetto, articolato intorno a delle fiaccolate, riveste particolare importanza anche alla luce delle sempre più preoccupanti condizioni di salute di WEI Jingsheng.

* Campagna per l'attribuzione del Premio Nobel a WEI Jingsheng

Parallelamente abbiamo lanciato, insieme alla Federazione per la Democrazia in Cina e Human rights in China una campagna per il Nobel a Wei Jingsheng. Ad oggi, oltre 400 parlamentari e professori universitari hanno aderito a questa campagna. Siamo ancora lontani dall'obiettivo delle 2.000 e, se possibile, le 3.000 adesioni. Ci sono ancora 6 mesi da qui al 31 gennaio 1997 ed i segnali positivi si stanno moltiplicando: WEI Shanshan, la sorella di Jingsheng si è iscritta la settimana scorsa al PR, contatti molto buoni sono stati stabiliti con Harry WU, con FANG Lizi ed altri esponenti della dissidenza cinese.

* Una bandiera per il Tibet in 5.000 comuni del mondo

Stiamo studiando in questi giorni, la fattibilità e quindi anche i costi di un rilancio, nel 1997, della campagna "Una bandiera per il Tibet". Come sapete, quest'anno, il 10 marzo, oltre 600 comuni del mondo e tra di esse, grazie anche all'aiuto di Enzo BIANCO, quasi 300 comuni italiani, hanno aderito alla campagna. A Bonn, la Seconda Conferenza Mondiale dei Tibet Support Group ha fatto propria questa campagna. Cosa che apre nuove possibilità per il suo rilancio.

* Mozione nei Parlamenti

In queste settimane abbiamo registrato due importanti successi sul fronte parlamentare. In effetti dopo l'approvazione da parte del Parlamento europeo di tre risoluzioni sulla questione del Tibet in questi ultimi 12 mesi, il Bundestag e la Camera dei Deputati belga hanno approvato delle risoluzioni similari. Stiamo ora cercando di rilanciare in altri parlamenti, a cominciare dal Parlamento italiano dove un gruppo di deputati dovrebbe presentare rapidamente un progetto di mozione che si ispira a quello depositato da Lorenzo Strik Lievers ed altri 60 deputati durante la scorsa legislatura.

* Il Dalai Lama al Parlamento europeo

Sempre sul fronte parlamentare, insieme agli amici dell'Intergruppo Tibet al Parlamento europeo, stiamo preparando una visita del Dalai Lama a Strasburgo che potrebbe, anche grazie all'aiuto di Emma BONINO, aprire nuove prospettive politiche ed istituzionali.

* Calendario del Satyagraha 1998

Sempre con Emma ci recheremo nelle prossime settimane a Dharamsala, sede del governo tibetano in esilio per tentare di definire meglio con gli amici del governo tibetano in esilio un calendario di scadenze - il più serrato possibile - da qui al 1998, momento nel quale dovrà essere lanciato il Satyagraha mondiale per la libertà del Tibet.

* 10 Marzo 1997: seconda manifestazione europea per il Tibet

Sempre a Bonn, il governo tibetano ed i gruppi di Sostegno al Tibet, hanno deciso di ritentare il 10 marzo l'esperienza della prima manifestazione europea di Bruxelles di quest'anno. Al momento l'orientamento è di organizzare questo secondo appuntamento europeo a Ginevra, anche in coincidenza con la prossima Commissione sui Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite che, come ricorderete ci ha visto, quest'anno, protagonisti su vari fronti come il Kossovo, East Timor, il Turkestan, la Cecenia, oltre ovviamente al Tibet e alla Cina.

* Radio Free Tibet

Radio Radicale, insieme ad altri emittenti europei sta lavorando ad un progetto di radio per il Tibet, ed in particolare per i Tibetani del Tibet. Un progetto che consentirebbe ai Tibetani del Tibet di essere partecipi del movimento mondiale al quale, con altri, stiamo lavorando.

4. Abolizione Universale della Pena di Morte

La situazione della campagna per la abolizione universale della pena di morte si trova attualmente, per fattori congiunturali, in una fase più difficile. In particolare, la posizione sensibile di alcuni Stati, in primo luogo gli Stati Uniti, che devono affrontare importanti scadenze elettorali, rendono molto difficile la iscrizione all'ordine del giorno della seduta dell'Assemblea Generale di questo anno della moratoria universale delle esecuzioni capitali.

Oltre oltre alle elezioni americane, quest'anno è anche l'anno della elezione o della rielezione del segretario generale delle Nazioni Unite a chi, come sapete, gli Stati Uniti non hanno - al momento - riconfermato il loro sostegno. Che queste scadenze abbiano un effetto sulla disponibilità degli Stati o di alcuni Stati di iscrivere all'ordine del giorno delle Nazioni Unite è indubbio. Abbiamo potuto - purtroppo - verificarlo da parte di diversi stati europei.

Credo - ma la riflessione è tutt'altro che conclusa - che sarà necessario definire rapidamente, con gli amici di "Nessuno Tocchi Caino", le modalità di un rilancio di quella campagna sin dai primi mesi del 1997.

5. Istituzione di una lingua universale di comunicazione

A giugno abbiamo depositato un documento sulla questione della comunicazione linguistica e dell'esperanto al Comitato Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). Dovremmo sapere entro poche settimane se questo documento è stato iscritto all'ordine del giorno. Sarebbe in assoluto, la prima volta che un organo delle Nazioni Unite affronta tale questione.

Grazie anche al lavoro di militanti dell'Associazione Radicale Esperantista, il consenso di parlamentari sull'Appello perché venga affrontata la questione della comunicazione nelle istituzioni europee sta aumentando.

E' ora necessario allargare questa campagna da europea a mondiale, coinvolgendo anche altre organizzazioni esperantiste. Sarà questo uno degli obiettivi che cercheremo di raggiungere in occasione della nostra presenza al prossimo Congresso mondiale degli esperantisti che avrà luogo la settimana prossima a Praga.

Un obbiettivo che si dovrà perseguire anche attraverso il progetto che l'ERA ha presentato all'Unione europea e che per la sua dimensione richiederà un forte impegno del PR.

6. Campagna per i diritti umani a Cuba

Questa campagna ha subito una battuta di arresto con la forte chiusura operata da Castro pochi mesi fa. Come ricorderete, in quei giorni fu anche espulsa da Cuba la nostra compagna Begonia Rodriguez. Un'occasione di rilancio ci potrebbe essere se venisse confermato il viaggio di Castro in Italia nel prossimo autunno.

7. La campagna antimilitarista in Russia

Malgrado le elezioni prima parlamentari poi presidenziali in Russia, i compagni russi sono riusciti a portare avanti la battaglia per l'obiezione di coscienza e l'istituzione del servizio civile. A fine giugno hanno tenuto il loro primo congresso al quale hanno partecipato oltre cento persone e del quale sono stati veri e propri protagonisti tre deputati russi iscritti al PR.

Ecco, brevemente riassunte le iniziative in corso o in preparazione. Troppo poche se guardiamo agli obiettivi che ci siamo posti nella nostra mozione. Troppe se guardiamo alla sempre difficile situazione economico-finanziaria del partito.

Una situazione quella del partito che, ne sono convinto, è indubbiamente migliorata dal punto di vista strutturale, dall'aprile scorso grazie all'opera di ristrutturazione/riorganizzazione seppure non ancora completata che, insieme al tesoriere, abbiamo compiuto in questi ultimi 14 mesi. Un'opera affidataci dal Congresso e sulla quale, lo spero, potremmo presentare un primo bilancio ad un Consiglio Generale nei prossimi mesi.

Ma se dal punto di vista delle "uscite" siamo riusciti non solo a contenere le spese ma anche a valorizzarle, non siamo ancora riusciti a creare - in modo adeguato - nuovi introiti ed in particolare aprire nuovi fronti di iscrizioni. La nostra speranza, ma anche i nostri sforzi - seppure inadeguati - sono tesi a far scattare quel tipo di processo.

Pero' non vedo la possibilità che questo avvenga - con un minimo di consistenza - nei prossimi mesi. E' una valutazione che mi sembra importante riversarvi in un momento in cui come movimento dovremmo scegliere se chiudere domani o tra sei mesi.

Credo che con l'impegno straordinario del Movimento e del suo presidente nei prossimi mesi sulla questione antiproibizionista, potremmo aumentare notevolmente le possibilità perché questo possa cominciare ad avvenire, a partire dal serbatoio antiproibizionista ma anche a partire da altri serbatoi, a cominciare da quello "tibetano".

Spero anche che il Partito Radicale sarà in grado di dare un suo contributo al Movimento oltre che alla battaglia vostra e sua, dell'antiproibizionismo. Dipende - come vedete - anche da voi! Vi ringrazio.

 
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