[dal nostro corrispondente speciale radicale in kosova]
Prishtina, Oct 4, 1996. Cinque anni fa, appellandosi alla Costituzione, la popolazione albanese [circa il 90%, ndr] tenne un referendum nel quale si dichiaro' per un Kosova indipendente e sovrano. Essi crearono un loro proprio sistema istituzionale che reorganizzo' tutti gli aspetti della vita dei cittadini. Nonostante ostacolati dalle autorita' serbe, i cittadini kosovari votarono in elezioni libere e democratiche per i loro presidente, governo e parlamento. Tali elezioni ebbero luogo indipendentemente dal regime serbo.
La ragione per boicottare le elezioni serbe si basa sul fatto che nulla e' cambiato positivamente rispetto allo status del Kosova: ne' il partito di maggioranza nel governo serbo, ne' le opposizioni, hanno nei loro programmi una soluzione ragionevole riguardo lo status degli albanesi del Kosova.
Circa la proposta delle opposizioni serbe agli albanesi di partecipare alle elezioni in modo di sconfiggere il partito di governo di Slobodan Milosevic, gli albanesi hanno risposto negativamente, per la ragione che anche'essi (opposizione) non offrono una soluzione accettabile per gli albanesi di Kosova: dall'opposizione serba non e' venuto altro che il solito motivetto "voi albanesi dovete riconoscere la Serbia cosi' com'e' e partecipare alle elezioni cosi' batteremo il governo e vedremo come democratizzare questo paese".
Oggigiorno il Kosova e' privato di qualsiasi possibilita' di democratizzarsi, quindi e' piu' che assurdo da parte dell'opposizione serba dire che il Kosova potrebbe prendere parte nel processo di democratizzazione della Serbia o della ex-Yugoslavia. Senza prima risolvere la questione dello status del Kosova e' impossibile pensare ad una partecipazione degli albanesi del Kosova nelle elezioni serbe.