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Partito Radicale Budapest - 29 luglio 1996
LIBERTA' PER IL TIBET/DEMOCRAZIA PER LA CINA-FAX N.30

Bollettino di informazione sulle campagne del Partito Radicale Transnazionale per la libertà del Tibet e per la democrazia in Cina.

"I truly believe that individuals can make a difference in society. Since periods of great change such as the present one come so rarely in human history, it is up to each of us to make the best use of our time to help create a happier world".

S.S. il XIV.mo Dalai Lama, 1992

Numero 30 del 29 luglio 1996

Redazione: Massimo Lensi, Dorottya u. 3.III.em 6. - 1051 Budapest (H) - Tel. +36-1-266.34.86 - 266.09.35 - Fax. 11.87.937 - e-mail M.Lensi@agora.stm.it - WWW-Url: http//:www.agora.stm.it/pr - Telnet: Agora.stm.it

Distribuzione: Alberto Novi - rue Belliard 89 - Rem 508, 1047 Bruxelles (B); tel.+32-2-2304121, fax +32-2-2303670.

Pubblicato in inglese, francese, spagnolo, italiano, ungherese, croato e rumeno.

TAIWAN: L'ISOLA CHE NON C'E'.

Il 25 ottobre 1971 con la Risoluzione 2578 le Nazioni Unite decisero di "reintegrare la Repubblica popolare cinese in tutti i suoi diritti, riconoscendo i rappresentanti del suo Governo come gli unici rappresentanti legittimi della Cina all'ONU, nonché di espellere immediatamente i rappresentanti di Ciang Kai-scek dal seggio che essi occupano illegalmente all'ONU e negli altri organismi con questa collegati". La questione delle "due Cine" fu risolta diplomaticamente, ma in una forma che lascio' intatto il problema politico e che dette molti dubbi addirittura sulla legittimità giuridica della stessa Risoluzione sulla base dei principi della Carte delle Nazioni Unite. Nacque nel 1971 l'"isola che non c'è", uno stato cancellato dalla geografia politica e diplomatica, ma non da quella commerciale, rivendicato dalla Cina comunista. Uno stato retto da un regime dove la posizione di assoluta preminenza del Kuomintang (il partito nazionalista) veniva giustificata dallo "stato di mobilitazione militare permanente" e

dalle continue provocazioni di Pechino.

Molta acqua, potremmo dire, è passata dallo stretto di Formosa: a Taipei la legge marziale è stata abolita nel 1987 e lo stato di mobilitazione militare nel 1991. E' stato avviato un processo di riforme che ha portato al pluripartitismo ed ad elezioni libere. Un processo di tenuta democratica che oggi deve essere assecondato dai Governi e dalle stesse Organizzazioni internazionali per impedire anche il ripetersi delle recenti aggressioni militari della Repubblica Popolare di Cina e per garantire la stabilità politica nella regione del Pacifico occidentale. Con questo spirito il Parlamento europeo ha approvato su iniziativa degli eurodeputati LAURILLA e REDING del gruppo PPE, una importante Risoluzione "sul ruolo di Taiwan nelle organizzazioni internazionali" che pubblichiamo integralmente in questo numero di "Tibet-Cina Fax". La Risoluzione ha incontrato il voto favorevole di quasi tutti i gruppi tranne di quelli Socialista e Comunista.

Da parte sua il Dalai Lama ha sottolineato, nel suo intervento al Parlamento britannico, il 16 giugno, che "La Cina ha bisogno di diritti umani, democrazia e regole di diritto", rinnovando il suo approccio alla questione tibetana attraverso la strategia della "Via di mezzo" e la richiesta di negoziati sino-tibetani. Il Presidente di Taiwan, Lee Teng-hui, dimostra sempre di più una aspirazione al dialogo, alla riconcilazione verso la Cina popolare. Due momenti importanti di offerte di democrazia alla Cina che pero' dubitiamo possano essere accolte dal Governo di Li Peng sempre più chiuso internamente e rivolto alle grandi potenze del mondo con il metodo del ricatto economico.

Noi radicali stiamo lavorando con gli strumenti che ormai conoscete, dall'appello al Segretario delle NU alla proposta di candidatura del dissidente cinese Wei Jingsheng a Premio Nobel per la Pace 1997, alla giornata del prossimo 2 ottobre per chiedere l'immediata liberazione del Panchen Lama e di Wei, fino alle prossime campagne politiche per il 10 marzo 1997, perché si arrivi a non considerare come pragmaticamente possibili le "soluzioni finali" cinesi sul Tibet, sulla democrazia interna, sul ruolo di Taiwan e fornire quelle opportunità democratiche e nonviolente, di soluzione pacifica per queste vitali questioni mondiali.

Un percorso duro e difficile, ma che trova con sempre maggior forza riscontri positivi in numerosi parlamenti, nonostante gli ostracismi di alcuni. In Italia ed in Austria sono state depositate due ulteriori proposte di Risoluzione sulla situazione in Tibet che verranno discusse alla ripresa dei lavori a settembre.

Ci aspetta un intenso autunno di lavoro.

Buon lavoro.

PARLAMENTO EUROPEO/RISOLUZIONE SU TAIWAN

Una innovativa risoluzione sul ruolo di Taiwan nelle organizzazioni internazionali è stata approvata dal Parlamento europeo, nella sessione di luglio, con una ampia e significativa maggioranza. La risoluzione che vede come primi firmatari gli eurodeputati LAURILLA e REDING del PPE è stata depositata inoltre da COLLINS (UPE), HAARDER, WATSON, NORDMAN, LARIVE e BERTENS (ELDR), AGLIETTA, ALVOET e RIPA DI MEANA (Verdi), DELL'ALBA e DUPUIS (ARE). Hanno votato a favore della risoluzione i gruppi PPE, Liberale, Radicale, Verde, UPE (Unione per l'Europa), EDN (Europa delle Nazioni). Si sono espressi contro i gruppi Socialista e Comunista.

* Testo della Risoluzione sul ruolo di Taiwan nelle organizzazioni internazionali (B4-0877, 0881, 0904 e 0926196)

Il Parlamento europeo,

- visto l'articolo J.7 del trattato UE,

A. soddisfatto dal livello di democrazia a dal rispetto per i principi della giustizia, dei diritti umani e delle libertà fondamentali esistenti attualmente a Taiwan,

B. accogliendo favorevolmente il fatto che le elezioni tenutesi a Taiwan abbiano avuto luogo in modo democratico e pacifico nonostante le aperte aggressioni e provocazioni della Repubblica popolare cinese,

C. considerando che Taiwan vorrebbe partecipare agli aiuti internazionali ai paesi in via di sviluppo,

D. considerando il significato degli sviluppi nella situazione politica di Taiwan per l'intera Asia orientale a livello geopolitico ed economico e in termini di una politica di stabilità, sicurezza e pace nella regione del Pacifico occidentale,

E. accogliendo favorevolmente l'atteggiamento di riconciliazione mostrato dal presidente Lee Teng-hui nei confronti della Repubblica popolare cinese e auspicando un dialogo che abbracci le due sponde dello stretto di Formosa,

F. convinto che i cittadini di Taiwan dovrebbero essere meglio rappresentati presso le organizzazioni internazionali di quanto non sia attualmente il caso e che ciò andrebbe a beneficio tanto di Taiwan che dell'intera comunità internazionale,

G. considerando che né l'Unione europea né i suoi Stati membri intrattengono relazioni diplomatiche con il governo di Taiwan, riconoscendo la sola Repubblica popolare cinese,

H. considerata l'importanza di Taiwan per l'Unione europea e i suoi Stati membri come partner commerciale,

I. considerando che è importante per l'Unione europea e i suoi Stati membri condurre le proprie relazioni con i governi sia della Repubblica popolare cinese che di Taiwan in uno spirito amichevole e costruttivo,

J. esortando i governi della Repubblica popolare cinese e di Taiwan a intensificare la loro cooperazione,

K. sottolineando che la partecipazione di Taiwan in talune organizzazioni internazionali può contribuire a individuare un terreno comune con la Cina e a facilitare la riconciliazione fra le due parti,

L. rammaricandosi che, al momento attuale, a Taiwan sia impedito di dare pieno contributo alle Nazioni Unite e alle sue agenzie e sottolineando che per l'efficienza dell'ONU la partecipazione di Taiwan sarebbe auspicabile e preziosa,

1. raccomanda che

a) il Consiglio e gli Stati membri appoggino i tentativi di Taiwan di assicurarsi una migliore rappresentanza di quella di cui gode attualmente in seno alle organizzazioni internazionali, nel campo dei diritti umani e del diritto del lavoro, degli affari economici, dell'ambiente, della cooperazione allo sviluppo, sulla base di casi precedentemente noti al diritto internazionale - di paesi riconosciuti come indipendenti e sovrani pur non possedendo i loro rapporti diplomatici e la persona dei loro Capi di Stato tutte le caratteristiche tradizionali della piena sovranità (per esempio i Dominions di Sua Maestà britannica, le Samoa americane o, in tempi più recenti, l'Ucraina e la Bielorussia);

b) il Consiglio e gli Stati membri invitino le Nazioni Unite a esaminare la possibilità di costituire un gruppo di lavoro dell'ONU incaricato di studiare l'eventuale piena partecipazione di Taiwan alle attività di organismi responsabili di fronte all'Assemblea generale dell'ONU;

c) il Consiglio e gli Stati membri invitino i governi della Repubblica popolare cinese e di Taiwan a intensificare la reciproca cooperazione in uno spirito pacifico e costruttivo;

d) il Consiglio solleciti la Commissione a fare quanto necessario per aprire un ufficio di informazioni dell'Unione europea a Taipei;

2. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

PARLAMENTO ITALIANO/DEPOSITATA UNA MOZIONE SUL TIBET

E' stata depositata il 24 luglio alla Camera dei Deputati una Mozione Parlamentare sulla questione tibetana. La Mozione è stata proposta dal Partito Radicale e reca, quali primi firmatari, i deputati Giovanna MELANDRI (Pds), Mirko TREMAGLIA (An), Enrico Paolo NAN (FI), Lino DE BENETTI (Verdi), Rosa RUSSO JERVOLINO (PPI), Luciano CAVERI (Misto-UV), Flavio RODEGHIERO (Lega), appartenenti sia ai gruppi della maggioranza governativa che a quelli dell'opposizione. Altri deputati stanno aggiungendo le loro firme sul deposito procedurale in queste ore. Nella mozione si chiede inoltre al "Governo della Repubblica Popolare cinese di interrompere immediatamente i trasferimenti di popolazione cinese in Tibet e di iniziare il processo di decolonizzazione del Tibet restituendo ai tibetani le terre, le culture, le case espropriate durante gli oltre 40 anni di occupazione" ed invita il Governo italiano ad "assumere le iniziative necessarie per ottenere che al governo tibetano in esilio venga attribuito presso le Nazioni Un

ite lo status di osservatore". Già lo scorso anno il Partito Radicale era stato promotore di una Mozione parlamentare alla Camera italiana (primo firmatario Lorenzo STRIK LIEVERS), che però non aveva fatto in tempo ad essere posta in discussione. La Mozione dovrebbe essere discussa alla ripresa dei lavori parlamentari a settembre.

AGGIORNAMENTO SULLE 3 CAMPAGNE (al 25 luglio)

- Appello al Segretario Generale ONU perché riceva il Dalai Lama.

Il totale è giunto a 963 adesioni di membri di 39 differenti parlamenti. Tra le ultime adesioni anche quella del deputato Benjamin A. GILMAN, Presidente della Commissione del Congresso americano per gli Affari Internazionali. Il 10 marzo '96 avevamo raccolto 313 firme: ciò significa che in questi 5 mesi siamo riusciti a convincere 650 parlamentari sull'urgenza di ricevere il Dalai Lama per dare avvio alla prima tappa dei possibili negoziati sino-tibetani. Una media ancora bassa per l'obiettivo che ci siamo dati di 2000 adesioni. Un andamento che calerà ancora nelle prossime settimane per la sospensione estiva dei parlamenti. Un tempo utile pero' per poter preparare il necessario rilancio a settembre di questa importante campagna politica.

- Wei Jingsheng Premio Nobel per la Pace 1997.

Sono 297, da 27 paesi, le proposte di candidature raccolte al 25 luglio: 182 parlamentari e 115 professori titolari delle cattedre di Storia, Filosofia, Diritto e Scienze Politiche. Tra le ultime adesioni alla campagna per Wei Premio Nobel anche quella di Marc RICHIR, Professore di Filosofia alla ULB di Bruxelles e membro associato della "Académie Royale de Belgique".

- Libertà per il Panchen Lama.

Sono 4.502 le cartoline inviate al Presidente cinese Zemin da più di 50 paesi del mondo per la liberazione del più giovane prigioniero politico del mondo. Tra i nuovi paesi raggiunti negli ultimi giorni da questa campagna internazionale figura l'Australia. Dal 15 luglio l'incremento è stato di 421 cartoline inviate in Cina. In Italia, Belgio, Francia ed Ungheria si stanno organizzando tavoli di distribuzione per le strade delle principali città.

Per maggiori informazioni o per ricevere il materiale relativo su queste 3 campagne politiche promosse dal Partito Radicale, ci si può rivolgere alla sede PR di Bruxelles: tel. 32-2-2304121, fax 32-2-2303670.

TIBET CINA TELEX

RIUNIONE IPU A PECHINO/RICHIESTA DI AZIONE

Il Comitato di Sostegno al Tibet di Copenaghen ha lanciato una richiesta di azione diretta a tutti i TSG in previsione della prossima riunione IPU (International Parlamentarians Union) a Pechino il 16 settembre: contattare tutte le delegazioni IPU nei vari paesi per sostenere la causa tibetana e per aderire al Comitato Ad Hoc sul Tibet, nato all'interno della IPU nell'aprile di quest'anno su iniziativa del deputato danese Henning GJELLEROD. Per maggiori informazioni: Stella LUTZER, TSG Copenaghen, fax 45-31-23.14.26, e-mail Lutzer.Mathiasen@online.pol.dk

TSG BUDAPEST/CARTOLINE POSTALI AL SEGRETARIO ONU

Il "Tibetet Segito Tarsasag" di Budapest ha prodotto delle cartoline postali con la foto del Dalai Lama. Le cartoline sono dirette al Segretario Generale delle NU perché riceva con urgenza Sua Santità. Il testo è in inglese. Per ordinazioni rivolgersi a Tibor JANKOVICH: tel.36-1-266.34.86 fax 118.79.37.

RASSEGNA STAMPA

- "Credo in Buddha e in Marx" di Guido RAMPOLDI, La Repubblica, 8 maggio. Intervista con il Dalai Lama. "Dice con una certa allegra scapigliatezza <>" (1383 Conf. Tibet).

- "Colloquio con Carla ROCCHI" a cura di Paolo PIETROSANTI, Radio Radicale, 1 luglio. Continuano le trasmissioni sulla libertà del Tibet e la democrazia in Cina curate dalla emittente radiofonica di informazione politica "Radio Radicale". Carla ROCCHI è sottosegretaria alla Pubblica Istruzione del Governo italiano e senatrice del Gruppo Verde. Ha firmato l'appello al Segretario delle NU perché riceva il Dalai Lama e sostiene la candidatura di Wei a Premio Nobel per la Pace 1997. (10047 Conf. Part. Radicale).

- "Union Treads Fine Line China Policy" di Elizabeth WISE, European Voice del 19 luglio. Analisi dei rapporti commerciali tra l'Europa e le sue istituzioni e Pechino con particolare attenzione alle contraddizioni su Taiwan (1705 Not. Tibet).

- "Presentata mozione su questione Tibet", ANSA (agenzia stampa italiana), 24 luglio. Lancio di agenzia sul deposito della mozione sul Tibet presentato alla Camera dei deputati italiana su proposta del Partito radicale (10211 Conf. Part. Radicale).

* Visita del Dalai Lama a Londra: rassegna stampa (parziale) sulla settimana in terra inglese di Sua Santità.

- "Tibet's Free Spirit. The State Visit. The Dalai Lama Arrive Today" di Madelein BUNTING, The Guardian, 15 luglio (1710 Not. Tibet).

- "The Power of Compassion: Portraits of Tibet" di Mick BROWN, The Telegraph, 15 luglio (1714 Not. Tibet)

- "The Battle of the Buddhist" di Andrew BROWN, The Independent, 15 luglio (1709 Not. Tibet).

- "Fronda al Dalai Lama dai Buddisti londinesi" di Luigi IPPOLITO, Corriere della Sera, 16 luglio (10152 Conf. Part. Radicale).

- "The Strenght of The Dalai Lama", The Guardian, 16 luglio (1698 Notizie Tibet).

- "Dalai Lama Urges MPS to Oppose 'Cultural Genocide'. The Power of Compassion" di John HIBBS, The Daily Telegraph, 17 luglio (1708 Not. Tibet).

- "Et Tribute to Mark Dalai Lama Visit", The Telegraph, 18 luglio (1713 Not. Tibet).

- "Dalai Lama's London Visit Will 'Damage' Relations", Hong Kong Standart China, 19 luglio. (1719 Not. Tibet)

Segnaliamo tra parentesi i codici di archiviazione dei testi riportati nella "Rassegna Stampa" ed inseriti in versione integrale nel sistema telematico multilingue Agora nei settori Conferenza Partito Radicale, Notizie Tibet, Conferenza Tibet (telnet: Agora).

APPUNTAMENTI

- SEATTLE (USA). Dal 24 luglio al 4 agosto. "Sera Je Monks". Creazione di un Mandala di sabbia e programma multi-mediale sul Tibet a Seattle organizzato dalla "Tibetan Rights Campaign" con la partecipazioni dei monaci di Sera Je. Per maggiori informazioni: TRC, tel 206-547.1015, fax 547.3758. E-mail: trcseattle@igc.apc.org

- BUDAPEST (Ungheria). Dal 14 al 21 agosto. "Sziget" festival 1996. Presso l'Isola delle Barche sul Danubio si terrà l'annuale festival internazionale di musica. Ci sarà una tenda permanente sulla libertà in Tibet organizzata dal TSG di Budapest e dal PR. In agosto inoltre tavolo di informazione sul Tibet in Piazza Vorosmarty a Budapest. Maggiori informazioni presso la sede PR di Budapest: tel. 36-1-266.34.86.

- BUDAPEST (Ungheria). Dal 16 al 18 agosto. Visita di Sua Santità il Dalai Lama nella capitale ungherese. Previsto un incontro con la cittadinanza. Per maggiori informazioni: Chope Paljor TSERING, rappresentante di Sua Santità a Budapest, tel. 36-1-1551808, fax 1551152.

- BERLINO (Germania). Dal 26 al 31 agosto. Settimana per il Tibet organizzata dal Comitato "Peace for Tibet" al Kulturzentrum di Berlino. Film, video, performance, arte, musica ed altro per la libertà in Tibet. Contatto: William MILLER c/o Peace for Tibet, Schoenwalder Strasse 12, 13347 Berlino (Germania), tel/fax. 49-30-4615556.

 
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