Durante questa iniziativa dei tre giorni di digiuno, mi sono posto un problema: come mai si stesse facendo cosi' poco in Italia. E come maio, io stesso, avro' dato, si' e no, un 5% di quanto potenzialmente avrei potuto.Lasciamo stare le concomitanze di altre cose, perche' in genere sono alibi fasulli. Se ci si crede, si va dentro, altrimenti, fare le cose con stanchezza ... lascia il tempo che trova.
Stanchezza! Ecco, forse e' questa la chiave di lettura.
Vi dico la mia impressione: di uno che non crede molto alla differenza, di fatto, tra PR e MCP. Che capisce la differenza, ovviamente, ma che, vivendo ogni giorno dentro, non puo' far finta di non capire che la realta', nonostante i non tanto meritevoli sforzi, e' decisamente diversa da come, per esempio, la vede il Lensi da Budapest o l'Ottoni da Zagreb. Lascio stare Olivier, perche' lui e' lo specchio di questa situazione ....... essendo MP del MCP.
Nelle inizaitive del MCP dei mesi scorsi (molto difficicili, veramente molto difficili), molti comapagni -un po' con la puzza soltto il naso- dicevano: ah, no! io non digiuno per quell'inaffidabile di Berlusconi, ma mi segno per il Tibet ... li' si' che c'e' la battaglia. Beh, volete saperne una bellina? A manifestare sotto la pioggia davanti alle prefetture a Firenze e in alte citta' della Toscana, sapete chi c'era? Gli stessi che digiunavano per Berlusconi (con qualche eccezzione -tra cui il mitico Perduca- che, pero', nel complesso, conferma l'andazzo) ... e non credo che fosse molto diverso a Roma. E dove sono finiti quelli "puzzoni"? Sempre per conto loro.
Questa la prima constatazione.
La seconda e' che registro la poca mobilitazione che e' stata fatta in Italia (i risultati sono sotto gli occhi di tutti). Con tre giorni di digiuno, al primo segnale di chiusura dell'informazione, non era sufficient denuncaire il fatto a RR, ma bisognava, per esempio, urlarlo in altri luoghi. Direte: e tu, perche' non lo hai fatto? L'ho fatto, e qualche risultato c'e' stato, ma mi rendo conto di essere nella provincia, e di essere condizionato .... da qui la bassa percentuale di coinvolgimento che dicevo all'inizio.
Ma perche? [ .-) ]
Se il solito bischero mi risponde che non si voleva dare troppo risalto alla partecipazione italiana, per tirtare su quella esterofila, ribadisco -come in altre occasioni- che sta dicendo cose che non stanno ne' in cielo ne' in terra. Il PR vive solo grazie alla presenza italiana: prendiamone atto e usiamo questo "privilegio" il piu' possibile .... il resto le considero grandi elucubrazioni inutili. E non e' un caso, credo, che la situazione organizzativa un po' precaria del partito in Italia, sia dovuta proprio al perdurare di questa dissertazione da dottorini sottilissimi.
Potrei continuare, ma in genere mi si dice che scrivo troppo in Agora'. Quindi, per il momento, lancio questo stimolo, e mi riservo le cartucce a situazioni successive .. .sempre considerando che queste cartucce non le ho ancora acquistate.