Lunedi' 30 Settembre 1996 il Consiglio Comunale di Milano ha approvato
con procedura d'urgenza un Ordine del Giorno di sostegno agli obiettivi
dell'azione nonviolenta transnazionale in corso per la liberazione di Wei Jingsheng
e del Panchen Lama Ghedun Choekyi Nyima.
Esito della votazione su 32 votanti:
30 a favore
2 astenuti (PRC)
L'ordine del giorno sara' inviato domattina dal sindaco
- al Presidente del Consiglio dei Ministri,
- al Ministro degli Esteri
- ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato,
- ai Presidenti delle Commissioni Esteri della Camera e del Senato..
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ORDINE DEL GIORNO URGENTE
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Il Consiglio Comunale di Milano
premesso che:
- nell'anniversario della nascita del Mahatma Gandhi una iniziativa nonviolenta si sta svolgendo in 30 Paesi del
mondo, tra cui l'Italia, per la liberta' del Tibet occupato e per la democrazia in Cina, con un digiuno di dialogo di oltre
mille tra parlamentari e cittadini, uomini e donne appartenenti a differenti partiti, movimenti, religioni, razze, culture,
lingue, molti dei quali aderenti ai Tibetan Support Groups, alla Federazione per la Democrazia in Cina, al Partito
Radicale transnazionale, alle organizzazioni che si occupano dei diritti umani;
- il digiuno e' rivolto ai Ministri degli Esteri di ciascuno dei 30 Paesi in cui esso si svolge, affinche' intraprendano
un'azione diplomatica immediata per la liberazione di due prigionieri politici tenuti ingiustamente sotto sequestro o in
carcere dalle autorita' di Pechino:
1) Wei Jingsheng, leader cinese del movimento "Il Muro della Democrazia", per i diritti dell'uomo e la democrazia in
Cina, arrestato illegalmente il 1 aprile 1994 e poi condannato il 21 novembre 1995 "per aver tentato di rovesciare il
Governo" , a 15 anni di detenzione, dopo averne scontati altri 15 dal 1979 al 1993 per "divulgazione di segreti di
Stato" e per "crimini controrivoluzionari";
Wei Jingsheng, che attualmente versa in preoccupanti condizioni di salute, non ha mai smesso dal carcere di
denunciare apertamente le violazioni dei diritti umani in Cina ed in Tibet e nel 1992 ha inviato a Deng una lunga
lettera sulla questione tibetana, chiedendogli di avviare negoziati con il Dalai Lama. Il prestigio di Wei Jingsheng e'
testimoniato dalla campagna internazionale in corso per la sua designazione al Premio Nobel per la Pace per il 1997;
2) Ghedun Choekyi Nyima, un bambino tibetano di 7 anni, riconosciuto nel maggio 1995 da S.S. il Dalai Lama,
secondo la millenaria tradizione tibetana, come undicesimo Panchen Lama , seconda autorita' religiosa del buddhismo
tibetano, sequestrato nel mese di luglio del 1995 dalle autorita' cinesi, che solo di recente hanno ammesso di averlo
prelevato dal monastero di Tashi Lumpo in Tibet "per proteggerlo", ma in realta' per impedirgli di assumere il suo
ruolo religioso;
Ghedun Choekyi Nyima e' prigioniero in un luogo sconosciuto presso Pechino, assieme allla sua famiglia e a cinquanta
monaci del Monastero di Tashi Lumpo; e' il pi· giovane prigioniero politico del mondo:
PRESO ATTO
che quanti aderiscono all'azione nonviolenta in Italia chiedono al Ministro degli Esteri
1. di incaricare l'ambasciatore italiano a Pechino di chiedere di incontrare Wei Jingsheng nel carcere di Tansghan,
dove e' attualmente detenuto, anche allo scopo di poterne constatare le condizioni di salute;
2. di consegnare all'ambasciatore della Repubblica Popolare di Cina in Italia una nota in cui si chiede al Governo di
Pechino di liberare il giovane Panchen Lama Gedhun Choekyi Nyima, la sua famiglia e quanti sono sequestrati
assieme a lui, perche' possano tornare incolumi nel loro Paese.
ESPRIME IL PROPRIO SOSTEGNO
all'azione nonviolenta internazionale in corso, sia per il metodo, sia per le finalita' di fondo - la liberta' del Tibet e la
democrazia in Cina - sia per le richieste al Ministro degli Esteri volte alla liberazione del piccolo Panchen Lama, per
affermare intanto la liberta' religiosa del popolo tibetano, e all'accertamento delle condizioni di salute e di carcerazione
di Wei Jingsheng, come passo ufficiale minimo sulla via della sua liberazione.
INVITA IL SINDACO
a trsmettere immediatamente il presente Ordine del Giorno al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli
Esteri, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato, ai Presidenti delle Commissioni Esteri della Camera e del
Senato..