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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Olivier - 18 agosto 1996
Wei: risposta a Matteo Mecacci

Credo che Matteo abbia individuato o ricordato alcune delle ragioni del rinnovato impegno del Partito Radicale a favore della candidatura di Wei a Premio Nobel per la Pace (come si ricorderà già nel 1995, il PR partecipò alla campagna per il conferimento del Nobel per la Pace 1996 a Wei, raccogliendo oltre 200 firme di parlamentari e di professori universitari).

A queste ne vorrei aggiungere alcune altre.

a. per una opposizione cinese oggi così fortemente perseguitata dal regime di Pechino e quindi indebolita, il conferimento a Wei del Nobel avrebbe sicuramente un significato comparabile se non ancora maggiore di quello che ebbe nella fine degli anni '80 il conferimento del Nobel a Lech Walesa, leader di una opposizione al regime comunista polacco che viveva dei momenti particolarmente difficili;

b. Se si guarda alla politica di Pechino rispetto a Hong Kong, Taiwan, alla Birmania (costruzione di basi militari, forniture di armamenti, sostegno al Slorc, ...), alle Isole Coco (costruzione di una mega-base militare), al Pakistan (forniture di armamenti, aiuto al programma nucleare, ...) oppure al rafforzamento della repressione e della politica di sinizzazione nel Tibet, nel Turchestan Orientale o in Mongolia interiore, non si puo' non constatare che il regime di Pechino stia diventando giorno dopo giorno più nazionalcomunista e aggressivo, cercando di recuperare un minimo di consensi intorno ad un progetto "gran-cinese" già in fase di attuazione;

c. Wei Jingsheng è uno dei rari oppositori al regime di Pechino ad avere chiesto pubblicamente - con, tra le altre cose una lettera aperta a Deng Xiao Ping - un approccio radicalmente diverso (tollerante, dialogico, aperto, ...) alla questione tibetana;

d. Il Premio Nobel a Wei sarebbe anche una formidabile occasione per aprire - finalmente - un dibattito nell'opinione pubblica europea e mondiale sulla Cina e sulla assoluta necessità ed urgenza di lavorare perché il suo - prossimo - futuro sia un futuro di sviluppo non più soltanto economico (poi bisognerebbe vedere quale...) ma anche sviluppo democratico;

e. La campagna per il Premio Nobel ha - e non dipende da noi - dei tempi precisi. Il termine per il deposito dei sostegni alla candidatura per il Nobel 1997 è il 15 gennaio 1997. Il tempo rimasto è quindi poco.

Credo quindi che l'iniziativa di Matteo sia particolarmente benvenuta e spero che sarà il punto di partenza per un forte rilancio di questa campagna. Così come credo che l'iniziativa di Marina Sisani in direzione dei rettori delle università di Roma debba essere estesa al più presto a molte altre università in Italia ed in altri Paesi. Cosa che, per esempio, Olga Cechurova sta già facendo a Praga nonché "Les Amis du Tibet" in Belgio.

Credo inoltre che sia molto importante fare il massimo sforzo per coinvolgere in modo più operativo gli amici della Federazione per la Democrazia in China e quelli di Human rights in China così come gli amici tibetani, quelli dei Tibet Support Groups o delle comunità buddhiste. E' fondamentale anche per dimostrare il profondo intreccio tra la battaglia "Libertà per il Tibet" e quella "Democrazia per la Cina".

Se vogliamo raggiungere le 2.000 firme ... avendo quattro mesi a disposizione ... il lavoro non manca ...

Grazie ancora a Matteo e buon lavoro !

Olivier

P.S.1. Ricordo che il testo del formulario per la candidatura di Wei a Premio Nobel per la Pace si trova su questa conferenza (testo 9128), tradotto in 7 lingue.

P.S.2. Anche su questa conferenza, è disponibile l'elenco aggiornato (oltre 300 ad oggi) dei parlamentari e dei professori universari che sostengono questa candidatura.

P.S.3. Sempre in questa conferenza, ci sono una serie di articoli sulla storia di Wei.

 
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