Bollettino di informazione sulle campagne del Partito Radicale transnazionale per la libertà del Tibet e per la democrazia in Cina.
"I truly believe that individuals can make a difference in society. Since periods of great change such as the present one come so rarely in human history, it is up to each of us to make the best use of our time to help create a happier world".
S.S. il XIV.mo Dalai Lama, 1992
Numero 33 del 6 settembre 1996
Redazione: Massimo Lensi, Dorottya u. 3.III.em 6. - 1051 Budapest (H) - Tel. +36-1-266.34.86 - 266.09.35 - Fax. 11.87.937 - e-mail M.Lensi@agora.stm.it - WWW-Url: http//:www.agora.stm.it/pr - Telnet: Agora.stm.it
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Pubblicato in inglese, francese, spagnolo, italiano, ungherese, croato e rumeno.
LA CINA DI LI PENG MOSTRA I DENTI
La visita di Sua Santità in Sud Africa ed il suo prossimo viaggio in Australia hanno provocato la prevista reazione del Governo di Pechino alla ricerca degli indespensabili consensi internazionali per attutire anche gli importanti risultati conseguiti in questi mesi di intenso lavoro da parte del Dalai Lama e del suo Governo in esilio e di quanti lottano nel mondo per la libertà del Tibet. La Cina vuole e cerca sottomissione nei suoi partner economici come raramente ha cercato nel recente passato: il Ministro degli esteri tedesco Kinkel si è adeguato all'invito cosi' come il suo collega australiano Fischer ed il re del Nepal, Birendra Bir Dev, in visita ufficiale nella cosiddetta "Regione Autonoma tibetana". Una vera e propria forma moderna di vassallaggio economico, costruita sui ricatti dei contratti commerciali internazionali e sul peso politico sempre più forte delle grandi holding commerciali nei confronti dei governi dei propri paesi. Un intricato e folle percorso politico dal quale, crediamo sempre di
più, sia possibile uscire solamente con un grande movimento mondiale per la libertà del Tibet, un Satyagraha mondiale, un "percorso di verità", praticato con gli strumenti del dialogo e della noviolenza.
Nel panorama internazionale comunque iniziano a spiccare anche maggiori e più determinati momenti di fermezza nei confronti della Cina come ha recentemente dimostrato il presidente sudafricano Nelson Mandela incontrando Sua Santità. E se abbiamo assistito all'inizio di una ricca stagione di risoluzioni parlamentari sulla situazione in Tibet, da oggi, oltre a rilanciarne una nuova al più presto, si deve ovviamente spingere sui nostri governi perché si assumano le necessarie responsabilità di conduzione politica ed economica, a cominciare da quei paesi dove sono state approvate le mozioni parlamentari.
Un primo strumento di iniziativa politica, di risposta alle scelte ed alle involuzioni di alcuni dei padroni della politica internazionale, ma anche di ricerca della giustizia, nel dialogo e nella nonviolenza, come sempre ribadito dal Dalai Lama, lo stiamo, per ora ancora in troppo pochi, costruendo per il prossimo 2 ottobre, anniversario della nascita di Gandhi: il digiuno di dialogo per la liberazione dell'XI.mo Panchen Lama e del dissidente cinese Wei Jingsheng. Mancano ormai solo 26 giorni al 2 ottobre ed il numero dei digiunatori ha raggiunto quota 107. Un gruppo di persone appartenenti ai Tibet Support Group, al Partito Radicale, ad altre organizzazioni, ma anche semplici cittadini, studenti, artigiani, impiegati, dell'Albania, Spagna, Francia, Stati Uniti, Ungheria, Croazia, Slovenia, Romania, Svizzera, Belgio, Italia e della Polonia che digiunerà per uno, due o tre giorni per chiedere al proprio Ministro degli Esteri di intervenire a favore della liberazione di Gedhun Choekyi Nima e di Wei Jingsheng.
Un gruppo di persone che ha deciso di praticare attivamente la nonviolenza, ma che deve necessariamente moltiplicarsi al più presto per avere la certezza, e non la speranza, di ottenere i risultati stabiliti. Crediamo che sia giunto il momento di svegliare le coscienze, di dare una mossa alla palude della politica dei compromessi, perché siano compiuti passi concreti sulle questioni del Tibet e della democrazia in Cina. Lo puoi fare in tante forme: aderendo al digiuno, diffondendo le cartoline postali per la liberazione del Panchen Lama e gli adesivi "libertà per il Tibet", ottenendo adesioni alle campagne per Wei Nobel per la Pace 1997 e per l'incontro tra il Segretario Generale delle NU ed il Dali Lama, e, ovviamente, iscrivendoti al Partito Radicale transnazionale.
Tashi delek.
2 OTTOBRE: NONVIOLENZA, DIALOGO, LIBERTA' PER IL TIBET
DIGIUNO DI DIALOGO PER LA LIBERTA' DEL PANCHEN LAMA E DI WEI JINGHSENG
Dedichiamo ampio spazio alle notizie che ci giungono ora dopo ora sulle adesioni al digiuno per la libertà dell'XI.mo Panchen lama e del dissidente cinese Wei Jingsheng e sui prepativi per la giornata del 2 ottobre. In numerose città si stanno costituendo gruppi consistenti di digiunatori che potrebbero sin d'ora iniziare a contattare la stampa locale per preparare le tre giornate di inziativa politica. Ricordiamo che il 2 ottobre è l'anniversario della nascita del Mahatma Gandhi e che è importante porre l'accento sul significato nonviolento di questo digiuno di dialogo con l'obiettivo preciso di sensibilizzare il proprio Ministro degli Esteri affinché sia fatto tutto il possibile perché siano liberati il Panchen lama e Wei Jingsheng. Rivolgiamo ai digiunatori l'invito di farci pervenire all'indirizzo della Redazione qualsiasi notizia sull'andamento di questa campagna. Mancano ormai solo 26 giorni al 2 ottobre; 26 giorni che dovranno essere, come d'abitudine, di intensa mobilitazione e di diffusione delle mo
tivazioni dell'iniziativa. Nel prossimo numero di "Tibet - Cina Fax" pubblicheremo la "Lettera aperta al Ministro degli Esteri".
LE NUOVE ADESIONI AL DIGIUNO
In questa settimana altri 71 digiunatori si sono aggiunti ai 36 della precedente settimana portando il totale a 107 persone da numerosi paesi: in questi ultimi giorni ci sono giunte adesioni al digiuno dalla Slovenia, Albania, Spagna, Romania, Polonia, Ungheria, Croazia, Usa, Belgio ed Italia. Tra gli altri segnaliamo l'adesione di Suzana DEWA, presidente di Amnesty International (sezione slovena), Carla ROCCHI, sottosegretario di Stato del governo italiano, Piero VERNI, presidente di Italia-Tibet, Giorgio ZHEJI, Rettore dell'Accademia di Tirana, Patrik MATON, segretario de "Les Amis du Tibet" Belgio, Claude LEVENSON, scrittrice, presidente del CSPT di Ginevra e Dumitru CALANCE, deputato romeno.
* Lista dei digiunatori per paese di residenza
Albania...........3
Belgio...........12
Croazia..........13
Francia...........3
Italia...........36
Polonia..........10
Romania...........4
Russia............3
Slovenia..........1
Spagna............2
Stati Uniti......12
Svizzera..........3
Ungheria..........5
-------------------
Totale..........107
* Le nuove adesioni (dal 29 agosto al 6 settembre)
Dall'Albania (2) Giorgio ZHEJI, Rettore dell'Accademia di Tirana (Tirana) (2 giorni); Vladimir HOXHA, PR, (Tirana) (2 giorni); dal Belgio (10) Tiziana FALLETTI, PR (Bruxelles); Michel HANCISSE, PR (Bruxelles); Palden NORBU, studente (Bruxelles); Aledys DELFORGE, studente (Bruxelles) (1 giorno); François HANRARD, impiegato (Bruxelles) (1 giorno); Gregory MALET (Bruxelles) (1 giorno); Patrick MATON, segretario di "Amis du Tibet", PR (Warneton); Pierre MATON, studente (Warneton) (1 giorno); Lhamo SVALUTO, PR-Les Amis du Tibet, studente (Bruxelles) (3 jours); Michèle POLET, commerciante (Warneton) (1 giorno); dalla Croazia (6) Jasminka IVANOVIC, TSG (Zagabria), (1 giorno); Tonci SITIN, TSG (Spalato), professore universitario; Alemka BUZANCIC, TSG, insegnante (Spalato); Sinisa NINCEVIC, TSG, insegnante (Spalato); Drago KOPIC, TSG, (Spalato); Branka VUKADIN, TSG, medico (Spalato); dall'Ungheria (3) Barbara-Alexandra OPRICS (Budapest); Katalin SZODI, artigiano (Budapest) (1 giorno); Sandorne SZODI, insegnante (Buda
pest) (1 giorno); dall'Italia (32) Marco AFFATIGATO, PR, consulente d'impresa (Lucca); Paolo BRACALE, PR (Genova); Domenico CECCHI, guida-istruttore (Brescia); John FISCHETTI, PR, programmatore (Porcia); Livia FLORENZANO (Napoli) (1 giorno); Silvja MANZI, PR (Roma); Marina SISANI, PR, insegnante (Roma); Piero VERNI, presidente di Italia-Tibet (Milano); Antonello MARZANO, PR, ingegnere (Roma); Gaetano DENTAMARO, PR, (Roma); Tamara TRIFFEZ, fotografa, (Roma) (1 giorno); Ilaria PAOLETTI, disoccupata (Firenze); Romano CAPANNI, commerciante (Firenze); Gianluca PANCANI, commerciante (Firenze); Matteo MALLARDI, imprenditore (Firenze) (1 giorno); Sandra NERI, giornalista (Firenze) (2 giorni); Patrizia PIOMBANTI, casalinga (Firenze) (1 giorno); Matteo MECACCI, studente (Firenze) (1 giorno); Leonardo CIPRIANI, commerciante (Firenze) (1 giorno); Stefano BARTALI, disoccupato (Siena) (1 giorno); Daniela DE NUZZO, impiegata (Firenze); Alessandro GARZI, libero professionista (Firenze) (1 giorno); Laura CORINALDESI, PR, stu
dente (Grosseto) (2 giorni); Filippo DE MARTINO, PR, medico (Grosseto); Anna Rita DINGACCI, PR, astrologa (Grosseto); Leandro PANZERA, PR, interprete (Grosseto) (2 giorni); Maria Rita SALEMME, PR, (Grosseto); Franca BERGER, PR (Trento); Lucio BERTE, PR (Milano); Enrica BIAGIONI (Quarrata) (1 giorno); Francesco PULLIA, PR-Italia Tibet, giornalista (Terni); Carla ROCCHI, sottosegretario di Stato (Roma) (1 giorno); dalla Romania (3) Dumitru CALANCE, deputato (Iasi); Doina DIACON, insegnante (Iasi); Vasile DIACON, giurista (Iasi); dalla Svizzera (1) Claude B. LEVENSON, scrittrice, presidente del CSPT (Ginevra) (2 giorni); dalla Polonia (10) Kamilla CHMARA (Cracovia) (2 giorni); Edyta GOLABIEWSKA (Bydgoszcz) (1 giorno); Andrzej GOLABIEWSKI (Bydgoszcz) (1 giorno); Katarzyna PACNHIAK, PR (Varsavia) (1 giorno); Dorota REYKOWSKA (Varsavia) (1 giorno); Jacek SLEZAK (Cracovia) (2 giorni); Magda SNIEGULSKA (Kiclce) (1 giorno); Marta STRZYZEWSKA (Varsavia) (2 giorni); Magdalena ZABLOCKA, PR (Varsavia) (1 giorno); Danuta
ZAWADZKA (Varsavia) (1 giorno); dalla Slovenia (1) Suzana DEWA, presidente di Amnesty International - sezione slovena (Lubiana); dalla Spagna (2) Juan Manuel RICO SEVILLANO, giornalista (Madrid) (1 giorno); Begona RODRIGUEZ ANTEGUEDAD, PR (Madrid); dagli Stati Uniti (1) Kevin McKINNEY (Indianapolis) (1 giorno).
NB: quando non specificato il digiunatore si impegna per i 3 giorni.
INTERNATIONAL TIBET INDEPENDENCE MOVEMENT (ITIM)
Larry GERSTEIN (presidente) a nome dell'International Tibet Independence Movement di Fishers, Indiana (USA) sostiene l'iniziativa del 2 ottobre ed invita fortemente tutti i TSG a fare lo stesso. L'ITIM ha inviato attraverso Internet una scheda di spiegazione sul digiuno di dialogo con il modulo per l'adesione.
MODULO DI ADESIONE AL DIGIUNO DI DIALOGO
(immagine del Panchen Lama) (immagine di Wei)
( ) Aderisco al digiuno di dialogo per la liberazione di Gedhun Choekyi Nyima, XI.mo Panchen Lama e del dissidente cinese Wei Jingsheng.
* E' mia intenzione digiunare per ( ) 1 giorno
( ) 2 giorni
( ) 3 giorni
* Si prega di specificare i giorni di digiuno: ( ) 30 settembre
( ) 1 ottobre
( ) 2 ottobre
Nome e cognome ..............................................
Indirizzo completo ..........................................
.............................................................
Paese .......................................................
Telefono ............................Fax ....................
E-mail ......................................................
Professione/qualifica .......................................
Organizzazione ..............................................
Dichiarazione (facoltativa) .................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
(la dichiarazione sarà diffusa attraverso il sistema telematico multilingue Agorà - telnet Agora.stm.it)
* Si prega di rimandare il modulo di adesione compilato ad uno dei seguenti recapiti:
- via posta: Partito Radicale, Rue Belliard 97-113, Rem 508, 1047 Bruxelles (Belgio)
- via fax: +32-2-230.36.70 - 284.91.98
- via e-mail: pr.bruxelles@agora.stm.it
* Si puo' anche dichiarare la propria adesione e quella di altre persone telefonando al +32-2-230.41.21.
WEI PREMIO NOBEL PER LA PACE 1997
Sono 330 le proposte di candidatura raccolte al 5 settembre. Molto cammino è ancora da fare per giungere alle 2.000 proposte entro il gennaio '97, ma alcuni segnali positivi stanno giungendo da alcuni parlamenti ed università (vedi Telex). Ricordiamo che il materiale per la raccolta delle proposte di candidatura cosi' come le schede informative sulla vita di WEI sono a disposizione presso le sedi del Partito Radicale.
* Lista aggiornata al 6 settembre
Membri di Professori Membri di
Paese Parlamento Universit. Governo Totale
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Albania - 14 - 14
Austria 14 - - 14
Belgio 9 14 - 23
Bielorussia 3 - - 3
Bulgaria 6 7 - 13
Canada 11 5 - 16
Croazia 24 7 - 31
Danimarca 1 - - 1
Francia 21 11 - 32
Germania 11 4 - 15
Irlanda 7 - - 7
Italia 42 34 1 76
Lussemburgo 1 - - 1
Moldavia 1 - - 1
Norvegia 3 1 - 4
Paesi Bassi 3 2 - 5
Polonia - 2 - 2
Portugal 3 - - 3
Regno Unito 7 1 - 8
Repubblica Ceca - 5 - 3
Romania 2 - - 2
Russia 8 - - 8
Slovenia 6 - - 6
Spagna 8 5 - 13
Stati Uniti - 3 - 3
Svezia 2 - - 2
Svizzera - 1 - 1
Ucraina 9 11 - 20
--------------------------------------------------------
Totale 202 127 1 330
TIBET CINA TELEX
SUD AFRICA/VISITA DEL DALAI LAMA
Nella sua recente visita in Sud Africa, il Dalai Lama si è incontrato oltre che con il Presidente Nelson MANDELA, anche con l'ex-presidente ed ora segretario del "National Party", Frederik de KLERK, con Walter SISULU e con l'arcivescovo Desmond TUTU, premio Nobel per la Pace. Durante l'incontro il Presidente Mandela ha ribadito, nonostante le pressioni di Pechino, il consolidamento politico ed economico dei rapporti del Sud Africa con Taiwan. Sua Santità ha riconosciuto nella figura del presidente sudafricano il successore del Mahatma Gandhi come esempio di dialogo e di pace. Un grande successo quindi. Anche grazie a Guy Liberman e agli amici del Tibet Support Group sudafricano.
USA/PRESIDENZIALI DI NOVEMBRE
Nelle piattaforme programmatiche stilate alla conclusione delle "Convention" dei due principali partiti americani in vista delle presidenziali di Novembre è menzionata la causa tibetana. Il Partito Democratico auspica una "Cina stabile, aperta e prosperosa che rispetti i diritti umani in tutto il suo territorio ed in Tibet" mentre il Partito Repubblicano sostiene "l'aspirazione del popolo cinese alla libertà economica e politica, che comprenda il rispetto dei diritti dell'uomo per la popolazione tibetana". Speriamo che dalle parole dei programmi si passi ai fatti, concreti, dell'esecutivo.
COMMISSIONE UE/WEI NOBEL PER LA PACE 1997
Emma BONINO, Commissario dell'Unione europea per gli aiuti umanitari, consumatori e pesca ha aderito alla Campagna per Wei Nobel per la Pace 1997 firmando la proposta di candidatura.
WEI/ALTRE PROPOSTE DI CANDIDATURA
Negli ultimi giorni si è rafforzata la lista delle proposte di candidatura per Wei Nobel per la Pace 97 anche se ancora non è stato raggiunto un andamento ottimale di questa importante campagna per il raggiungimento dell'obiettivo delle 2000 adesioni. Dalla Repubblica Ceca hanno aderito i professori universitari Jarab, Zboril, Hejdanek, Trojan e Pinc, dal Parlamento europeo i parlamentari Lindholm (Verdi), Barton (PSE), Florio (UPE), Kreiss-Dorfler (Verdi) e Santini (UPE), dalla Francia il professore di diritto Jean-Pierre Gastaud di Nizza e dall'Italia Luigi Lombardi Vallauri, ordinario della cattedra di Filosofia del Diritto all'Università di Firenze e Giorgio Tecce, Magnifico rettore dell'Università "La Sapienza" di Roma. Segnali positivi, comunque.
GINEVRA/APERTA LA "MAISON DU TIBET"
Il prossimo 3 ottobre, su iniziativa del "Comité de Soutien au Peuple Tibétain" di Ginevra, si aprirà ufficilmente nella città svizzera la "Maison du Tibet" con l'obiettivo di fornire informazioni sul Tibet, sulla sua cultura e sulle iniziative per la sua salvezza. La "Maison" avrà il seguente orario: dal lunedi' al venerdi' dalle 13.30 alle 18.30. Il sabato dalle 10 alle 13.30. Indirizzo: Rue Chandieu 9A, 1202 Ginevra. Tel. e fax. 022-740.45.44.
TRIBUNALE INTERNAZIONALE PERMANENTE/SCONFITTA CINESE
I lavori del Comitato Preparatorio delle Nazioni Unite per l'istituzione del Tribunale Internazionale Penale Permanente si sono conclusi con la raccomandazione all'Assemblea Generale di rinnovare il mandato al Comitato per altre 3/4 sessioni di lavoro supplementari. E' stato cosi' sventata all'ultimo momento la manovra cinese e di alcuni altri paesi tesa ad impedire l'adozione per consenso del rapporto finale. Il PR è da alcuni anni impegnato nella campagna politica per l'istituzione prima del Tribunale ad Hoc per i crimini commessi in ex-Yugoslavia ed ora del Tribunale Permanente.
MICHELE PLACIDO PER IL TIBET
Il noto attore italiano ha acquistato a Sofia una bandiera tibetana e si è dichiarato un sostenitore della lotta per la libertà del popolo tibetano.
APPUNTAMENTI
- Bruxelles (Belgio). 27 settembre (ore 20): Café "Le Pantin", Chaussée d'Ixelles 355. Dibattito sulla Democrazia in Cina e sulle iniziative politiche per la libertà in Tibet. Partecipano. Olivier DUPUIS, deputato europeo e segretario PR, Jacques LEFEVRE, presidente del gruppo PSC al parlamento belga, Henri SIMONS assessore all'urbanistica (Ecolo) del Comune di Bruxelles e Alain DE STEXHE, deputato PRL.
RASSEGNA STAMPA
* "L'Afrique du Sud ne veut pas choisir entre les deux Chines" di Frederic CHAMBON, su Le Monde del 27 agosto. Articolo del corrispondente da Johannesburg di Le Monde sulla posizione del Sud Africa nei confronti delle "due Cine".
* "Talking Back to China", editoriale del The Wall Street Journal, 23 agosto. Un interessante editoriale del prestigioso quotidiano economico sui rapporti della Cina e di Taiwan con numerosi paesi asiatici ed europei.
* "Fischer Plays Down Rights Abuses in Tibet", di Stephen HUTCHEON, sul Sydney Morning Herald, 29 agosto. Prime reazioni alla controversa visita del Dalai Lama in Australia prevista per il prossimo mese. Il Vice Primo Ministro australiano FISCHER, difendendo le relazioni economiche sino-australiane, sottolinea come Pechino abbia contribuito a sviluppare le condizioni sociali nelle regioni himalayane, in risposta alle falsità di chi, come Richard GERE, afferma che tutte le colpe della tragica situazione in Tibet siano interamente a carico delle autorità cinesi.
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