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Conferenza Partito radicale
Donvito Vincenzo - 2 ottobre 1996
DIGIUNO TIBET MANIFESTAZIONE

COMUNICATO STAMPA

29 SETTEMBRE - 2 OTTOBRE: NONVIOLENZA, DIALOGO, LIBERTA' PER IL TIBET, DEMOCRAZIA PER LA CINA. DIGIUNO DI DIALOGO PER LA LIBERTA' DEL PANCHEN LAMA E DEL DISSIDENTE CINESE WEI JINGSHENG. OLTRE 1300 PARTECIPAZIONI DA 28 PAESI. 120 IN TOSCANA E 40 A FIRENZE.

MANIFESTAZIONE A FIRENZE: CONSEGNATA UNA LETTERA.

LE INIZIATIVE IN TOSCANA E NEL MONDO.

Firenze, 2 Ottobre 1996. Sotto una pioggia battente, in una città nella morsa del traffico per lo sciopero dei mezzi pubblici, stamane 15 esponenti radicali, in rappresentanza dei 40 digiunatori fiorentini, dei 120 toscani e degli oltre 1300 nel mondo, hanno manifestato a Firenze, davanti agli uffici della Prefettura, per la democrazia in Cina e per la liberta' del Tibet.

Analoga iniziativa si e' tenuta presso le Prefetture di Arezzo, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto. Altre manifestazioni si sono tenute a Roma, Milano, Napoli, New Delhi, Bruxelles, Parigi, Mosca, New York, Praga, Marsiglia, Seattle, Sofia.

Questo il testo della lettera consegnata al Prefetto.

Con il sostegno di numerosi Tibet Support Group e di altre organizzazioni politiche, culturali e religiose, il Partito Radicale ha promosso, nell'ambito della campagna preparatoria del "Satyagraha 1998" (campagna mondiale nonviolenta per la libertà in Tibet) un digiuno di dialogo di 3 giorni per la libertà del Panchen Lama, seconda autorità religiosa del buddismo tibetano, e del dissidente cinese Wei Jingsheng.

Da mezzogiorno del 29 settembre alla stessa ora del 2 ottobre, anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, centinaia di persone hanno digiunato per aprire un dialogo nonviolento con i propri ministri degli esteri chiedendo loro di compiere tutti gli atti possibili per la liberazione del Panchen Lama e di Wei.

Gedhun Choekyi Nyima è un bambino di 7 anni, riconosciuto nel maggio scorso dal Dalai Lama come XI.ma reincarnazione del Panchen Lama. Attualmente è tenuto sotto sequestro a Pechino dalle autorità cinesi. E' il prigioniero politico più giovane al mondo.

Wei Jingsheng, leader del movimento "Muro della Democrazia" è uno dei più noti dissidenti al regime di Pechino. Sta scontando, in gravi condizioni di salute, una nuova condanna a 15 anni di carcere duro per "attività sovversive". E' in corso anche una campagna internazionale per la sua candidatura a Premio Nobel per la Pace 1997.

I digiunatori chiedono al Prefetto, rappresentante del Governo, che sia segnalata la loro iniziativa al Ministro degli Esteri e al Presidente del Consiglio italiano, perche' facciano i dovuti passi nei confronti del Governo della Repubblica Popolare Cinese.

 
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