PARTITO RADICALE
ARPA - associazione radicale pensiero e azione
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Al Sig. Prefetto
PREFETTURA
55100 LUCCA
OGGETTO: DIGIUNO DI DIALOGO ,azione nonviolenta transnazionale in corso per la liberazione di Wei Jingsheng e del Panchen Lama Ghedun Choekyi Nyima.
Premesso che:
- nell'anniversario della nascita del Mahatma Gandhi una iniziativa nonviolenta si sta svolgendo in 30 Paesi del mondo, tra cui l'Italia, per la liberta' del Tibet occupato e per la democrazia in Cina, con un digiuno di dialogo di oltre mille tra parlamentari e cittadini, uomini e donne appartenenti a differenti partiti, movimenti, religioni, razze, culture, lingue, molti dei quali aderenti ai Tibetan Support Groups, alla Federazione per la Democrazia in Cina, al Partito Radicale transnazionale, all'A.R.P.A. - Associazione Radicale Pensiero e Azione, al Movimento dei Club Pannella-Riformatori, alle organizzazioni che si occupano dei diritti umani;
- sono ormai oltre 1.300 ( 22 a Lucca), residenti in 30 Paesi, i partecipanti al digiuno di dialogo rivolto al Ministro degli Esteri del proprio paese, per chiedergli di compiere tutti gli atti possibili per la liberazione del Panchen Lama e di Wei Jingsheng;
- il digiuno e' rivolto ai Ministri degli Esteri di ciascuno dei 30 Paesi in cui esso si svolge, affinche' intraprendano un'azione diplomatica immediata per la liberazione di due prigionieri politici tenuti ingiustamente sotto sequestro o in carcere dalle autorita' di Pechino:
1) Wei Jingsheng, leader cinese del movimento "Il Muro della Democrazia", per i diritti dell'uomo e la democrazia in Cina, arrestato illegalmente il 1 aprile 1994 e poi condannato il 21 novembre 1995 "per aver tentato di rovesciare il Governo" , a 15 anni di detenzione, dopo averne scontati altri 15 dal 1979 al 1993 per "divulgazione di segreti di Stato" e per "crimini controrivoluzionari";
Wei Jingsheng, che attualmente versa in preoccupanti condizioni di salute, non ha mai smesso dal carcere di denunciare apertamente le violazioni dei diritti umani in Cina ed in Tibet e nel 1992 ha inviato a Deng una lunga lettera sulla questione tibetana, chiedendogli di avviare negoziati con il Dalai Lama. Il prestigio di Wei Jingsheng e' testimoniato dalla campagna internazionale in corso per la sua designazione al Premio Nobel per la Pace per il 1997;
2) Ghedun Choekyi Nyima, un bambino tibetano di 7 anni, riconosciuto nel maggio 1995 da S.S. il Dalai Lama, secondo la millenaria tradizione tibetana, come undicesimo Panchen Lama , seconda autorita' religiosa del buddhismo tibetano, sequestrato nel mese di luglio del 1995 dalle autorita' cinesi, che solo di recente hanno ammesso di averlo prelevato dal monastero di Tashi Lumpo in Tibet "per proteggerlo", ma in realta' per impedirgli di assumere il suo ruolo religioso;
Ghedun Choekyi Nyima e' prigioniero in un luogo sconosciuto presso Pechino, assieme allla sua famiglia e a cinquanta monaci del Monastero di Tashi Lumpo; e' il piu` giovane prigioniero politico del mondo;
- L'azione nonviolenta, della durata di tre giorni, e` cominciata il 29 settembre e si concluderß in data odierna ( 2 ottobre, anniversario della nascita di Gandhi) alle ore 12:00, con manifestazioni di fronte ai Ministeri degli Esteri di vari Paesi;
- Continua la raccolta di firme per la candidatura di Wej Jingsheng al Premio Nobel 1997. Sono 407 ad oggi le proposte di candidatura sottoscritte da parlamentari e professori universitari.
LE CHIEDIAMO DI PRENDERE ATTO E DI TRASMETTERE AL MINISTRO DEGLI ESTERI
che quanti aderiscono all'azione nonviolenta, a Lucca come in tutta Italia, chiedono al Ministro degli Esteri:
1. di incaricare l'ambasciatore italiano a Pechino di chiedere di incontrare Wei Jingsheng nel carcere di Tansghan,dove e' attualmente detenuto, anche allo scopo di poterne constatare le condizioni di salute;
2. di consegnare all'ambasciatore della Repubblica Popolare di Cina in Italia una nota in cui si chiede al Governo di Pechino di liberare il giovane Panchen Lama Gedhun Choekyi Nyima, la sua famiglia e quanti sono sequestrati assieme a lui, perche' possano tornare incolumi nel loro Paese.
LE CHIEDIAMO DI PRENDERE ATTO E DI TRASMETTERE AL MINISTRO DEGLI ESTERI CHE QUANTI ADERISCONO ALL'AZIONE NONVIOLENTA, A LUCCA COME IN TUTTA ITALIA, CHIEDONO AL MINISTRO DEGLI ESTERI DI ESPRIMERE IL PROPRIO SOSTEGNO
all'azione nonviolenta internazionale in corso, sia per il metodo, sia per le finalita' di fondo - la liberta' del Tibet e la democrazia in Cina - sia per le richieste volte alla liberazione del piccolo Panchen Lama, per affermare intanto la liberta' religiosa del popolo tibetano, e all'accertamento delle condizioni di salute e di carcerazione di Wei Jingsheng, come passo ufficiale minimo sulla via della sua liberazione.
LE CHIEDIAMO DI PRENDERE ATTO E DI TRASMETTERE AL MINISTRO DEGLI ESTERI LA RICHIESTA DI INVITO
a trasmettere immediatamente il presente atto al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato, ai Presidenti delle Commissioni Esteri della Camera e del Senato.
Aderiscono al digiuno:
AFFATIGATO Marco, Consulente aziendale, BONUGLI Angelita, pubblicitaria,
BIANCHI Attilio, garzone, BERTALINI Nicoletta, avvocato,
CHIESA Enrico, impr.agricolo, DEL CONTE Antonietta, operaia,
GIANNOTTI Davide, imprenditore edile, GIANNOTTI Paolo, operaio edile, MARRACCINI Luca, operaio edile, MASINI Giuseppe, camionista,
MASINI Michele, camionista, MENCARINI Rossano, ristoratore, MARLIANI Mauro, operaio alimentare, PALADINI Vittorio, disoccupato, TARDELLI Samuela, impiegata, BAVIERI Emanuele, studente,
DE SANTIS Alberto, lib.professionista, GIAMBASTIANI Massimo,disoccupato
PACINI Stefano, parcheggiatore, PAPINI Virgilio, rappresentante,
LICHERI David, operaio, LUNARDI Alfredo, pensionato.
Ringraziando per l'ascolto datoci,
a nome di tutti gli aderenti al digiuno di dialogo
Lucca, 02 ottobre 1996 Marco AFFATIGATO
segretario