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Conferenza Partito radicale
Affatigato Marco - 29 luglio 1996
CUBA

PARTITO RADICALE

ARPA - associazione radicale pensiero e azione

C.P. 316 - 55100 LUCCA

Tel. 0583 956540 Fax 0583 956568

Egregio

don Vitaliano DELLA SALA

parroco

SANT'ANGELO A SCALA

AVELLINO

Padre,

recentemento ho appreso - leggendo il quotidiano "Il Tirreno" che Lei ha esposto la bandiera cubana sul campanile per protestare contro l'embargo a Cuba. Tutta la mia solidarieta' per questo suo gesto simbolico che, spero, venga ripreso da altri parroci.

L'ARPA - Associazione Radicale Pensiero e Azione, del quale sono uno dei segretari, pur esprimendo solidarieta' al popolo cubano che e' sottoposto a gravi misure di ristrettezze economiche ed alimentari, NON PUO' esprimere solidarieta' al regime di Castro che a Cuba vieta tutto cio' che non e' obbligatorio; che a Cuba sistematicamente perseguita la dissidenza cubana, al fine di impedirle qualsiasi attivita' a favore della democratizzazione del paese; che a Cuba sottopone la popolazione ad un regime poliziesco orwelliano; che a Cuba reprime implacabilmente ogni liberta' di opinione; che a Cuba , nella prigione di Punto dell'Este - vicino a L'Havana - ha incarcerato 14 iscritti al Partito Radicale Trasnazionale (ed uno di questi e' Francisco CHAVIANO, la cui liberazione e' stata richiesta recentemente anche dal Parlamento Europeo attraverso una risoluzione).

L'ARPA La invita a sostenere l'adozione della seguente motivazione di solidarieta':

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CUBA

LA SITUAZIONE RIGUARDANTE I DIRITTI UMANI E LA DEMOCRAZIA A CUBA

L'attuale Costituzione Cubana e le attuali leggi in materia precludono l'esistenza di un ordinamento giuridico e giudiziario indipendente. Il rapporto del 1993 del rappresentante delegato delle Nazioni Unite, Carl-Josah GROTH, descrive gli abusi contenuti nella Costituzione e nel Codice Penale cubano e la subordinazione della Giustizia al volere dell'esecutivo politico. Esso inoltre afferma che i processi si concludono abitualmente con atteggiamento discriminatorio nei confronti dei testimoni della difesa e mancanza di imparzialita' da parte del giudice nel condurre le udienze. Tra le aberrazioni costituzionali vi e' anche la determinazione a punire ogni atto che possa essere contrario allo status quo e alla morale socialista, persino quelli che non implicano mezzi violenti, come nel caso di ogni persona che, dal modo di parlare, di scrivere o con ogni altra forma di propaganda, inciti altri ad agire contro l'ordine sociale o lo Stato Socialista.

La politica di repressione del regime di Castro ha come conseguenza gravi violazioni dei diritti umani, legislativi e politici per il popolo cubano.

Prendendo atto della situazione di gravi violazioni dei diritti umani , civili e politici del popolo cubano;

prendendo atto che, in base alla politica della Repubblica Italiana, che non accetta nessuna ingiusta attuazione della violenza ne' le gravi violazioni di diritti umani, civili e politici, proseguono le violazioni dei diritti umani, civili e politici a Cuba:

1. denuncia la politica delle autorita' cubane che proprio per quanto riguarda il popolo cubano conduce atto di distruzione delle liberta' e della identita' del popolo cubano, detenzioni di natura politica, religiosa e culturale:

ESORTA IL GOVERNO ITALIANO AD ATTIVARSI ED IMPEGNARSI FORTEMENTE ATTRAVERSO LE SUE RAPPRESENTANZE ALL'ONU AFFINCHE':

- il governo di Cuba rispetti i diritti umani internazionalmente riconosciutied interrompa le violazioni contro il popolo cubano;

- le autorita' cubane provvedano alla immediata liberazione di Francisco CHAVIANO e la revisione del processo, il diritto ad un collegio internazionale di avvocati per la sua difesa;

- le autorita' cubane ed il presidente Fidel Castro decretino l'amnistia generale per i detenuti politici e di opinione;

- a Cuba vengano rispettati i diritti economici,sociali, giuridici e politici attualmente repressi;

- le autorita' cubane attuino la riforma del Codice Penale e della Costituzione in senso democratico;

- si renda possibile il rimpatrio (senza il rischio di arresto) dei cubani che vivono all'estero;

- le autorita' cubane ed il presidente Fideld Castro aboliscano la pena di morte;

- si prosegua anche nel futuro nei rapporti della Commissione dei Diritti Umani dell'ONU ad auspicare e discutere criticamente sulla situazione dei diritti umani e della democrazia a Cuba;

- ai cubani vengano concessi i mezzi di una collaborazione allo sviluppo ed il popolo cubano abbia la possibilita' ad una adeguata educazione;

- venga prestata maggiore attenzione alle richieste del popolo cubano riguardante la cultura e la religione;

- venga verificato, consultando il Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite, quali siano i mezzi di aiuto indispensabili soprattutto per conservare l'identita' culturale dei profughi cubani;

- venga effettuato un supporto efficace per l'educazione dei giovani cubani, principalmente tramite un numero significativo di borse di studio da parte delle istituzioni educative italiane.

AL POPOLO CUBANO

ESPRIME

la propria solidarieta' e l'impegno di essere al suo fianco per la conquista della democrazia

PER QUANTO SOPRA ESPRESSO

intende avviare un percorso di sensibilizzazione in favore del popolo cubano, attivandosi per portare a conoscenza della cittadinanza, queste realta'.

CHIEDE

Al Governo Italiano di rompere le relazioni politiche e commerciali con Cuba qualora persista nel non riconoscere il diritto del popolo cubano alla democrazia, alla liberta' economica, culturale e religiosa.

INTENDE

- impegnarsi per l'adozione del detenuto politico Francisco CHAVIANO;

- impegnare a trasmettere il presente documento al Parlamento Italiano, al Ministro degli Esteri Italiano, al Parlamento Europeo, al segretario generale dell'ONU.

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Ma questo non e' l'unico popolo oppresso. Anche il popolo tibetano viene quotidianamente martoriato nello spirito, nelle carni e nella cultura.

Se anche in questo caso potesse erigersi a difensore pubblico sarebbe un immensa gioia.

Distinti saluti

Lucca, 29 luglio 1996 Marco AFFATIGATO

segretario

 
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