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Di Stefano Rita - 16 luglio 1996
Accuse al leader tibetano
FRONDA AL DALAI LAMA DAI BUDDISTI LONDINESI

di Luigi Ippolito

Da "Il Corriere della Sera", 16/7/96, pag.9

Londra- Dovunque vada nel mondo, è accolto come il campione senza macchia dei diritti umani. La sua lotta in favore del Tibet, schiacciato sotto il tallone cinese, gli è valsa il Nobel per la pace. Ma a Londra il Dalai Lama rischia di trovarsi sul banco degli imputati: e di essere salutato dai "buddisti dissidenti" britannici come un intollerante.

Da ieri la massima autorità spirituale del buddismo mondiale è in Gran Bretagna, inviato da una coalizione di 27 diverse organizzazioni che rappresentano 1 circa 130 mila buddisti d'Oltremanica. Ma per il suo arrivo non sono state allestite le celebrazioni che hanno accolto la scorsa settimana Nelson Mandela: il Dalai Lama è pur sempre un leader in esilio, e per non irritare Pechino non ci sarà alcuna visita a Buckingham Palace.

Tuttavia, la vera doccia fredda rischia di venire dai correligionari britannici. I membri della setta "New Kadampa Tradition" hanno lanciato una campagna anti-Dalai Lama e annunciato manifestazioni di disturbo contro la sua visita. Il gruppo inglese sostiene che il leader tibetano ha proibito nei suoi monasteri un antico culto buddista diffuso nell'Himalaya e in India, quello del dio Dorje Shugden. I devoti del dio, secondo i seguaci britannici, sarebbero addirittura perseguitati, alla faccia dei proclami di tolleranza e di libertà religiosa professati dal Dalai Lama.

La comunità di Sostenitori di Shugden, legata alla setta New Kadampa, ha inondato di attacchi al leader tibetano tanto i media britannici quanto Internet. Sostengono che i seguaci del dio Shugden sono almeno 4 milioni, che il Dalai Lama non è affatto un leader spirituale, anzi non è neppure membro della tradizione Gelugpa, quella dominante nel buddismo tibetano. Infine, insinuano che la sua azione contro Shugden sia mossa da ragioni politiche: il Dalai Lama non lotterebbe per la libertà del Tibet, ma vorrebbe tornare in Cina come sovrano-fantoccio agli ordini di Pechino.

In realtà, come ha appurato il quotidiano "Indipendent", i seguaci di Shugden non sarebbero più di centomila: si tratta di una divinità di origine sciamanica, rappresentata "in un lago di sangue ribollente, con una collana di teschi e parti umane". La setta di New Kadampa, che se ne è fatta promotrice in Gran Bretagna, è sorta alla fine degli anni 70 ed è in grande espansione grazie all'attivo proselitismo. A guidarla c'è un monaco tibetano, Geshe Kelsang Gyatso, considerato dai suoi adepti il "terzo Buddha" che porterà la fede in Occidente.

 
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