Il problema posto da Galli della Loggia e rilanciato da Donvito non e' nuovo. A parte l'articolo di F.L.Grassi in "Quaderni dell'Istituto La Malfa", che Donvito ricevera' gratuitamente in mailbx, la questione era gia' all'attenzione dei Papi nel medioevo. In quell'epoca remota gravava su chi commerciasse con i paesi musulmani la scomunica. Al di la' del mezzo dissuasivo che oggi puo' apparirci folkloristico ma allora non lo era, l'Occidente Cristiano voleva in questo modo limitare lo sviluppo economico, il PIL, del mondo arabo.
La cosa funziono' cosi' cosi' per molti secoli, anche perche' lo spirito imprenditoriale dell'Occidente Cristiano era tale che gruppi agguerriti commerciavano ugualmente e illegalmente con gli arabi, traendo profitti enormi.
Le cose stavano mettendosi malissimo nel XV secolo, quando era colpito da scomunica in particolare chi comprava l'allume dai Turchi, indispensabile alle industrie tessili: ma in un mondo in pieno rivolgimento si ascoltava di meno in meno la parola del pio pontefice. E i turchi si arricchivano.
Un giorno in un piccolo villaggio del Patrimonio di San Pietro, Tolfa, fu scoperta una miniera di allume. Di qualita' migliore dell'allume turco che nessuno compro' piu'. L'Occidente fu salvato dai tolfetani. Con quell'allume, che era "suo" in quanto il sottosuolo e' demaniale, il Papa pago' la crociata. Tutti sappiamo come ando' a finire. Ma stavolta?
Il dono in mailbox e' disponibile a quanti ne facciano espressa richiesta.
--- MMMR v4.50reg * I Siciliani venerano nel Santuario di Piazza Armerina
l'icona della Madonna delle Vittorie, portata in
processione il 15 agosto a ricordo della vittoria
del Re normanno Ruggero II sugli arabi e mussulmani.
E' la stessa Vergine di San Marco la cui icona
il Doge Venier portava sull'ammiraglia a Lepanto
(Il Lagunare, Luglio 1996, p.31)