Ritengo che alcune cose scritte da Luca sull'istituto della contumacia da applicare ai criminali di guerra in ex-Yugoslavia potrebbero essere vere, ma ad una sola condizione, che lo stesso Luca ci ricorda: l'esistenza di una Comunita' Internazionale ad un livello di sviluppo istituzionale tale da consentirle di applicare e far rispettare l'applicazione di una legge attraverso organi di polizia.
Nella prospettiva di Luca e pur considerando legittime le sue preoccupazione giuridiche di matrice, pero', di diritto penale interno, ci si troverebbe nel paradosso di "non poter operare" in nome di garanzie politiche, e non giuridiche. Luca stesso lo afferma. Garantiremmo Belgrado, Pale e non certamente un procedimento giudiziario ancora da sedimentare, essendo il primo (dopo Norimberga che pero' aveva ben altri presupposti), nella sua sperimentazione procedurale. Credo che proprio per sconfiggere le "garanzie politiche" di Belgrado che si debba arrivare ad un processo anche in contumacia dei criminali di guerra in ex-Yugo. E per - anche - meglio definire un diritto processuale internazionale di natura penale, fatto di regole, garanzie giuridiche che in nome della real-politik vengono costantemente messe in subordine. Ed in questo - credo - si possa tranquillamente assicurare il patrimonio e la storia del Partito Radicale.