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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Mihai - 30 settembre 1996
Tibetconferenza stampa Perugia

Articolo apparso nel "Il Messaggero Umbria" il 27.09.96

Marcia, bandiere, proposte e polemiche

PER IL TIBET UNA STRANA GUERRA DELLA PACE

(Foto, "Seguaci del Dalai Lama espongono la bandiera del Tibet")

PERUGIA- L'organizzazione, nel settembre 1997, di una marcia per la pace Perugia-Assisi "per il Tibet libero e per la libertà di tutti i popoli ancora oppressi: è la proposta lanciata ieri a Perugia dal comitato "Umbria per il Tibet". La"candidatura" umbra si basa sulla presenza a Perugia dell'Università per stranieri, su un'impegno civile che non deve avere confini", sul fatto che "Perugia è la città del filosofo Aldo Capitini, uno dei massimi teorici della nonviolenza, a livello mondiale". Il comitato ha proposto, inoltre, di invitare in Umbria il Dalai Lama, per investirlo della cittadinanza onoraria, e di promuovere un gemellaggio fra Umbria e Tibet.

Per i componenti del comitato la questione tibetana assume il valore emblematico di una battaglia contro "l'esplodere dell'odio etnico e il riacutizzarsi delle guerre di religione". Alla presentazione hanno partecipato, fra gli altri, esponenti del Partito Radicale trasnazionale e di Amnesty International ed il capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale, Riccardo Pongelli. In particolare, Pongelli ha ricordato di avere presentato una mozione ed una interrogazione nelle quali ha suggerito fra l'altro, di "favorire i rapporti commerciali diretti con il Tibet", e di "invitare ufficialmente in Umbria il Dalai Lama". Luisa Todini, membro dell'intergruppo per il Tibet che da anni opera nel parlamento europeo, ha spiegato che "il Parlamento europeo ha preso grande coscienza di quello che sta accadendo nel Tibet".

Come accoglieranno questi inviti le altre forze politiche che siedono nelle istituzioni umbre? Mario Fonzo ha ricordato che, a Foligno, durante una pubblica seduta del consiglio comunale. è stato fatto allontanare un cittadino dall'aula, con l'intervento delle forze dell'ordine, solo perché si era messo la bandiera tibetana sulle spalle, cercando di sensibilizzare il Consiglio sul caso Tibet. Mario Albi ha raccontato che, lo scorso 10 marzo, in occasione dell'anniversario della sollevazione nonviolenza di Lhasa, capitale del Tibet, del 1959, il Comune di Perugia non aveva accolto l'appello di esporre la bandiera tibetana. E i rappresentanti del comitato umbro hanno auspicato, per il futuro, "di ritrovare comunanza di obbiettivi con il Comune". Ma sulla marcia per la pace da dedicare al Tibet è sorta una strana guerra: Flavio Loti, responsabile dell'Associazione per la marcia Perugia-Assisi, invitato alla conferenza, si è lamentato per non essere stato coinvolto prima nell'iniziativa. Alla conferenza era prev

isto un suo intervento, ma quando è stato il suo turno Lotti aveva già lasciato la sala. Un dubbio: tra un anno si marcerà per il Tibet o il tema è già deciso?

 
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